Da qualche tempo anche gli osservatori e gli studiosi più distratti si sono resi conto che i giochi di ruolo online rappresentano qualcosa di più di una semplice modalità di intrattenimento giovanile. Il fenomeno coglie l’interesse di milioni di giocatori in tutto il mondo e si presenta come un nuovo componente della cultura contemporanea significativo per le modalità di interazione sociale che genera e per i contenuti che veicola. Inoltre, all’ambiguità – per certi versi inquietante – degli ambienti digitali e virtuali corrispondono microtransazioni economiche reali e consistenti.Il percorso culturale che ha portato al successo dei giochi di ruolo online merita di essere ricostruito perché in esso si intrecciano le tendenze di sviluppo più attuali della società globale e della narrazione reticolare fino a far presagire un paradigma ludico ipertestuale che si sostituisce al paradigma comunicativo lineare fino ad oggi dominante. Nella narrazione lineare (e nel modello comunicativo che a esso si ispira) il centro è rappresentato dall’autore che detiene il potere del discorso e il suo senso. L’utente-lettore collabora a questa costruzione ma non ne è mai il protagonista. Nella narrazione ipertestuale (e nel modello ludico della rete) non vi è un centro ma vi sono i nodi e i nodi sono gli utenti che “detengono” (non singolarmente ma collettivamente) il potere del discorso e la risultante del senso che origina dalle loro interazioni.Il tema è sempre quello del potere e il potere della strutturazione del tempo è il potere nella sua forma più radicale, inesauribile e spietata. L’enigma nascosto della complessità sociale – cui la “cultura di rete” offre una risposta - è forse da rinvenire nei principi strutturanti del tempo e della sua suddivisione (il ritmo).La frammentazione del potere nella rete non significa necessariamente la distribuzione del potere tra i giocatori. La spersonalizzazione del potere non deve essere confusa con una maggiore libertà. Il giocatore è libero quando si sottopone volontariamente alla regola del gioco. Questa tensione tra regola e libertà, sebbene possa essere letta attraverso la lente deformata del divertimento e della fiction, ci dice qualcosa del mondo in cui viviamo e – soprattutto – di quel futuro che si sviluppa e si impone già oggi nel presente.

Giochi di ruolo e narrazioni ipertestuali online tra regole, libertà, divertimento e fiction / Giuliano, Luca Carlo. - In: MINORI GIUSTIZIA. - ISSN 1121-2845. - STAMPA. - 4:(2012), pp. 144-151. [10.3280/mg2012-004018]

Giochi di ruolo e narrazioni ipertestuali online tra regole, libertà, divertimento e fiction

GIULIANO, Luca Carlo
2012

Abstract

Da qualche tempo anche gli osservatori e gli studiosi più distratti si sono resi conto che i giochi di ruolo online rappresentano qualcosa di più di una semplice modalità di intrattenimento giovanile. Il fenomeno coglie l’interesse di milioni di giocatori in tutto il mondo e si presenta come un nuovo componente della cultura contemporanea significativo per le modalità di interazione sociale che genera e per i contenuti che veicola. Inoltre, all’ambiguità – per certi versi inquietante – degli ambienti digitali e virtuali corrispondono microtransazioni economiche reali e consistenti.Il percorso culturale che ha portato al successo dei giochi di ruolo online merita di essere ricostruito perché in esso si intrecciano le tendenze di sviluppo più attuali della società globale e della narrazione reticolare fino a far presagire un paradigma ludico ipertestuale che si sostituisce al paradigma comunicativo lineare fino ad oggi dominante. Nella narrazione lineare (e nel modello comunicativo che a esso si ispira) il centro è rappresentato dall’autore che detiene il potere del discorso e il suo senso. L’utente-lettore collabora a questa costruzione ma non ne è mai il protagonista. Nella narrazione ipertestuale (e nel modello ludico della rete) non vi è un centro ma vi sono i nodi e i nodi sono gli utenti che “detengono” (non singolarmente ma collettivamente) il potere del discorso e la risultante del senso che origina dalle loro interazioni.Il tema è sempre quello del potere e il potere della strutturazione del tempo è il potere nella sua forma più radicale, inesauribile e spietata. L’enigma nascosto della complessità sociale – cui la “cultura di rete” offre una risposta - è forse da rinvenire nei principi strutturanti del tempo e della sua suddivisione (il ritmo).La frammentazione del potere nella rete non significa necessariamente la distribuzione del potere tra i giocatori. La spersonalizzazione del potere non deve essere confusa con una maggiore libertà. Il giocatore è libero quando si sottopone volontariamente alla regola del gioco. Questa tensione tra regola e libertà, sebbene possa essere letta attraverso la lente deformata del divertimento e della fiction, ci dice qualcosa del mondo in cui viviamo e – soprattutto – di quel futuro che si sviluppa e si impone già oggi nel presente.
2012
giochi di ruolo; comunicazione mediata dal computer; internet
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Giochi di ruolo e narrazioni ipertestuali online tra regole, libertà, divertimento e fiction / Giuliano, Luca Carlo. - In: MINORI GIUSTIZIA. - ISSN 1121-2845. - STAMPA. - 4:(2012), pp. 144-151. [10.3280/mg2012-004018]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/506685
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