I modelli di espansione incontrollata, dovuti ai progressivi fenomeni di inurbamento, sono alla base di alterazioni e malfunzionamenti dei sistemi di cui il paesaggio urbano si compone. Conseguenze di tale sviluppo sono l’alterazione della matrice ambientale, la frammentazione del sistema ecologico, l’insorgere di problematiche sociali ed economiche. L’attuale tasso di urbanizzazione infatti sta portando numerose città del mondo a una crescita abnorme che può originare “la perdita di quei caratteri che non solo rendono appetibile la città, ma che sono alla base della vita umana” (Indovina et al 2005). Alla luce di queste premesse, il presente articolo ha come oggetto di indagine il tessuto connettivo della città, inteso come l’insieme degli spazi aperti della sosta e del movimento, un “distributore continuo di mobilità”, il “luogo in cui si esplicita l’uso stesso dell’intera città” (Caniglia Rispoli, 1970). Tale sistema rappresenta un’area di intervento prioritaria per il recupero paesaggistico/naturalistico degli ambiti urbani e periurbani interessati da fenomeni di degrado (Strategia Nazionale per la Biodiversità, 2010). L’importanza di tale sistema risiede nella sua peculiarità di diffondersi all’interno del tessuto urbano, rappresentando il supporto per una riqualificazione urbana diffusa, da un lato attraverso l’attuazione di strategie progettuali che considerano la dimensione temporale per il controllo dei processi di trasformazione, dall’altro con l’introduzione di soluzioni tecnologiche capaci di gestire al meglio le risorse disponibili. Come dimostrato da recenti ricerche di carattere transdisciplinare, l’intervento sugli spazi aperti permette di risolvere alcune di quelle problematiche che oggi affliggono il tessuto urbano, quali la regolazione dei flussi energetici, dei cicli di acqua e materia, delle problematiche sociali ed economiche (Ruros 2005, Urbspace 2011). Nell’ottica di un riequilibrio ambientale dei contesti urbani e di un rinnovato rapporto tra uomo, habitat urbano e natura, vengono illustrati e messi a confronto strategie, processi, strumenti e soluzioni progettuali di due città europee, sensibili alle tematiche dello sviluppo urbano sostenibile: Lione e Barcellona. Il paper illustra buone pratiche di intervento sul tessuto connettivo delle due città in esame, descrivendo gli aspetti processuali, strategici e di progetto e individuando i caratteri di transcalarità e transdisciplinarietà della trasformazione.
Il tessuto connettivo della città come veicolo di rigenerazione urbana. Lione e Barcellona, due esperienze a confronto / Chiummiento, Giulia; F., Orsini. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 1567-1576. (Intervento presentato al convegno Abitare il nuovo/abitare di nuovo ai tempi della crisi tenutosi a Napoli nel 12-13 dicembre 2012).
Il tessuto connettivo della città come veicolo di rigenerazione urbana. Lione e Barcellona, due esperienze a confronto
CHIUMMIENTO, Giulia;
2012
Abstract
I modelli di espansione incontrollata, dovuti ai progressivi fenomeni di inurbamento, sono alla base di alterazioni e malfunzionamenti dei sistemi di cui il paesaggio urbano si compone. Conseguenze di tale sviluppo sono l’alterazione della matrice ambientale, la frammentazione del sistema ecologico, l’insorgere di problematiche sociali ed economiche. L’attuale tasso di urbanizzazione infatti sta portando numerose città del mondo a una crescita abnorme che può originare “la perdita di quei caratteri che non solo rendono appetibile la città, ma che sono alla base della vita umana” (Indovina et al 2005). Alla luce di queste premesse, il presente articolo ha come oggetto di indagine il tessuto connettivo della città, inteso come l’insieme degli spazi aperti della sosta e del movimento, un “distributore continuo di mobilità”, il “luogo in cui si esplicita l’uso stesso dell’intera città” (Caniglia Rispoli, 1970). Tale sistema rappresenta un’area di intervento prioritaria per il recupero paesaggistico/naturalistico degli ambiti urbani e periurbani interessati da fenomeni di degrado (Strategia Nazionale per la Biodiversità, 2010). L’importanza di tale sistema risiede nella sua peculiarità di diffondersi all’interno del tessuto urbano, rappresentando il supporto per una riqualificazione urbana diffusa, da un lato attraverso l’attuazione di strategie progettuali che considerano la dimensione temporale per il controllo dei processi di trasformazione, dall’altro con l’introduzione di soluzioni tecnologiche capaci di gestire al meglio le risorse disponibili. Come dimostrato da recenti ricerche di carattere transdisciplinare, l’intervento sugli spazi aperti permette di risolvere alcune di quelle problematiche che oggi affliggono il tessuto urbano, quali la regolazione dei flussi energetici, dei cicli di acqua e materia, delle problematiche sociali ed economiche (Ruros 2005, Urbspace 2011). Nell’ottica di un riequilibrio ambientale dei contesti urbani e di un rinnovato rapporto tra uomo, habitat urbano e natura, vengono illustrati e messi a confronto strategie, processi, strumenti e soluzioni progettuali di due città europee, sensibili alle tematiche dello sviluppo urbano sostenibile: Lione e Barcellona. Il paper illustra buone pratiche di intervento sul tessuto connettivo delle due città in esame, descrivendo gli aspetti processuali, strategici e di progetto e individuando i caratteri di transcalarità e transdisciplinarietà della trasformazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.