La presente memoria affronta l‘ottimizzazione dei layout di stazione applicando un proprio modello Station Layout Computing (SLC) ad un impianto reale allo scopo di verificare le prestazioni offerte da configurazioni alternative. Il modello SLC, integra il primo modello realizzato, Solution N-tuples Model (SNJ), utile a determinare tutte le soluzioni di circolazione possibili, permettendo di identificare la capacità massima di un nodo ferroviario ed il consumo di capacità, in termini di tempo e di tracce, necessario a soddisfare la domanda nel rispetto dei vincoli imposti dall‘infrastruttura (piano del ferro) e dall‘esercizio (orario). Il metodo segue le linee guida definite nella Fiche 406, che mira a calcolare la capacità delle linee ferroviarie. L'applicazione del modello SLC oltre a verificare l‘efficienza di differenti configurazioni fisiche del nodo consente anche di: ottimizzare e garantire la stabilità dell‘orario, incrementare il numero di tracce offerte, identificare i margini di capacità ovvero il massimo numero di treni che l‘impianto può servire.
Modelli integrati per l'ottimizzazione dei layout di stazione / Libardo, A.; Ricci, Stefano. - STAMPA. - (2011), pp. 125-134. (Intervento presentato al convegno SEF 11 - SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO: INNOVAZIONE E NUOVE SFIDE NEI SISTEMI FERROVIARI tenutosi a Roma nel 18 febbraio 2011).
Modelli integrati per l'ottimizzazione dei layout di stazione
RICCI, Stefano
2011
Abstract
La presente memoria affronta l‘ottimizzazione dei layout di stazione applicando un proprio modello Station Layout Computing (SLC) ad un impianto reale allo scopo di verificare le prestazioni offerte da configurazioni alternative. Il modello SLC, integra il primo modello realizzato, Solution N-tuples Model (SNJ), utile a determinare tutte le soluzioni di circolazione possibili, permettendo di identificare la capacità massima di un nodo ferroviario ed il consumo di capacità, in termini di tempo e di tracce, necessario a soddisfare la domanda nel rispetto dei vincoli imposti dall‘infrastruttura (piano del ferro) e dall‘esercizio (orario). Il metodo segue le linee guida definite nella Fiche 406, che mira a calcolare la capacità delle linee ferroviarie. L'applicazione del modello SLC oltre a verificare l‘efficienza di differenti configurazioni fisiche del nodo consente anche di: ottimizzare e garantire la stabilità dell‘orario, incrementare il numero di tracce offerte, identificare i margini di capacità ovvero il massimo numero di treni che l‘impianto può servire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.