Introduzione Con il concetto di Depth (profondità) si fa riferimento al livello di elaborazione che paziente e terapeuta riescono a raggiungere nel corso di ogni singola seduta. La profondità dell’elaborazione (Depth) e l’alleanza terapeutica (AT) risultano correlare rispettivamente alla qualità delle sedute (Stiles, Shapiro, Firth-Cozens, 1990; Stiles et al., 1994; Cumming, Barak, Hallberg, 1995; Hill, Beutler, Daldrup, 1989) e all’outcome dei trattamenti (Horvath, Bedi, 2002; Wampold, 2001). Il nostro lavoro nasce con l’obiettivo di comprendere le reciproche connessioni tra queste due variabili e di individuare gli elementi del processo terapeutico legati a una maggiore elaborazione. In particolare, il presente studio si propone di: 1) indagare la relazione tra Depth e alleanza terapeutica; 2) individuare le componenti del processo terapeutico che consentono a paziente e terapeuta di raggiungere una maggiore elaborazione e, quindi, un migliore outcome delle sedute. Metodologia Campione Il campione (N=45) è costituito da 45 sedute audioregistrate e trascritte di 15 casi di psicoterapia (3 sedute per ogni caso selezionate in modo random). Strumenti Psychotherapy Process Q-set (PQS; Jones, 1985, 2000). È uno strumento Q-sort (Stephenson, 1935), costituito da 100 item che descrivono il paziente, il terapeuta e la relazione diadica. Il PQS fornisce un linguaggio standard che consente di descrivere molteplici aspetti del processo terapeutico (tipi di interventi, contenuti, modalità interattive, ecc.). Working Alliance Inventory - Observer (WAI – O; Horvath, Greenberg, 1989). È uno strumento di 36 item, costituito da tre scale che si riferiscono alle componenti dell’alleanza individuate da Bordin (1979): obiettivi (Goal), compiti (Task), legami (Bond). Session Evaluation Questionnaire (SEQ; Stiles, 1980; Stiles, Gordon, Lani, 2002). Lo strumento utilizza un format di aggettivi bipolari per descrivere l’impatto della seduta in termini di efficacia e utilità sia per il paziente sia per il terapeuta. Il SEQ è suddiviso in due scale: Depth (Profondità) e Smoothness (Tranquillità). Risultati Le correlazioni tra Depth e alleanza terapeutica sono risultate significative e positive. L’analisi fattoriale, compiuta a partire dagli item PQS che correlano in modo significativo con la Depth delle sedute, ha suggerito la presenza di due fattori che, nel loro insieme, spiegano il 57% della varianza. Il 1° fattore (36%) include item riconducibili alla dimensione Bond dell’alleanza terapeutica, relativi sia al terapeuta (Q77; Q6; Q28), sia al paziente (Q14; Q44). Il 2° fattore, Focus sul qui ed ora (21%) fa riferimento sia al lavoro sul qui ed ora della relazione terapeutica (Q98), sia al tentativo di creare connessioni tra la relazione terapeutica e le altre esperienze del paziente (Q62). Tali dimensioni rendono possibile una maggiore capacità di insight da parte del paziente (Q32). Conclusioni I dati indicano una significativa relazione tra alleanza terapeutica e qualità globale delle sedute. In particolare, emerge una stretta connessione tra il lavoro sulla relazione terapeutica, soprattutto nel qui ed ora della seduta, e la possibilità per il paziente di raggiungere nuovi insight. Verranno discusse le implicazioni di tali risultati rispetto alle principali teorie sul processo terapeutico nonché evidenziati i limiti del presente studio.
Profondità dell’elaborazione e alleanza terapeutica: un’indagine empirica / Gentile, Daniela; Tanzilli, Annalisa. - STAMPA. - (2008). (Intervento presentato al convegno VII Congresso Nazionale della Società per la Ricerca in Psicoterapia (SPR) tenutosi a Modena nel 25-28 Settembre 2008).
Profondità dell’elaborazione e alleanza terapeutica: un’indagine empirica
GENTILE, DANIELA;TANZILLI, ANNALISA
2008
Abstract
Introduzione Con il concetto di Depth (profondità) si fa riferimento al livello di elaborazione che paziente e terapeuta riescono a raggiungere nel corso di ogni singola seduta. La profondità dell’elaborazione (Depth) e l’alleanza terapeutica (AT) risultano correlare rispettivamente alla qualità delle sedute (Stiles, Shapiro, Firth-Cozens, 1990; Stiles et al., 1994; Cumming, Barak, Hallberg, 1995; Hill, Beutler, Daldrup, 1989) e all’outcome dei trattamenti (Horvath, Bedi, 2002; Wampold, 2001). Il nostro lavoro nasce con l’obiettivo di comprendere le reciproche connessioni tra queste due variabili e di individuare gli elementi del processo terapeutico legati a una maggiore elaborazione. In particolare, il presente studio si propone di: 1) indagare la relazione tra Depth e alleanza terapeutica; 2) individuare le componenti del processo terapeutico che consentono a paziente e terapeuta di raggiungere una maggiore elaborazione e, quindi, un migliore outcome delle sedute. Metodologia Campione Il campione (N=45) è costituito da 45 sedute audioregistrate e trascritte di 15 casi di psicoterapia (3 sedute per ogni caso selezionate in modo random). Strumenti Psychotherapy Process Q-set (PQS; Jones, 1985, 2000). È uno strumento Q-sort (Stephenson, 1935), costituito da 100 item che descrivono il paziente, il terapeuta e la relazione diadica. Il PQS fornisce un linguaggio standard che consente di descrivere molteplici aspetti del processo terapeutico (tipi di interventi, contenuti, modalità interattive, ecc.). Working Alliance Inventory - Observer (WAI – O; Horvath, Greenberg, 1989). È uno strumento di 36 item, costituito da tre scale che si riferiscono alle componenti dell’alleanza individuate da Bordin (1979): obiettivi (Goal), compiti (Task), legami (Bond). Session Evaluation Questionnaire (SEQ; Stiles, 1980; Stiles, Gordon, Lani, 2002). Lo strumento utilizza un format di aggettivi bipolari per descrivere l’impatto della seduta in termini di efficacia e utilità sia per il paziente sia per il terapeuta. Il SEQ è suddiviso in due scale: Depth (Profondità) e Smoothness (Tranquillità). Risultati Le correlazioni tra Depth e alleanza terapeutica sono risultate significative e positive. L’analisi fattoriale, compiuta a partire dagli item PQS che correlano in modo significativo con la Depth delle sedute, ha suggerito la presenza di due fattori che, nel loro insieme, spiegano il 57% della varianza. Il 1° fattore (36%) include item riconducibili alla dimensione Bond dell’alleanza terapeutica, relativi sia al terapeuta (Q77; Q6; Q28), sia al paziente (Q14; Q44). Il 2° fattore, Focus sul qui ed ora (21%) fa riferimento sia al lavoro sul qui ed ora della relazione terapeutica (Q98), sia al tentativo di creare connessioni tra la relazione terapeutica e le altre esperienze del paziente (Q62). Tali dimensioni rendono possibile una maggiore capacità di insight da parte del paziente (Q32). Conclusioni I dati indicano una significativa relazione tra alleanza terapeutica e qualità globale delle sedute. In particolare, emerge una stretta connessione tra il lavoro sulla relazione terapeutica, soprattutto nel qui ed ora della seduta, e la possibilità per il paziente di raggiungere nuovi insight. Verranno discusse le implicazioni di tali risultati rispetto alle principali teorie sul processo terapeutico nonché evidenziati i limiti del presente studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.