Nell’analisi, che s’inserisce nel fiorente filone degli studi che analizzano la relazione tra sviluppo del sistema finanziario e crescita economica, si è cercato di verificare se l’espansione delle grandezze fondamentali della banca (valore aggiunto, impieghi, crediti di firma, finanziamenti a medio lungo termine e depositi) possano effettivamente condizionare la ricchezza reale dei sistemi locali e se, per il perseguimento del medesimo obiettivo, la maggior incidenza delle banche a vocazione mutualistica sia preferibile a quelle a vocazione nazionale. L’analisi econometrica effettuata a livello locale ha evidenziato risultati peculiari, seppur con qualche distinguo. Dall’analisi del valore aggiunto creato dalle banche è evidente il contributo allo sviluppo economico locale, al pari della maggior diffusione degli sportelli bancari anche se non si appalesa un significativo incremento della ricchezza reale per la presenza di circuiti mutualistici. Inoltre, parrebbe assente una politica sensibile ed efficace degli impieghi alla luce della flebile tendenza delle imprese a rivisitare la propria struttura finanziaria. Una serie di evidenze interessanti che trovano riscontro in numerosi studi a carattere economico-aziendale. Tuttavia, orientando l’analisi verso un insieme sufficientemente omogeneo di regioni si è potuto rilevare come tutte le variabili selezionate siano in grado di spiegare lo sviluppo economico locale. Un risultato singolare che permette di comprendere da un lato i limiti di questo tipo di analisi e dall’altro la necessità di continuare il lavoro d’identificazione delle variabili per la modellazione del sistema economico contemplando l’utilizzo di ulteriori variabili (proxy) che tengano conto delle evidenti differenze regionali caratterizzanti il nostro sistema nazionale. In conclusione, gli intermediari bancari nazionali si trovano ad agire in un contesto storico in cui le imprese continuano ad avere un monolitico legame con il credito bancario. Permane il loro ruolo di promotori dello sviluppo economico, anche se con differenziazioni rilevanti nei diversi contesti locali che rendono maggiormente complessa l’identificazione dei driver dello sviluppo.

Sistema bancario e sviluppo economico locale: una verifica empirica / Mango, Fabiomassimo. - In: DIRIGENZA BANCARIA. - ISSN 1828-7247. - STAMPA. - (2007), pp. 1-48.

Sistema bancario e sviluppo economico locale: una verifica empirica.

MANGO, Fabiomassimo
2007

Abstract

Nell’analisi, che s’inserisce nel fiorente filone degli studi che analizzano la relazione tra sviluppo del sistema finanziario e crescita economica, si è cercato di verificare se l’espansione delle grandezze fondamentali della banca (valore aggiunto, impieghi, crediti di firma, finanziamenti a medio lungo termine e depositi) possano effettivamente condizionare la ricchezza reale dei sistemi locali e se, per il perseguimento del medesimo obiettivo, la maggior incidenza delle banche a vocazione mutualistica sia preferibile a quelle a vocazione nazionale. L’analisi econometrica effettuata a livello locale ha evidenziato risultati peculiari, seppur con qualche distinguo. Dall’analisi del valore aggiunto creato dalle banche è evidente il contributo allo sviluppo economico locale, al pari della maggior diffusione degli sportelli bancari anche se non si appalesa un significativo incremento della ricchezza reale per la presenza di circuiti mutualistici. Inoltre, parrebbe assente una politica sensibile ed efficace degli impieghi alla luce della flebile tendenza delle imprese a rivisitare la propria struttura finanziaria. Una serie di evidenze interessanti che trovano riscontro in numerosi studi a carattere economico-aziendale. Tuttavia, orientando l’analisi verso un insieme sufficientemente omogeneo di regioni si è potuto rilevare come tutte le variabili selezionate siano in grado di spiegare lo sviluppo economico locale. Un risultato singolare che permette di comprendere da un lato i limiti di questo tipo di analisi e dall’altro la necessità di continuare il lavoro d’identificazione delle variabili per la modellazione del sistema economico contemplando l’utilizzo di ulteriori variabili (proxy) che tengano conto delle evidenti differenze regionali caratterizzanti il nostro sistema nazionale. In conclusione, gli intermediari bancari nazionali si trovano ad agire in un contesto storico in cui le imprese continuano ad avere un monolitico legame con il credito bancario. Permane il loro ruolo di promotori dello sviluppo economico, anche se con differenziazioni rilevanti nei diversi contesti locali che rendono maggiormente complessa l’identificazione dei driver dello sviluppo.
2007
sviluppo economico italiano; sistema bancario
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Sistema bancario e sviluppo economico locale: una verifica empirica / Mango, Fabiomassimo. - In: DIRIGENZA BANCARIA. - ISSN 1828-7247. - STAMPA. - (2007), pp. 1-48.
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