Gentile negli anni Venti fu considerate il «filosofo fascista». Ma egli riteneva che la cultura dovesse essere libera da condizionamenti da parte del regime. Arpinati era un gerarca talora critico delle direttive dell’intellettuale. Entrambi nel 1925 permisero la nascita di «Vita Nova» una rivista bolognese a cui per diversi anni collaborarono intellettuali che, pur sostenendo le direttive del regime ebbero la possibilità di esprimere liberamente le loro concezioni-politico-culturali. Ma dal 1931 Mussolini non cominciò più a tollerare le critiche di Arpinati e preferì la collaborazione di gerarchi come Starace, nominato segretario del PNF nel 1931 che seguivano ciecamente le ssue direttive politiche. Pertanto lla rivissta fu costretta a cessare le sue pubblicazioni.
Vita Nova una rivista fascista bolognese / Falco, Emilio. - In: CLIO. - ISSN 0391-6731. - STAMPA. - (2012), pp. 241-288.
Vita Nova una rivista fascista bolognese
FALCO, Emilio
2012
Abstract
Gentile negli anni Venti fu considerate il «filosofo fascista». Ma egli riteneva che la cultura dovesse essere libera da condizionamenti da parte del regime. Arpinati era un gerarca talora critico delle direttive dell’intellettuale. Entrambi nel 1925 permisero la nascita di «Vita Nova» una rivista bolognese a cui per diversi anni collaborarono intellettuali che, pur sostenendo le direttive del regime ebbero la possibilità di esprimere liberamente le loro concezioni-politico-culturali. Ma dal 1931 Mussolini non cominciò più a tollerare le critiche di Arpinati e preferì la collaborazione di gerarchi come Starace, nominato segretario del PNF nel 1931 che seguivano ciecamente le ssue direttive politiche. Pertanto lla rivissta fu costretta a cessare le sue pubblicazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.