Questo studio ha l’obiettivo di indagare la relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione degli immigrati, e di verificare il ruolo della religiosità come un potenziale moderatore tra l’incertezza e la discriminazione. La religiosità e la spiritualità sono prerogative dell’essere umano di ogni epoca e di ogni cultura. Diversi studi hanno trovato che la religiosità può accrescere la prosocialità, la generosità, ma può anche alimentare atteggiamenti di ingroup bias e di discriminazione dell’outgroup. Allport (1954) ha cercato di spiegare queste contraddizioni con la distinzione tra religione intrinseca ed estrinseca. La religiosità intrinseca si riferisce alla spiritualità e alla ricerca di valori autentici. Abbiamo ipotizzato che la religiosità intrinseca può moderare la relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione, in modo di renderla meno forte. La ricerca è stata effettuata su 181 partecipanti, tutti italiani, principalmente di orientamento cristiano-cattolico (76.2%) e d’età prevalentemente giovane (M = 24.8). I dati sono stati raccolti tramite un questionario. I risultati confermano che le persone incerte tendono a maturare atteggiamenti di chiusura e discriminazione per l’outgroup. Inoltre, dai risultati emerge che la religiosità intrinseca modera la relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione degli immigrati. La discriminazione degli immigrati aumenta quando le persone sopravalutano il loro numero, ma solo quando si percepiscono come incerte e non religiose.
La relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione degli immigrati: la religiosità intrinseca come un moderatore / Kosic, Ankica; Brizi, A.. - ELETTRONICO. - (2012). (Intervento presentato al convegno XI Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Chieti nel 20 - 22 Settembre 2012).
La relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione degli immigrati: la religiosità intrinseca come un moderatore
KOSIC, Ankica;Brizi A.
2012
Abstract
Questo studio ha l’obiettivo di indagare la relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione degli immigrati, e di verificare il ruolo della religiosità come un potenziale moderatore tra l’incertezza e la discriminazione. La religiosità e la spiritualità sono prerogative dell’essere umano di ogni epoca e di ogni cultura. Diversi studi hanno trovato che la religiosità può accrescere la prosocialità, la generosità, ma può anche alimentare atteggiamenti di ingroup bias e di discriminazione dell’outgroup. Allport (1954) ha cercato di spiegare queste contraddizioni con la distinzione tra religione intrinseca ed estrinseca. La religiosità intrinseca si riferisce alla spiritualità e alla ricerca di valori autentici. Abbiamo ipotizzato che la religiosità intrinseca può moderare la relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione, in modo di renderla meno forte. La ricerca è stata effettuata su 181 partecipanti, tutti italiani, principalmente di orientamento cristiano-cattolico (76.2%) e d’età prevalentemente giovane (M = 24.8). I dati sono stati raccolti tramite un questionario. I risultati confermano che le persone incerte tendono a maturare atteggiamenti di chiusura e discriminazione per l’outgroup. Inoltre, dai risultati emerge che la religiosità intrinseca modera la relazione tra la percezione dell’incertezza e la discriminazione degli immigrati. La discriminazione degli immigrati aumenta quando le persone sopravalutano il loro numero, ma solo quando si percepiscono come incerte e non religiose.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.