Il progetto didattico rappresenta l’organizzazione e la metodologia dell’apprendimento del fare architettura. Lo spazio in cui si attua il progetto didattico è il laboratorio di progettazione ove la pratica dell’architettura si esercita mediante l’acquisizione degli strumenti conoscitivi della composizione: è il luogo dove si impara a leggere l’architettura attraverso esercizi di scomposizione critica di opere, mediante il ridisegno, lo schizzo e la costruzione di modelli interpretativi, con lo scopo di elaborare una sintesi concettuale attraverso l’elaborazione di schemi e diagrammi compositivi. Nei laboratori si lavora con gli studenti per accrescere la loro capacità critica, per elaborare tecniche nell’uso delle forme, delle strutture e delle materie degli edifici ovvero imparare l’architettura, analizzandola, comparandola e interpretandola per giungere consapevolmente alla propria scrittura architettonica, lungo un itinerario critico necessario all’esercizio del progetto. In questi ultimi anni le facoltà di architettura si sono dotate di un’ampia offerta formativa con profili specifici che hanno delineato percorsi differenti nella organizzazione dei corsi di studio. Architettura della città, disegno degli spazi aperti, architettura del paesaggio, architettura degli interni e dell’allestimento descrivono ambiti terminologicamente diversi, ma in effetti legati dal filo rosso della finalità del percorso progettuale: il risultato della forma, nelle sue diverse scale dimensionali, nelle sue configurazioni contestuali, nei suoi contenitori esistenti nel paesaggio urbano rappresenta lo sfondo delle diverse figure del progetto. In questo senso ci si confronta con un progetto didattico multiforme, complesso, orientato a ritrovare i propri fondamenti, il proprio linguaggio specifico nella mutevole necessità di assegnare un tema che rinnova continuamente lo sguardo del progetto di architettura verso la realtà dello spazio. E forse è proprio questo l’intento di costruire un progetto didattico, ossia la volontà di trasmettere un sapere e un saper-fare attraverso l’esperienza dell’architettura, con lo sguardo rivolto all’enigma della forma, che ogni volta si confronta con tematiche differenti e offre agli studenti, come al docente, lo spazio di riflessione e di sfida progettuale.
Il progetto didattico dell'architettura / Giovannelli, Anna. - STAMPA. - (2011), pp. 69-75. (Intervento presentato al convegno 3GA. Tre giorni di architettura. Ciclo di incontri sul tema dell'abitare tenutosi a Altamura (BA) nel 3-4-5 agosto 2011).
Il progetto didattico dell'architettura
GIOVANNELLI, ANNA
2011
Abstract
Il progetto didattico rappresenta l’organizzazione e la metodologia dell’apprendimento del fare architettura. Lo spazio in cui si attua il progetto didattico è il laboratorio di progettazione ove la pratica dell’architettura si esercita mediante l’acquisizione degli strumenti conoscitivi della composizione: è il luogo dove si impara a leggere l’architettura attraverso esercizi di scomposizione critica di opere, mediante il ridisegno, lo schizzo e la costruzione di modelli interpretativi, con lo scopo di elaborare una sintesi concettuale attraverso l’elaborazione di schemi e diagrammi compositivi. Nei laboratori si lavora con gli studenti per accrescere la loro capacità critica, per elaborare tecniche nell’uso delle forme, delle strutture e delle materie degli edifici ovvero imparare l’architettura, analizzandola, comparandola e interpretandola per giungere consapevolmente alla propria scrittura architettonica, lungo un itinerario critico necessario all’esercizio del progetto. In questi ultimi anni le facoltà di architettura si sono dotate di un’ampia offerta formativa con profili specifici che hanno delineato percorsi differenti nella organizzazione dei corsi di studio. Architettura della città, disegno degli spazi aperti, architettura del paesaggio, architettura degli interni e dell’allestimento descrivono ambiti terminologicamente diversi, ma in effetti legati dal filo rosso della finalità del percorso progettuale: il risultato della forma, nelle sue diverse scale dimensionali, nelle sue configurazioni contestuali, nei suoi contenitori esistenti nel paesaggio urbano rappresenta lo sfondo delle diverse figure del progetto. In questo senso ci si confronta con un progetto didattico multiforme, complesso, orientato a ritrovare i propri fondamenti, il proprio linguaggio specifico nella mutevole necessità di assegnare un tema che rinnova continuamente lo sguardo del progetto di architettura verso la realtà dello spazio. E forse è proprio questo l’intento di costruire un progetto didattico, ossia la volontà di trasmettere un sapere e un saper-fare attraverso l’esperienza dell’architettura, con lo sguardo rivolto all’enigma della forma, che ogni volta si confronta con tematiche differenti e offre agli studenti, come al docente, lo spazio di riflessione e di sfida progettuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.