May 2012. A bomb exploded in front of a school in Brindisi becomes, in the narration both of media and politics, a matter for speculation. What will prove to be the act of a lonely man becomes, through a hurried conclusion of narrative journalism, a new Capaci massacre. To analyze the journalistic coverage of the Brindisi case becomes, then, an occasion to reflect on the responsibilities of politics and media in ceding too easily to the power of a good story.
Maggio 2012. L’esplosione di una bomba davanti ad una scuola di Brindisi diviene, nel racconto dei media e della politica, oggetto di speculazioni più o meno fondate. Quello che con il tempo si dimostrerà essere il gesto di un uomo solo diventa, con un esercizio troppo frettoloso di giornalismo narrativo, una nuova Capaci. L’analisi della copertura giornalistica del “caso Brindisi” diventa, allora, l’occasione per riflettere sulle responsabilità della politica e dei media nel cedere troppo facilmente al potere di una buona storia.
L’insostenibile leggerezza del giornalismo. La stampa e il caso Brindisi / Fedeli, Paolo; Ruggiero, Christian. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - STAMPA. - 7:(2012), pp. 185-194.
L’insostenibile leggerezza del giornalismo. La stampa e il caso Brindisi
FEDELI, PAOLO;RUGGIERO, CHRISTIAN
2012
Abstract
May 2012. A bomb exploded in front of a school in Brindisi becomes, in the narration both of media and politics, a matter for speculation. What will prove to be the act of a lonely man becomes, through a hurried conclusion of narrative journalism, a new Capaci massacre. To analyze the journalistic coverage of the Brindisi case becomes, then, an occasion to reflect on the responsibilities of politics and media in ceding too easily to the power of a good story.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.