In the paper we analyze the difficult take-off of the forms of public intervention through the instrument of territorial pacts and negotiated programming in Italian, blocked by a tenacious survival of bureaucratic decision-making model. In essence, the evolution of state intervention in the economy is likely an irreparable setback if they are not valid remedies identified organizational and management, not only aimed at simplifying the procedures for negotiated planning, but also the introduction of incentive procedures and enhancement of the agreements between public and private entities in delimited territories. It is hoped, in short, the creation of an institutional framework innovated able to auto-generate new forms of social capital are able to trigger a virtuous circle, which may create the conditions for sustainable socio-economic development. We feel the feeling of being in front of a new phase of state involvement in the economy, which does not appear framed in any of the models of ideal-typical delineated. We assume a juxtaposition to the "quasi-markets" type B, as defined by Barney and Ouchi (1985). In other words, the public decision-making is best comparable to models of "quasi-market", ie bureaucratic mechanisms of government activities that exist, integrating with forms of regulation and coordination typical of the market. It provides, therefore, a thorough analysis of the quasi-market witnessed by the bureaucracy, highlighting how it is characterized by the coexistence of typical elements of the bureaucratic structure that complement activities already partially governed by market forms, in which they remain committed to the principles of the and control, while ravvisandosi the presence of forms of decision and operational which is delegated greater autonomy. The work ends with a comparison between the model can be defined as a state of public services and that proposed by Borgonovi, which defines this stage as "State of the quality of life" by dividing it into a "state services" and in a "regulatory state".

Nel lavoro si analizza il difficile decollo delle forme di intervento pubblico mediante lo strumento dei Patti territoriali e della programmazione negoziata in Italia, bloccato da una tenace sopravvivenza del modello decisionale burocratico. In sostanza, il percorso evolutivo dell’intervento dello Stato nell’Economia rischia una irrimediabile battuta di arresto se non vengono individuati validi rimedi organizzativi e gestionali, non solo finalizzati alla semplificazione delle procedure di programmazione negoziata, ma anche all’introduzione di procedure di incentivazione e valorizzazione degli accordi fra soggetti pubblici e privati in territori delimitati. Si auspica, in sintesi, la nascita di un innovato contesto istituzionale in grado di auto-generare nuove forme di capitale sociale capaci di attivare un circolo virtuoso, da cui scaturiscano le premesse per uno sviluppo socio-economico del paese. Si avverte la consapevolezza di essere di fronte ad una nuova fase di coinvolgimento dello Stato nell’economia, che non appare inquadrabile in nessuno dei modelli idealtipici su delineati. Si ipotizza un accostamento ai “quasi mercati” di tipo B, così definiti da Barney e Ouchi (1985). In altre parole il processo decisionale pubblico è meglio comparabile a modelli di “quasi mercato”, ossia a meccanismi burocratici di governo delle attività che sussistono, integrandosi, con forme di regolamentazione e coordinamento tipiche del mercato. Si fornisce, pertanto, una approfondita analisi del quasi mercato assistito dalla burocrazia, evidenziando come sia caratterizzato dalla coesistenza di elementi tipici della struttura burocratica che si affiancano ad attività già in parte governate da forme di mercato, in cui restano saldi i principi dell’autorità e del controllo, pur ravvisandosi la presenza di forme decisionali ed operative cui è delegata maggiore autonomia. Il lavoro termina con un confronto tra il modello pubblico definibile come Stato dei servizi e quello proposto dal Borgonovi, che definisce tale stadio come “Stato della qualità della vita” suddividendolo in uno “Stato dei servizi” e in uno “Stato regolatore”.

Aspetti evolutivi dell’intervento dello Stato nell’economia e ruolo della programmazione negoziata in Italia / ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - STAMPA. - (2001), pp. 255-275. (Intervento presentato al convegno Atti del Convegno SVIMAP tenutosi a Forlì nel 23-24 giugno 2000).

