2 Parte - Uno dei problemi più ricorrenti per le persone con disabilità motoria e sensoriale è la possibilità di muoversi in totale autonomia nello spazio che li circonda. La presenza di barriere architettoniche e percettive, benchè debba essere eliminata dalle Amministrazioni di competenza, è, purtroppo, ancora molto diffusa in molti spazi: soprattutto marciapiedi e piazze. I disabili sono costretti ad attuare delle strategie di spostamento in cui vengono individuati i percorsi “meno faticosi”, ovvero quei percorsi in cui le “barriere” sono meno presenti o più facilmente superabili senza ricorrere all'aiuto di terze persone. Le mappe mentali di questi percorsi alternativi, così come quella di situazioni ambientali accessibili, possono essere, però, stravolte a causa di cantieri edili e/o stradali fissi o mobili. Sono cantieri in cui viene ripristinato o mantenuto un marciapiede o il piano orizzontale di una piazza, oppure viene effettuata la manutenzione della facciata di un edificio. I problemi riscontrati riguardano: il restringimento del passaggio pedonale; la presenza di ostacoli costituiti dalla segnaletica temporanea di cantiere e/o dalle recinzioni di cantiere; l'interruzione completa del percorso pedonale stesso ed il suo trasferimento sull'altro lato della strada. In questa sede vengono analizzati i problemi riscontrabili dalle fasce di utenza più deboli e le soluzioni da adottare nell'allestimento di un cantiere edile e/o stradale fisso (il cantiere mantiene la disposizione dei propri limiti (confini) per un lasso di tempo più o meno lungo) o mobile (il cantiere è in continuo movimento, occupando una porzione di spazio per non più di qualche giorno, situazione prevalentemente riscontrabile nei cantieri stradali) seguendo i principi dell'universal design.
Cantieri edili e stradali ed universal design – 2 parte / Empler, Tommaso. - In: TSPORT. - ISSN 1121-6913. - STAMPA. - 282:(2011), pp. 100-102.
Cantieri edili e stradali ed universal design – 2 parte
EMPLER, TOMMASO
2011
Abstract
2 Parte - Uno dei problemi più ricorrenti per le persone con disabilità motoria e sensoriale è la possibilità di muoversi in totale autonomia nello spazio che li circonda. La presenza di barriere architettoniche e percettive, benchè debba essere eliminata dalle Amministrazioni di competenza, è, purtroppo, ancora molto diffusa in molti spazi: soprattutto marciapiedi e piazze. I disabili sono costretti ad attuare delle strategie di spostamento in cui vengono individuati i percorsi “meno faticosi”, ovvero quei percorsi in cui le “barriere” sono meno presenti o più facilmente superabili senza ricorrere all'aiuto di terze persone. Le mappe mentali di questi percorsi alternativi, così come quella di situazioni ambientali accessibili, possono essere, però, stravolte a causa di cantieri edili e/o stradali fissi o mobili. Sono cantieri in cui viene ripristinato o mantenuto un marciapiede o il piano orizzontale di una piazza, oppure viene effettuata la manutenzione della facciata di un edificio. I problemi riscontrati riguardano: il restringimento del passaggio pedonale; la presenza di ostacoli costituiti dalla segnaletica temporanea di cantiere e/o dalle recinzioni di cantiere; l'interruzione completa del percorso pedonale stesso ed il suo trasferimento sull'altro lato della strada. In questa sede vengono analizzati i problemi riscontrabili dalle fasce di utenza più deboli e le soluzioni da adottare nell'allestimento di un cantiere edile e/o stradale fisso (il cantiere mantiene la disposizione dei propri limiti (confini) per un lasso di tempo più o meno lungo) o mobile (il cantiere è in continuo movimento, occupando una porzione di spazio per non più di qualche giorno, situazione prevalentemente riscontrabile nei cantieri stradali) seguendo i principi dell'universal design.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.