“Vernal” significa letteralmente “primaverile”, termine che indica il momento della riacutizzazione clinica e non il periodo esclusivo in cui si manifesta la sintomatologia. La VKC inizia a manifestarsi nella prima decade di vita, solitamente non prima dei 3 anni e tende a risolversi spontaneamente dopo la pubertà, alla fine della seconda decade È verosimile che particolari condizioni climatiche-ambientali (clima caldo-umido, esposizione alle radiazioni sola-ri) associate ad una predisposizione genetica possano influire sulla comparsa della malattia nonché sulla sua espressività clinica. Caratteristiche di questa affezione sono la marcata fotofobia e il possibile coinvolgimento corneale, con elevato rischio di esiti permanenti dovuti alle complicanze patologiche e agli effetti iatrogeni del trattamento prolungato con corticosteroidi topici. Le attuali terapie, nel nostro Centro come altrove, si avvalgono di un collirio a base di ciclosporina diluita in lacrime artificiali (all’1 e al 2% nelle forme più gravi). Questa terapia topica si è rivelata efficace, sicura e priva di effetti collaterali indesiderati.
Il Pediatra e l'Oculista / Nebbioso, Marcella. - STAMPA. - 1:(2012), pp. 1-33. (Intervento presentato al convegno Atopia Immunità: EBM Italiana tenutosi a Borgo Brufa (PG) nel 18-19 Ottobre 2012).
Il Pediatra e l'Oculista
NEBBIOSO, Marcella
2012
Abstract
“Vernal” significa letteralmente “primaverile”, termine che indica il momento della riacutizzazione clinica e non il periodo esclusivo in cui si manifesta la sintomatologia. La VKC inizia a manifestarsi nella prima decade di vita, solitamente non prima dei 3 anni e tende a risolversi spontaneamente dopo la pubertà, alla fine della seconda decade È verosimile che particolari condizioni climatiche-ambientali (clima caldo-umido, esposizione alle radiazioni sola-ri) associate ad una predisposizione genetica possano influire sulla comparsa della malattia nonché sulla sua espressività clinica. Caratteristiche di questa affezione sono la marcata fotofobia e il possibile coinvolgimento corneale, con elevato rischio di esiti permanenti dovuti alle complicanze patologiche e agli effetti iatrogeni del trattamento prolungato con corticosteroidi topici. Le attuali terapie, nel nostro Centro come altrove, si avvalgono di un collirio a base di ciclosporina diluita in lacrime artificiali (all’1 e al 2% nelle forme più gravi). Questa terapia topica si è rivelata efficace, sicura e priva di effetti collaterali indesiderati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


