L'articolo riguarda il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, realizzato a Roma tra il 1944 ed 1l 1949 su progetto di Nello Aprile, Cino Calcaprina, Mario Fiorentino, Aldo Cardelli, Mario Fiorentino, Giuseppe Perugini e Uga De Plaisant con le cancellate di Mirko Basaldella ed il gruppo scultoreo di Francesco Coccia. Il Mausoleo si trova a Roma nei pressi della via Ardeatina nel luogo dell'eccidio di 355 civili uccisi dalle truppe naziste il 24 Marzo del 1944 come atto di rappresaglia a seguito dell'attentato compiuto a via Rasella il 23 Marzo 1944 da gruppi di partigiani. Il pretesto dell'articolo è una delle domande contenute nel libro " Venti spazi aperti italiani" a cura di B. Zevi, C. Benincasa: "Perchè i percorsi che attraversano e circuiscono i luoghi deputati dell'eccidio e delle sepolture partono e si concludono circolarmente nel piazzale senza essere ad essi finalizzati?" alla quale il testo fornisce una possibile risposta analizzando l'opera da un punto di vista prevalentemente architettonico. Il testo analizza il significato del monumento attraverso la descrizione scelte architettoniche che hanno presieduto la progettazione del Mausoleo.
Il Memoriale delle Fosse Ardeatine. Tre riflessioni a confronto. Memoria ed oblio / Colazza, Laura. - In: HORTUS. - ISSN 2038-6095. - ELETTRONICO. - 56 - Maggio 2012:(2012).
Il Memoriale delle Fosse Ardeatine. Tre riflessioni a confronto. Memoria ed oblio
COLAZZA, LAURA
2012
Abstract
L'articolo riguarda il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, realizzato a Roma tra il 1944 ed 1l 1949 su progetto di Nello Aprile, Cino Calcaprina, Mario Fiorentino, Aldo Cardelli, Mario Fiorentino, Giuseppe Perugini e Uga De Plaisant con le cancellate di Mirko Basaldella ed il gruppo scultoreo di Francesco Coccia. Il Mausoleo si trova a Roma nei pressi della via Ardeatina nel luogo dell'eccidio di 355 civili uccisi dalle truppe naziste il 24 Marzo del 1944 come atto di rappresaglia a seguito dell'attentato compiuto a via Rasella il 23 Marzo 1944 da gruppi di partigiani. Il pretesto dell'articolo è una delle domande contenute nel libro " Venti spazi aperti italiani" a cura di B. Zevi, C. Benincasa: "Perchè i percorsi che attraversano e circuiscono i luoghi deputati dell'eccidio e delle sepolture partono e si concludono circolarmente nel piazzale senza essere ad essi finalizzati?" alla quale il testo fornisce una possibile risposta analizzando l'opera da un punto di vista prevalentemente architettonico. Il testo analizza il significato del monumento attraverso la descrizione scelte architettoniche che hanno presieduto la progettazione del Mausoleo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.