Non bastavano le centinaia di adempimenti ai quali sono soggette le imprese, le continue modifiche ed i costanti aggiornamenti normativi : con il comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 febbraio 2009 è stata ufficializzata la data del 16 febbraio 2009 che segna la decorrenza dell’obbligo di presentazione al Registro delle Imprese, per le società di capitali, del bilancio d’esercizio in formato XBRL. In particolare, “… l’obbligo di adottare le modalità di presentazione nel predetto formato elettronico elaborabile [XBRL] si applica a partire dai bilanci e dai relativi allegati riferiti all’esercizio in corso al 31 marzo 2008 per le sole imprese che chiudano l’esercizio successivamente alla data del 16 febbraio 2009 in cui è avvenuta la predetta pubblicazione …”. Pertanto, essendo applicabile l’obbligo del formato XBRL a partire dai bilanci degli esercizi chiusi dopo il 16 febbraio 2009, la prima applicazione viene richiesta alle società che chiudono l’esercizio a cavallo dell’anno. Di fatto, le società che chiudono l’esercizio al 31 dicembre dovranno presentare al Registro delle Imprese il bilancio in formato XBRL solo con la chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2009 e quindi con il deposito nel 2010. Siamo certamente di fronte ad una vera e propria rivoluzione gestionale : il bilancio d’esercizio, da documento cartaceo diventa un vero e proprio “Data Base”, codificato in base a valori riconoscibili, che lo renderanno immediatamente elaborabile, confrontabile, analizzabile. Ciò aprirà scenari impensabili ed imprevedibili sul versante dei rapporti fra azienda e stakeholder (pensiamo, in particolare, agli Istituti Finanziari, agli investitori, all'Agenzia delle entrate). Il 2010 si appresta dunque a divenire l'anno del nuovo linguaggio dei bilanci, l’XBRL ed ancora una volta il CFO è chiamato a governare questa importante innovazione. Il formato XBRL è un formato elettronico "standard" di interscambio dei dati di Bilancio tra imprese e pubblica amministrazione. Acronimo di eXtensible Business Reporting Language, XBRL è il linguaggio per la reportistica amministrativa che deve essere utilizzato per l'invio dei Bilanci alle Camere di Commercio. I file nel formato XBRL possono essere analizzati, convalidati, trasformati e archiviati automaticamente: la loro principale caratteristica è quella di essere dei file elettronici facilmente "elaborabili". Per le imprese e per le istituzioni l'adozione del formato XBRL rappresenta quindi un dialogo più semplice, più economico e più efficace nella diffusione delle informazioni finanziarie. Ma cosa devono fare praticamente un’impresa ed il suo CFO per arrivare preparati all’appuntamento del prossimo deposito del bilancio ? 1. Innanzitutto verificare che il fornitore del software amministrativo abbia predisposto la funzione di “generazione bilancio XBRL”; in caso contrario occorre informarsi ed al limite richiedere un impegno scritto, preciso sulla data del suo rilascio; 2. Qualora il fornitore non assicuri il rilascio di tale funzione, occorre cercare un software tra quelli già disponibili sul mercato che consenta di effettuare ugualmente la generazione del bilancio in formato XBRL; 3. Una volta individuata la soluzione tecnica, occorre installare il software e predisporlo per lo scopo, avendo cura di organizzare un system test preventivo, ad esempio in occasione della chiusura provvisoria del mese di dicembre 2009; durante questa prova emergeranno certamente degli errori ma si avrà tutto il tempo necessario per risolverli; 4. Parallelamente ai punti precedenti occorre concordare con il commercialista la procedura di consegna del bilancio in modo tale da essere pienamente allineati sul da farsi. Il prossimo deposito del bilancio non sarà che il primo vero appuntamento con l’XBRL e certamente non sarà l’ultimo; nei prossimi anni assisteremo sia al lievitare dei dati da inviare (dettagli del bilancio), tutti rigorosamente in formato XBRL, sia al proliferare di richieste analoghe da parte di altri soggetti, a cominciare dagli Istituti Finanziari ai quali non sembrerà vero poter analizzare i bilanci con una semplice elaborazione da pochi minuti, dalla Agenzia delle Entrate, dai Tribunali Fallimentari, dai fornitori più organizzati e scrupolosi, dagli investitori. E anche all’interno delle aziende l’XBRL diventerà lo “standard” di riferimento per la produzione del reporting gestionale; assisteremo ad esempio al proliferare di soluzioni software in grado di investigare sui nostri bilanci e sui nostri dati senza bisogno di costose parametrazioni iniziali, così come scopriremo metodi di analisi sempre più sofisticati ed originali. Tutto questo richiederà a monte una attenta revisione delle strutture contabili, dai Piani dei Conti ai Centri di Costo, alle Voci di Spesa per finire a tutte quelle ulteriori dimensioni di controllo che sono proliferate nelle aziende negli ultimi anni. E sì, siamo soltanto all’inizio di una nuova rivoluzione contabile-gestionale chiamata XBRL : non sottovalutiamola e non contrastiamola ma come ogni innovazione, assecondiamola, studiamola bene e cerchiamo di trarre da essa i maggiori benefici possibili perché questa volta, a differenza di altre imposizioni, saranno proprio i CFO a guadagnarne di più!

XBRL: Un nuovo standard per il reporting aziendale / Bellini, Francesco. - In: ANDAF MAGAZINE. - ISSN 2281-468X. - STAMPA. - n. 1/2010:(2010), pp. 1-40.