Aspetti evolutivi dell’intervento dello Stato nell’economia e ruolo della programmazione negoziata in Italia

ESPOSITO DE FALCO, SALVATORE
2001

Abstract

In the paper we analyze the difficult take-off of the forms of public intervention through the instrument of territorial pacts and negotiated programming in Italian, blocked by a tenacious survival of bureaucratic decision-making model. In essence, the evolution of state intervention in the economy is likely an irreparable setback if they are not valid remedies identified organizational and management, not only aimed at simplifying the procedures for negotiated planning, but also the introduction of incentive procedures and enhancement of the agreements between public and private entities in delimited territories. It is hoped, in short, the creation of an institutional framework innovated able to auto-generate new forms of social capital are able to trigger a virtuous circle, which may create the conditions for sustainable socio-economic development. We feel the feeling of being in front of a new phase of state involvement in the economy, which does not appear framed in any of the models of ideal-typical delineated. We assume a juxtaposition to the "quasi-markets" type B, as defined by Barney and Ouchi (1985). In other words, the public decision-making is best comparable to models of "quasi-market", ie bureaucratic mechanisms of government activities that exist, integrating with forms of regulation and coordination typical of the market. It provides, therefore, a thorough analysis of the quasi-market witnessed by the bureaucracy, highlighting how it is characterized by the coexistence of typical elements of the bureaucratic structure that complement activities already partially governed by market forms, in which they remain committed to the principles of the and control, while ravvisandosi the presence of forms of decision and operational which is delegated greater autonomy. The work ends with a comparison between the model can be defined as a state of public services and that proposed by Borgonovi, which defines this stage as "State of the quality of life" by dividing it into a "state services" and in a "regulatory state".
2001
Atti del Convegno SVIMAP
Nel lavoro si analizza il difficile decollo delle forme di intervento pubblico mediante lo strumento dei Patti territoriali e della programmazione negoziata in Italia, bloccato da una tenace sopravvivenza del modello decisionale burocratico. In sostanza, il percorso evolutivo dell’intervento dello Stato nell’Economia rischia una irrimediabile battuta di arresto se non vengono individuati validi rimedi organizzativi e gestionali, non solo finalizzati alla semplificazione delle procedure di programmazione negoziata, ma anche all’introduzione di procedure di incentivazione e valorizzazione degli accordi fra soggetti pubblici e privati in territori delimitati. Si auspica, in sintesi, la nascita di un innovato contesto istituzionale in grado di auto-generare nuove forme di capitale sociale capaci di attivare un circolo virtuoso, da cui scaturiscano le premesse per uno sviluppo socio-economico del paese. Si avverte la consapevolezza di essere di fronte ad una nuova fase di coinvolgimento dello Stato nell’economia, che non appare inquadrabile in nessuno dei modelli idealtipici su delineati. Si ipotizza un accostamento ai “quasi mercati” di tipo B, così definiti da Barney e Ouchi (1985). In altre parole il processo decisionale pubblico è meglio comparabile a modelli di “quasi mercato”, ossia a meccanismi burocratici di governo delle attività che sussistono, integrandosi, con forme di regolamentazione e coordinamento tipiche del mercato. Si fornisce, pertanto, una approfondita analisi del quasi mercato assistito dalla burocrazia, evidenziando come sia caratterizzato dalla coesistenza di elementi tipici della struttura burocratica che si affiancano ad attività già in parte governate da forme di mercato, in cui restano saldi i principi dell’autorità e del controllo, pur ravvisandosi la presenza di forme decisionali ed operative cui è delegata maggiore autonomia. Il lavoro termina con un confronto tra il modello pubblico definibile come Stato dei servizi e quello proposto dal Borgonovi, che definisce tale stadio come “Stato della qualità della vita” suddividendolo in uno “Stato dei servizi” e in uno “Stato regolatore”.
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Aspetti evolutivi dell’intervento dello Stato nell’economia e ruolo della programmazione negoziata in Italia / ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - STAMPA. - (2001), pp. 255-275. (Intervento presentato al convegno Atti del Convegno SVIMAP tenutosi a Forlì nel 23-24 giugno 2000).
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