In tentazione pii, frequente • ogni volta chc diviene disponibile una nuova modalità diagnostica o terapeutica • è certamente quella di volerla applicate ad ogni CatiO cd in ogni occasione con intenti quasi miracolistici, La disponibilità - per la prima volta - di agerni farmacologici quali gli analoghi superagonisti del Gn-RH (Gn-RH-A). capaci di produrre uno spiccato iporstrogenisrno in età fertile senza alcun effetto ormonale apprezzabile, non si è sottratla a questa regola. Cid ha, naturalmente, prodotto una opposta reazione da parte di alcuni che - più o meno disinteressatamente - hanno voluto minimizzare l'utilità di questi agenti farmacologici in un'ampia gamma di indicazioni benigne e maligne. Il nostro gruppo ha intrapreso da oltre tre anni una serie di studi per valutare il reale impatto di questi farmaci nella terapia della patologia benigna ginecologica. ln particolare sono state trattate pazienti con patologia uterina che - secondo gii schemi classici - avrebbe dovuto essere risolta per via chirurgica. Dato il numero rilevante di casi valutati e tiratimi é oggi passibile trarre una serie di conclusioni sul reale impatto a lungo termine dell'utilizzazione degli analoghi superagonisti dcl C;n-RH nel realizzare quello che Healy coll. (14) hanno definito “towards removing uterine fibroids whitout surgery-. I tentativi di terapia Medica del Fibromiomauterino (T.M.F.) non sono nuovi: già alla fine degli anni quaranta Condman (13) e Segaloff e coli. (30) avevano tentato di evitare l'intervento chirurgico ricorrendo alla somministrazione di progesterone; Goldzieher e coll. (12) circa quindici anni dopo ottennero buoni risultati con l’uso, a dosi massicce. di progestinci sintetici (megestrolo acciaio) in grado di produrle degenerazione ialiina delle masse miomatose. Questi studi rimasero però isolati e non ebbero seguito per quasi due decenni fino a chequindici anni dopo ottennero buoni risultati con l'uso, a dosi massicce, di progestinici sintetici (megestrolo acetato) in grado di produrre degenerazione ialina delle masse miomatose, Questi studi rimasero però isolati e non ebbero seguito per quasi due decenni fino a che Filicori e coll. (7) pubblicarono i risultati ottenuti in una donna con un grosso fibromioma uterino utilizzando un Gn-RH-A, somministrato per via intranasale. Questa comunicazione preliminare ha dato il via ad un quinquennio di studi che hanno chiarito molti aspetti relativi all'effetto degli analoghi sulla, patologia uterina (2-6, 8-10. 14-22, 24, 27-29. 31. 32). Scopo della presente relazione è tentare un bilancio dell'impatto pratico che questi agenti hanno avuto nel modificare e limitare l'indicazione chirurgica, terapia da tutti riconosciuta come risolutiva, ma anche - per sua natura - invasiva e spesso demolitiva
Dalla terapia chirurgica alla terapia medica del mioma uterino / Morini, Alberto; Aleandri, Vincenzo; Abbondante, G.; Roscetti, C.; Piccinno, F.; Primiero, Francesco Maria; Benagiano, Giuseppe. - STAMPA. - LXVI:(1989), pp. 611-636. (Intervento presentato al convegno Congresso di Sorrento tenutosi a Sorrento nel 23 - 27 ottobre 1989).
Dalla terapia chirurgica alla terapia medica del mioma uterino
MORINI, Alberto;ALEANDRI, Vincenzo;PRIMIERO, Francesco Maria;BENAGIANO, Giuseppe
1989
Abstract
In tentazione pii, frequente • ogni volta chc diviene disponibile una nuova modalità diagnostica o terapeutica • è certamente quella di volerla applicate ad ogni CatiO cd in ogni occasione con intenti quasi miracolistici, La disponibilità - per la prima volta - di agerni farmacologici quali gli analoghi superagonisti del Gn-RH (Gn-RH-A). capaci di produrre uno spiccato iporstrogenisrno in età fertile senza alcun effetto ormonale apprezzabile, non si è sottratla a questa regola. Cid ha, naturalmente, prodotto una opposta reazione da parte di alcuni che - più o meno disinteressatamente - hanno voluto minimizzare l'utilità di questi agenti farmacologici in un'ampia gamma di indicazioni benigne e maligne. Il nostro gruppo ha intrapreso da oltre tre anni una serie di studi per valutare il reale impatto di questi farmaci nella terapia della patologia benigna ginecologica. ln particolare sono state trattate pazienti con patologia uterina che - secondo gii schemi classici - avrebbe dovuto essere risolta per via chirurgica. Dato il numero rilevante di casi valutati e tiratimi é oggi passibile trarre una serie di conclusioni sul reale impatto a lungo termine dell'utilizzazione degli analoghi superagonisti dcl C;n-RH nel realizzare quello che Healy coll. (14) hanno definito “towards removing uterine fibroids whitout surgery-. I tentativi di terapia Medica del Fibromiomauterino (T.M.F.) non sono nuovi: già alla fine degli anni quaranta Condman (13) e Segaloff e coli. (30) avevano tentato di evitare l'intervento chirurgico ricorrendo alla somministrazione di progesterone; Goldzieher e coll. (12) circa quindici anni dopo ottennero buoni risultati con l’uso, a dosi massicce. di progestinci sintetici (megestrolo acciaio) in grado di produrle degenerazione ialiina delle masse miomatose. Questi studi rimasero però isolati e non ebbero seguito per quasi due decenni fino a chequindici anni dopo ottennero buoni risultati con l'uso, a dosi massicce, di progestinici sintetici (megestrolo acetato) in grado di produrre degenerazione ialina delle masse miomatose, Questi studi rimasero però isolati e non ebbero seguito per quasi due decenni fino a che Filicori e coll. (7) pubblicarono i risultati ottenuti in una donna con un grosso fibromioma uterino utilizzando un Gn-RH-A, somministrato per via intranasale. Questa comunicazione preliminare ha dato il via ad un quinquennio di studi che hanno chiarito molti aspetti relativi all'effetto degli analoghi sulla, patologia uterina (2-6, 8-10. 14-22, 24, 27-29. 31. 32). Scopo della presente relazione è tentare un bilancio dell'impatto pratico che questi agenti hanno avuto nel modificare e limitare l'indicazione chirurgica, terapia da tutti riconosciuta come risolutiva, ma anche - per sua natura - invasiva e spesso demolitivaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.