Per una validazione italiana del Countertransference Questionnaire

Le ricadute (teoriche, cliniche, metodologiche) della valutazione del controtransfert sono tutt’altro che trascurabili, eppure la letteratura empirica in questo campo è ancora piuttosto limitata. Il Countertransference Questionnaire (CTQ; Betan, Heim, Conklin, Westen, 2005) è un clinician-report designato a valutare le risposte cognitive, affettive e comportamentali del clinico nei confronti dei pazienti. Dotato di buone proprietà psicometriche, il CTQ si rivela utile in diversi ambiti applicativi e diagnostici. L’analisi fattoriale del CTQ ha mostrato una struttura a 8 fattori, riferibile ad altrettanti pattern controtransferali clinicamente coerenti, stabili e indipendenti dall’orientamento teorico dei clinici. In questo studio illustreremo i dati preliminari della validazione italiana del Countertransference Questionnaire, soffermandoci sulla relazione tra pattern controtransferali e patologia della personalità. A 160 clinici di diverso orientamento abbiamo chiesto di compilare una batteria di strumenti in riferimento a un paziente con disturbo di personalità scelto a caso purchè in terapia da almeno 8 sedute. La batteria comprende la versione italiana del CTQ e la Shedler-Westen Assessment Procedure-200 (SWAP-200; Westen, Shedler, 1999a,b) per la valutazione dimensionale e categoriale dei disturbi di personalità. Al fine di verificare la struttura fattoriale del CTQ abbiamo eseguito un’analisi fattoriale (Analisi Componenti Principali) e sottoposto i fattori a rotazione. Per valutarne la validità convergente, abbiamo infine indagato le correlazioni con le valutazioni delle trascrizioni di sedute di 11 coppie paziente-terapeuta condotte con lo Psychotherapy Process Q-set (PQS; Jones, 2000) e il Working Alliance Inventory (WAI; Horvath, 1982).