This essay shows how, in Genet’s theatre, the recognition of necessity of appearance, i.e. of image as fiction, is all the same with the awareness of its fundamentally paradoxical character. In fact, just in declaring itself as fiction, appearance refers to reality as «other», questioning critically this same reality, with particular reference to the question of relationship between identity and difference, i.e. to the racial question (Blacks/ Whites). Hence, utopian function of this theatre and, at the same time, its character not reproductive but productive: its capacity to reveal the possibility of the possible, as «excedence» that cannot be «said» but «showed».

Il saggio mostra come, nel teatro di Genet, il riconoscimento della necessità dell’apparenza, ossia dell’immagine in quanto finzione, faccia tutt’uno con la consapevolezza del suo carattere costitutivamente paradossale. Proprio nell’autodenunciarsi in quanto finzione, infatti, l’apparenza è in grado di rimandare all’altro da sé – vale a dire alla realtà –, interrogandola criticamente, con particolare riferimento alla questione del rapporto identità-differenza, vale a dire alla questione razziale (Negri/Bianchi). Di qui, la funzione utopica di un tale teatro e, insieme, il suo carattere non già riproduttivo, bensì produttivo: la sua capacità di far emergere la possibilità del possibile, in quanto eccedenza che può essere non «detta» ma solo «mostrata».

Il paradosso dell'apparenza nel teatro di Jean Genet / DI GIACOMO, Giuseppe. - In: COMPRENDRE. - ISSN 1139-9759. - STAMPA. - 14:2(2012), pp. 41-57.

Il paradosso dell'apparenza nel teatro di Jean Genet

DI GIACOMO, Giuseppe
2012

Abstract

This essay shows how, in Genet’s theatre, the recognition of necessity of appearance, i.e. of image as fiction, is all the same with the awareness of its fundamentally paradoxical character. In fact, just in declaring itself as fiction, appearance refers to reality as «other», questioning critically this same reality, with particular reference to the question of relationship between identity and difference, i.e. to the racial question (Blacks/ Whites). Hence, utopian function of this theatre and, at the same time, its character not reproductive but productive: its capacity to reveal the possibility of the possible, as «excedence» that cannot be «said» but «showed».
2012
Il saggio mostra come, nel teatro di Genet, il riconoscimento della necessità dell’apparenza, ossia dell’immagine in quanto finzione, faccia tutt’uno con la consapevolezza del suo carattere costitutivamente paradossale. Proprio nell’autodenunciarsi in quanto finzione, infatti, l’apparenza è in grado di rimandare all’altro da sé – vale a dire alla realtà –, interrogandola criticamente, con particolare riferimento alla questione del rapporto identità-differenza, vale a dire alla questione razziale (Negri/Bianchi). Di qui, la funzione utopica di un tale teatro e, insieme, il suo carattere non già riproduttivo, bensì produttivo: la sua capacità di far emergere la possibilità del possibile, in quanto eccedenza che può essere non «detta» ma solo «mostrata».
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il paradosso dell'apparenza nel teatro di Jean Genet / DI GIACOMO, Giuseppe. - In: COMPRENDRE. - ISSN 1139-9759. - STAMPA. - 14:2(2012), pp. 41-57.
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