Enrico Ferri, founder of the positive school of criminal law at the end of 1870s, held the chair of criminal law at the University of Rome between 1909 and 1929. In the introductory lectures of his courses, he discussed the most characteristic themes of his legal thought, arguing against those criminalists, who wanted to study crime ‘dogmatically’, with the only guide of abstract logic and legal rules. The positive school principles were about to become law in 1919, when the Minister of Justice invited Ferri to take the presidency of a commission that would prepare a project of a new criminal code to replace the one of 1889. The Progetto Ferri was presented in 1921, but it was never adopted because of the political changes. Nevertheless in 1927 Ferri greeted favourably the project of criminal code drafted by the fascist government. In his view, the Rocco project put into effect some of the practical proposals of the positive school and was able to guarantee a better defense of society against criminality.

Enrico Ferri, fondatore con Cesare Lombroso della scuola criminale positiva negli anni ’70 dell’Ottocento, fu professore di diritto e procedura penale all’Università di Roma dal 1909 al 1929. Dall’analisi delle lezioni inaugurali dei suoi corsi emergono quelli che furono i temi più qualificanti del suo pensiero nei primi decenni del Novecento, in particolare la polemica con gli esponenti dell’indirizzo tecnico-giuridico, i quali sostenevano l’autonomia del diritto penale da discipline ‘esterne’, quali la sociologia e l’antropologia criminale. Le proposte della scuola positiva furono sul punto di trovare applicazione giuridica nel 1919, quando Ferri fu incaricato della redazione di un nuovo codice penale. Il progetto Ferri, concluso nel 1921, non fu mai approvato a causa dell’avvento del fascismo. Ciononostante pochi anni dopo Ferri accolse con favore il progetto Rocco di codice penale del 1927, sostenendo che quest’ultimo aveva recepito alcuni importanti principi positivistici, tra i quali l’introduzione delle misure di sicurezza, e costituiva, dunque, un progresso ripsetto al vigente codice Zanardelli, assicurando con maggiore efficacia la difesa sociale contro la criminalità.

La "funzione pratica della giustizia punitiva". Le prolusioni romane di Enrico Ferri / Sigismondi, Francesca Laura. - In: HISTORIA ET IUS. - ISSN 2279-7416. - ELETTRONICO. - 4:(2013), pp. 1-19.

La "funzione pratica della giustizia punitiva". Le prolusioni romane di Enrico Ferri

SIGISMONDI, Francesca Laura
2013

Abstract

Enrico Ferri, founder of the positive school of criminal law at the end of 1870s, held the chair of criminal law at the University of Rome between 1909 and 1929. In the introductory lectures of his courses, he discussed the most characteristic themes of his legal thought, arguing against those criminalists, who wanted to study crime ‘dogmatically’, with the only guide of abstract logic and legal rules. The positive school principles were about to become law in 1919, when the Minister of Justice invited Ferri to take the presidency of a commission that would prepare a project of a new criminal code to replace the one of 1889. The Progetto Ferri was presented in 1921, but it was never adopted because of the political changes. Nevertheless in 1927 Ferri greeted favourably the project of criminal code drafted by the fascist government. In his view, the Rocco project put into effect some of the practical proposals of the positive school and was able to guarantee a better defense of society against criminality.
2013
Enrico Ferri, fondatore con Cesare Lombroso della scuola criminale positiva negli anni ’70 dell’Ottocento, fu professore di diritto e procedura penale all’Università di Roma dal 1909 al 1929. Dall’analisi delle lezioni inaugurali dei suoi corsi emergono quelli che furono i temi più qualificanti del suo pensiero nei primi decenni del Novecento, in particolare la polemica con gli esponenti dell’indirizzo tecnico-giuridico, i quali sostenevano l’autonomia del diritto penale da discipline ‘esterne’, quali la sociologia e l’antropologia criminale. Le proposte della scuola positiva furono sul punto di trovare applicazione giuridica nel 1919, quando Ferri fu incaricato della redazione di un nuovo codice penale. Il progetto Ferri, concluso nel 1921, non fu mai approvato a causa dell’avvento del fascismo. Ciononostante pochi anni dopo Ferri accolse con favore il progetto Rocco di codice penale del 1927, sostenendo che quest’ultimo aveva recepito alcuni importanti principi positivistici, tra i quali l’introduzione delle misure di sicurezza, e costituiva, dunque, un progresso ripsetto al vigente codice Zanardelli, assicurando con maggiore efficacia la difesa sociale contro la criminalità.
scienza penalistica; scuola positiva; codice penale; università
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La "funzione pratica della giustizia punitiva". Le prolusioni romane di Enrico Ferri / Sigismondi, Francesca Laura. - In: HISTORIA ET IUS. - ISSN 2279-7416. - ELETTRONICO. - 4:(2013), pp. 1-19.
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