Dalle ultime fasi della guerra tra Etiopia ed Eritrea (1998-2000), è ripartito un forte fl usso di eritrei che richiedono asilo nei paesi occidentali e non, che alimentano così quella Diaspora che aveva avuto inizio nel periodo della lotta per la separazione (1961-1991) dell’Eritrea dall’Etiopia. Questo nuovo fl usso di rifugiati fugge da un regime dittatoriale che ha soppresso ogni libertà di parola, di pensiero e di culto, e che impone alla popolazione un servizio militare a durata illimitata che si trasforma in un regime di lavoro obbligatorio per il governo. Ho svolto la mia ricerca tra i rifugiati eritrei che vivono nelle occupazioni a scopo abitativo a Roma. Obiettivo di questo lavoro è analizzare il signifi cato di una particolare narrazione di viaggio che molti rifugiati eritrei raccontano come la propria storia di viaggio e dare una lettura antropologica riguardo alla ragione, alla funzione e al signifi cato di questa particolare fusione tra memoria individuale e memoria collettiva.
“Quando sono partito io”. Memoria individuale e memoria collettiva nei racconti di viaggio dei rifugiati eritrei / Costantini, Osvaldo. - In: ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO. - ISSN 2038-3215. - STAMPA. - 14:Anno XV(2012), pp. 43-54.
“Quando sono partito io”. Memoria individuale e memoria collettiva nei racconti di viaggio dei rifugiati eritrei
COSTANTINI, OSVALDO
2012
Abstract
Dalle ultime fasi della guerra tra Etiopia ed Eritrea (1998-2000), è ripartito un forte fl usso di eritrei che richiedono asilo nei paesi occidentali e non, che alimentano così quella Diaspora che aveva avuto inizio nel periodo della lotta per la separazione (1961-1991) dell’Eritrea dall’Etiopia. Questo nuovo fl usso di rifugiati fugge da un regime dittatoriale che ha soppresso ogni libertà di parola, di pensiero e di culto, e che impone alla popolazione un servizio militare a durata illimitata che si trasforma in un regime di lavoro obbligatorio per il governo. Ho svolto la mia ricerca tra i rifugiati eritrei che vivono nelle occupazioni a scopo abitativo a Roma. Obiettivo di questo lavoro è analizzare il signifi cato di una particolare narrazione di viaggio che molti rifugiati eritrei raccontano come la propria storia di viaggio e dare una lettura antropologica riguardo alla ragione, alla funzione e al signifi cato di questa particolare fusione tra memoria individuale e memoria collettiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.