XBRL: Un nuovo standard per il reporting aziendale

BELLINI, francesco
2010

Abstract

Non bastavano le centinaia di adempimenti ai quali sono soggette le imprese, le continue modifiche ed i costanti aggiornamenti normativi : con il comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 febbraio 2009 è stata ufficializzata la data del 16 febbraio 2009 che segna la decorrenza dell’obbligo di presentazione al Registro delle Imprese, per le società di capitali, del bilancio d’esercizio in formato XBRL. In particolare, “… l’obbligo di adottare le modalità di presentazione nel predetto formato elettronico elaborabile [XBRL] si applica a partire dai bilanci e dai relativi allegati riferiti all’esercizio in corso al 31 marzo 2008 per le sole imprese che chiudano l’esercizio successivamente alla data del 16 febbraio 2009 in cui è avvenuta la predetta pubblicazione …”. Pertanto, essendo applicabile l’obbligo del formato XBRL a partire dai bilanci degli esercizi chiusi dopo il 16 febbraio 2009, la prima applicazione viene richiesta alle società che chiudono l’esercizio a cavallo dell’anno. Di fatto, le società che chiudono l’esercizio al 31 dicembre dovranno presentare al Registro delle Imprese il bilancio in formato XBRL solo con la chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2009 e quindi con il deposito nel 2010. Siamo certamente di fronte ad una vera e propria rivoluzione gestionale : il bilancio d’esercizio, da documento cartaceo diventa un vero e proprio “Data Base”, codificato in base a valori riconoscibili, che lo renderanno immediatamente elaborabile, confrontabile, analizzabile. Ciò aprirà scenari impensabili ed imprevedibili sul versante dei rapporti fra azienda e stakeholder (pensiamo, in particolare, agli Istituti Finanziari, agli investitori, all'Agenzia delle entrate). Il 2010 si appresta dunque a divenire l'anno del nuovo linguaggio dei bilanci, l’XBRL ed ancora una volta il CFO è chiamato a governare questa importante innovazione. Il formato XBRL è un formato elettronico "standard" di interscambio dei dati di Bilancio tra imprese e pubblica amministrazione. Acronimo di eXtensible Business Reporting Language, XBRL è il linguaggio per la reportistica amministrativa che deve essere utilizzato per l'invio dei Bilanci alle Camere di Commercio. I file nel formato XBRL possono essere analizzati, convalidati, trasformati e archiviati automaticamente: la loro principale caratteristica è quella di essere dei file elettronici facilmente "elaborabili". Per le imprese e per le istituzioni l'adozione del formato XBRL rappresenta quindi un dialogo più semplice, più economico e più efficace nella diffusione delle informazioni finanziarie. Ma cosa devono fare praticamente un’impresa ed il suo CFO per arrivare preparati all’appuntamento del prossimo deposito del bilancio ? 1. Innanzitutto verificare che il fornitore del software amministrativo abbia predisposto la funzione di “generazione bilancio XBRL”; in caso contrario occorre informarsi ed al limite richiedere un impegno scritto, preciso sulla data del suo rilascio; 2. Qualora il fornitore non assicuri il rilascio di tale funzione, occorre cercare un software tra quelli già disponibili sul mercato che consenta di effettuare ugualmente la generazione del bilancio in formato XBRL; 3. Una volta individuata la soluzione tecnica, occorre installare il software e predisporlo per lo scopo, avendo cura di organizzare un system test preventivo, ad esempio in occasione della chiusura provvisoria del mese di dicembre 2009; durante questa prova emergeranno certamente degli errori ma si avrà tutto il tempo necessario per risolverli; 4. Parallelamente ai punti precedenti occorre concordare con il commercialista la procedura di consegna del bilancio in modo tale da essere pienamente allineati sul da farsi. Il prossimo deposito del bilancio non sarà che il primo vero appuntamento con l’XBRL e certamente non sarà l’ultimo; nei prossimi anni assisteremo sia al lievitare dei dati da inviare (dettagli del bilancio), tutti rigorosamente in formato XBRL, sia al proliferare di richieste analoghe da parte di altri soggetti, a cominciare dagli Istituti Finanziari ai quali non sembrerà vero poter analizzare i bilanci con una semplice elaborazione da pochi minuti, dalla Agenzia delle Entrate, dai Tribunali Fallimentari, dai fornitori più organizzati e scrupolosi, dagli investitori. E anche all’interno delle aziende l’XBRL diventerà lo “standard” di riferimento per la produzione del reporting gestionale; assisteremo ad esempio al proliferare di soluzioni software in grado di investigare sui nostri bilanci e sui nostri dati senza bisogno di costose parametrazioni iniziali, così come scopriremo metodi di analisi sempre più sofisticati ed originali. Tutto questo richiederà a monte una attenta revisione delle strutture contabili, dai Piani dei Conti ai Centri di Costo, alle Voci di Spesa per finire a tutte quelle ulteriori dimensioni di controllo che sono proliferate nelle aziende negli ultimi anni. E sì, siamo soltanto all’inizio di una nuova rivoluzione contabile-gestionale chiamata XBRL : non sottovalutiamola e non contrastiamola ma come ogni innovazione, assecondiamola, studiamola bene e cerchiamo di trarre da essa i maggiori benefici possibili perché questa volta, a differenza di altre imposizioni, saranno proprio i CFO a guadagnarne di più!
2010
XBRL; reporting supply chain; tassonomia; istanza; bilancio
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
XBRL: Un nuovo standard per il reporting aziendale / Bellini, Francesco. - In: ANDAF MAGAZINE. - ISSN 2281-468X. - STAMPA. - n. 1/2010:(2010), pp. 1-40.
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