L’ipotesi di lavoro avanzata nel contributo muove dalla persuasione che il ripensamento dell'approccio teorico desumibile dall’opera di Friedrich Schleiermacher possa indicare una prospettiva filosoficamente proficua per l’indagine dell’intreccio problematico di arte e religione. Tale prospettiva si condensa nella nozione di autocoscienza immediata quale possibile spazio trascendentale per il dispiegamento del nodo teoretico in questione. Assumendo come punto di fuga questo orizzonte, profilato dagli scritti maturi di Schleiermacher, segnatamente Estetica e Glaubenslehre, il tentativo che mi propongo mira a circoscriverne la genesi attraverso alcuni luoghi delle due opere capitali del periodo berlinese - Discorsi sulla religione (1799) e Monologhi (1800) - ove inizia a delinearsi quell’ampio plesso concettuale in seno a cui il nesso arte-esperienza religiosa emergerà nel suo significato precipuo.
Arte e religione nello spazio trascendentale dell’autocoscienza immediata. A partire da Friedrich D.E. Schleiermacher / Giacca, Emanuela. - STAMPA. - (2011), pp. 177-189. (Intervento presentato al convegno "Arte e esperienza religiosa", IX Convegno annuale della Associazione Italiana di Filosofia della Religione tenutosi a Catanzaro nel 12-13 novembre 2010).
Arte e religione nello spazio trascendentale dell’autocoscienza immediata. A partire da Friedrich D.E. Schleiermacher
GIACCA, EMANUELA
2011
Abstract
L’ipotesi di lavoro avanzata nel contributo muove dalla persuasione che il ripensamento dell'approccio teorico desumibile dall’opera di Friedrich Schleiermacher possa indicare una prospettiva filosoficamente proficua per l’indagine dell’intreccio problematico di arte e religione. Tale prospettiva si condensa nella nozione di autocoscienza immediata quale possibile spazio trascendentale per il dispiegamento del nodo teoretico in questione. Assumendo come punto di fuga questo orizzonte, profilato dagli scritti maturi di Schleiermacher, segnatamente Estetica e Glaubenslehre, il tentativo che mi propongo mira a circoscriverne la genesi attraverso alcuni luoghi delle due opere capitali del periodo berlinese - Discorsi sulla religione (1799) e Monologhi (1800) - ove inizia a delinearsi quell’ampio plesso concettuale in seno a cui il nesso arte-esperienza religiosa emergerà nel suo significato precipuo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.