I giochi Olimpici e Paralimpici estivi di Londra 2012 segnano una pietra miliare per un argomento che è alla base dei concetti legati alla progettazione secondo i criteri dell'Universal Design: l'inclusione, ovvero l'equiparazione dei giochi olimpici e delle paralimpiadi estivi in termini di interesse di media e spettatori. Dal punto di vista della critica vi è stata sicuramente qualche voce fuori dal coro, per fortuna casi isolati e stigmatizzabili, che dimostrano ancora una volta come alla base dei temi legati all'accessibilità vi sia soprattutto l'eliminazione delle barriere e dei pregiudizi culturali. Il peso delle medaglie vinte è lo stesso per atleti che si sono preparati all'evento per 4 anni, ognuno cercando di superare i propri limiti psico-fisici, senza distinzione alcuna tra la manifestazione olimpica e paralimpica. Per quanto riguarda la progettazione e realizzazione degli impianti e strutture sedi delle gare i principi ispiratori sono stati due. 1) La sostenibilità energetica ed ambientale delle nuove strutture, in termini di impatto dei materiali e delle soluzioni costruttive adottate. 2) Il futuro utilizzo degli impianti, con una loro distinzione in: - permanenti, per quelli che hanno già stabilita la destinazione futura, come il London Velodrome, rivestito esternamente in legno di cedro rosso canadese, dove sono presenti lucernari e vetrate studiati per ridurre la necessità di illuminazione e ventilazione artificiali, oltre ad avere un sistema di risparmio idrico con un sistema di raccolta delle acque piovane; - provvisori e smontabili con un loro futuro riutilizzo in altre aree, come la Basketball Arena (probabilmente riuso per i Giochi del Commonwealth del 2014 ), realizzata con una struttura in acciaio smontabile e rivestita con una membrana tesa di 20.000 mq di PVC bianco riciclabile, offrendo indubbi vantaggi in termini di risparmio economico e difesa ambientale.

Olimpiadi-paralimpiadi e Universal Design / Empler, Tommaso. - In: TSPORT. - ISSN 1121-6913. - STAMPA. - 287:(2012), pp. 60-65.

Olimpiadi-paralimpiadi e Universal Design

EMPLER, TOMMASO
2012

Abstract

I giochi Olimpici e Paralimpici estivi di Londra 2012 segnano una pietra miliare per un argomento che è alla base dei concetti legati alla progettazione secondo i criteri dell'Universal Design: l'inclusione, ovvero l'equiparazione dei giochi olimpici e delle paralimpiadi estivi in termini di interesse di media e spettatori. Dal punto di vista della critica vi è stata sicuramente qualche voce fuori dal coro, per fortuna casi isolati e stigmatizzabili, che dimostrano ancora una volta come alla base dei temi legati all'accessibilità vi sia soprattutto l'eliminazione delle barriere e dei pregiudizi culturali. Il peso delle medaglie vinte è lo stesso per atleti che si sono preparati all'evento per 4 anni, ognuno cercando di superare i propri limiti psico-fisici, senza distinzione alcuna tra la manifestazione olimpica e paralimpica. Per quanto riguarda la progettazione e realizzazione degli impianti e strutture sedi delle gare i principi ispiratori sono stati due. 1) La sostenibilità energetica ed ambientale delle nuove strutture, in termini di impatto dei materiali e delle soluzioni costruttive adottate. 2) Il futuro utilizzo degli impianti, con una loro distinzione in: - permanenti, per quelli che hanno già stabilita la destinazione futura, come il London Velodrome, rivestito esternamente in legno di cedro rosso canadese, dove sono presenti lucernari e vetrate studiati per ridurre la necessità di illuminazione e ventilazione artificiali, oltre ad avere un sistema di risparmio idrico con un sistema di raccolta delle acque piovane; - provvisori e smontabili con un loro futuro riutilizzo in altre aree, come la Basketball Arena (probabilmente riuso per i Giochi del Commonwealth del 2014 ), realizzata con una struttura in acciaio smontabile e rivestita con una membrana tesa di 20.000 mq di PVC bianco riciclabile, offrendo indubbi vantaggi in termini di risparmio economico e difesa ambientale.
2012
sport; universal design; accessibilità; percezione sensoriale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Olimpiadi-paralimpiadi e Universal Design / Empler, Tommaso. - In: TSPORT. - ISSN 1121-6913. - STAMPA. - 287:(2012), pp. 60-65.
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