In Italia, l’energia consumata dal settore residenziale rappresenta all’incirca 1/5 dei consumi energetici totali. In larga parte tale energia è impiegata per il riscaldamento degli ambienti (70%), in misura minore per usi elettrici (15%), per la preparazione di acqua calda sanitaria (10%) e per la cucina (5%). Con l’intenzione di diminuire i consumi indicati, per il settore residenziale sono stati introdotti a livello legislativo: • dei limiti sull’energia primaria per la climatizzazione invernale; • l’obbligo di copertura attraverso fonte rinnovabile di almeno il 50% del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria; • l’obbligo di copertura attraverso fonte rinnovabile di almeno il 20% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento, con incremento negli anni di tale percentuale fino al 50% nel 2017; • l’obbligo di installazione di impianti fotovoltaici per una potenza proporzionale alla superficie in pianta dell’edificio, con coefficiente di proporzionalità crescente negli anni. Con l’obiettivo di valutare un’alternativa alle indicazioni prima riportate, ugualmente valida ai fini della riduzione dei fabbisogni di energia primaria, è stato condotto uno studio per l’applicazione di un sistema di micro-cogenerazione ad uso residenziale; i possibili vantaggi derivanti dall’introduzione di sistemi di micro-cogenerazione sono: • la sperimentazione di tecnologie innovative applicate agli edifici, il confronto tra tecnologie diverse o tra diverse realizzazioni della stessa tecnologia; • la riduzione dei fabbisogni di energia primaria; • la ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale; • la riduzione dei costi legati alle perdite di trasmissione e distribuzione in rete; • la riduzione dei picchi di carico nei periodi di punta (minore dipendenza del sistema elettrico dalla capacità della rete); • la possibilità di back-up alla rete offerto da generatori distribuiti sul territorio. Tali sistemi sono inoltre in linea con le disposizioni normative riguardanti nZEB (nearly Zero Energy Buildings) e la GDE (Generazione Distribuita Elettrica).
Micro-cogenerazione residenziale: potenzialità e sviluppi / Mancini, Francesco; L. A., Piterà. - In: IL GIORNALE DELL'INGEGNERE. - ISSN 1974-7144. - STAMPA. - 4:2013(2013), pp. 10-13.
Micro-cogenerazione residenziale: potenzialità e sviluppi
MANCINI, Francesco;
2013
Abstract
In Italia, l’energia consumata dal settore residenziale rappresenta all’incirca 1/5 dei consumi energetici totali. In larga parte tale energia è impiegata per il riscaldamento degli ambienti (70%), in misura minore per usi elettrici (15%), per la preparazione di acqua calda sanitaria (10%) e per la cucina (5%). Con l’intenzione di diminuire i consumi indicati, per il settore residenziale sono stati introdotti a livello legislativo: • dei limiti sull’energia primaria per la climatizzazione invernale; • l’obbligo di copertura attraverso fonte rinnovabile di almeno il 50% del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria; • l’obbligo di copertura attraverso fonte rinnovabile di almeno il 20% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento, con incremento negli anni di tale percentuale fino al 50% nel 2017; • l’obbligo di installazione di impianti fotovoltaici per una potenza proporzionale alla superficie in pianta dell’edificio, con coefficiente di proporzionalità crescente negli anni. Con l’obiettivo di valutare un’alternativa alle indicazioni prima riportate, ugualmente valida ai fini della riduzione dei fabbisogni di energia primaria, è stato condotto uno studio per l’applicazione di un sistema di micro-cogenerazione ad uso residenziale; i possibili vantaggi derivanti dall’introduzione di sistemi di micro-cogenerazione sono: • la sperimentazione di tecnologie innovative applicate agli edifici, il confronto tra tecnologie diverse o tra diverse realizzazioni della stessa tecnologia; • la riduzione dei fabbisogni di energia primaria; • la ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale; • la riduzione dei costi legati alle perdite di trasmissione e distribuzione in rete; • la riduzione dei picchi di carico nei periodi di punta (minore dipendenza del sistema elettrico dalla capacità della rete); • la possibilità di back-up alla rete offerto da generatori distribuiti sul territorio. Tali sistemi sono inoltre in linea con le disposizioni normative riguardanti nZEB (nearly Zero Energy Buildings) e la GDE (Generazione Distribuita Elettrica).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.