Geografia e cosmografia dell’altro fra Asia ed Europa: Aleni e il 《職方外紀》(Zhífāng wàijì) Le mappe e la narrativa geografica, intese come descrizione del mondo sotto forma di immagini e di testo, sono uno strumento importante della ricerca storica. Il documento geografico può essere visto come mera riproduzione grafica o semplice descrizione, oppure, da un altro punto di vista, come una sorta di mediatore tra un mondo interiore, mentale, e un mondo esteriore, fisico, strumento fondamentale per aiutare l’uomo a dare un senso all’universo, su vari livelli. La descrizione di un paese o di un popolo, al di là del dato oggettivo, riflette quella che è la visione della realtà dello scrivente e del suo gruppo sociale, familiare, religioso, etc. In questo senso, le descrizioni geografiche prodotte dai missionari gesuiti in Cina nel XVII secolo hanno un valore e un’importanza straordinaria. Esse da un lato ci informano rispetto alla visione, alla percezione che quei personaggi avevano di un determinato mondo, dall’altro sono strumento prezioso per osservare la trasmissione di notizie, elementi culturali e linguistici che attraverso quei testi e quelle mappe, anno dopo anno, libro dopo libro, entrarono nella cultura e nell’immaginario cinese. Il caso della Geografia di Giulio Aleni è lampante. Si tratta di un atlante in sei capitoli che descrivono in maniera esaustiva per la prima volta in lingua cinese il mondo allora conosciuto e percepito dalla scienza occidentale. Come già sottolineato in altre sedi, è uno dei documenti più importanti prodotto dai missionari gesuiti in Cina nel primo periodo della missione, ed è una fonte indispensabile per lo studio dei contatti e della trasmissione culturale tra Cina e Occidente. Attraverso la lettura e la riproduzione della Geografia di Aleni in Cina, la geografia e la cosmografia dell’occidente, l’Altro per eccellenza, furono finalmente alla portata del lettore cinese. Questo scritto si pone come obiettivo quello di descrivere questo fenomeno culturale attraverso la lettura di alcuni passaggi del testo in cinese e delle relative fonti occidentali da me rintracciate nel corso degli anni, a dimostrazione della mirabolante impresa di propagazione culturale che fu svolta da Aleni, da Ricci e dagli altri loro confratelli impegnati nella conversione della Cina.

Geografia e cosmografia dell'altro fra Asia e Europa: Aleni e il Zhifang waiji / DE TROIA, Paolo. - STAMPA. - (2011), pp. 207-216. (Intervento presentato al convegno Geografia e cosmografia dell'Altro fra Asia ed Europa Atti del III Dies Academicus 22-23 ottobre 2010 con approfondimenti delle sezioni di studi su Cina e India tenutosi a Milano).

Geografia e cosmografia dell'altro fra Asia e Europa: Aleni e il Zhifang waiji.

DE TROIA, PAOLO
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2011

Abstract

Geografia e cosmografia dell’altro fra Asia ed Europa: Aleni e il 《職方外紀》(Zhífāng wàijì) Le mappe e la narrativa geografica, intese come descrizione del mondo sotto forma di immagini e di testo, sono uno strumento importante della ricerca storica. Il documento geografico può essere visto come mera riproduzione grafica o semplice descrizione, oppure, da un altro punto di vista, come una sorta di mediatore tra un mondo interiore, mentale, e un mondo esteriore, fisico, strumento fondamentale per aiutare l’uomo a dare un senso all’universo, su vari livelli. La descrizione di un paese o di un popolo, al di là del dato oggettivo, riflette quella che è la visione della realtà dello scrivente e del suo gruppo sociale, familiare, religioso, etc. In questo senso, le descrizioni geografiche prodotte dai missionari gesuiti in Cina nel XVII secolo hanno un valore e un’importanza straordinaria. Esse da un lato ci informano rispetto alla visione, alla percezione che quei personaggi avevano di un determinato mondo, dall’altro sono strumento prezioso per osservare la trasmissione di notizie, elementi culturali e linguistici che attraverso quei testi e quelle mappe, anno dopo anno, libro dopo libro, entrarono nella cultura e nell’immaginario cinese. Il caso della Geografia di Giulio Aleni è lampante. Si tratta di un atlante in sei capitoli che descrivono in maniera esaustiva per la prima volta in lingua cinese il mondo allora conosciuto e percepito dalla scienza occidentale. Come già sottolineato in altre sedi, è uno dei documenti più importanti prodotto dai missionari gesuiti in Cina nel primo periodo della missione, ed è una fonte indispensabile per lo studio dei contatti e della trasmissione culturale tra Cina e Occidente. Attraverso la lettura e la riproduzione della Geografia di Aleni in Cina, la geografia e la cosmografia dell’occidente, l’Altro per eccellenza, furono finalmente alla portata del lettore cinese. Questo scritto si pone come obiettivo quello di descrivere questo fenomeno culturale attraverso la lettura di alcuni passaggi del testo in cinese e delle relative fonti occidentali da me rintracciate nel corso degli anni, a dimostrazione della mirabolante impresa di propagazione culturale che fu svolta da Aleni, da Ricci e dagli altri loro confratelli impegnati nella conversione della Cina.
2011
Geografia e cosmografia dell'Altro fra Asia ed Europa Atti del III Dies Academicus 22-23 ottobre 2010 con approfondimenti delle sezioni di studi su Cina e India
Cina; geografia; cartografia; Ricci; Aleni; gesuiti
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Geografia e cosmografia dell'altro fra Asia e Europa: Aleni e il Zhifang waiji / DE TROIA, Paolo. - STAMPA. - (2011), pp. 207-216. (Intervento presentato al convegno Geografia e cosmografia dell'Altro fra Asia ed Europa Atti del III Dies Academicus 22-23 ottobre 2010 con approfondimenti delle sezioni di studi su Cina e India tenutosi a Milano).
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