IL RISCHIO CLINICO IN CHIRURGIA ESTETICA MINI INVASIVA. Introduzione: Il 2009 ha visto un aumento costante delle procedure di chirurgia estetica mininvasiva ( laser, ipl, radiofrequenza, filler, botox ecc) ma anche un aumento delle richieste di risarcimento per responsabilità professionale. Le nuove tecnologie che consentono di ottenere il ringiovanimento o l’epilazione tramite laser o IPL o radiofrequenza sono estremamente diffuse, e non sempre praticate da medici. Le complicanze più discusse in seguito a trattamenti laser o con radiofrequenza sono il mancato conseguimento del risultato, le ustioni e le discromie cutanee. Alcune di queste prolungano il downtime post trattamento altre conducono ad un esito differente rispetto alle aspettative del paziente, con degenerazione del rapporto tra medico e paziente e richiesta di risarcimento per responsabilità professionale. Scopo della presentazione è di fornire al chirurgo plastico che pratica laserterapia o trattamenti con radiofrequenza alcuni punti di riflessione sulle modalità di gestione del rischio clinico. Materiali e metodi: sulla scorta dell’esperienza degli autori che complessivamente hanno seguito 32 casi di responsabilità professionale per laser e 3 per radiofrequenza sono stati individuati i motivi che hanno condotto al conflitto. Nel 40% dei casi l’insoddisfazione del paziente non era imputabile a responsabilità professionale ma all’insorgenza di complicanze descritte in letteratura. Nei casi rimanenti erano stati commessi errori da parte degli operatori, non sempre medici. Solo in tre casi era presente un opuscolo con il consenso informato relativo alla procedura eseguita. Conclusioni: Dallo studio emerge che, come per altre procedure più invasive di chirurgia estetica, anche per i trattamenti laser o con radiofrequenza l’architrave di un buon rapporto tra medico e paziente si basa su informazione e consenso. Il risultato clinico ritenuto insoddisfacente acquista una valenza medico legale differente a seconda che siano stati rispettati alcuni elementi fondamentali nel corso del rapporto professionale (consenso, procedura eseguita dal medico e non da altre figure professionali).

Il rischio clinico in chirurgia estetica mininvasiva / Grippaudo, Francesca Romana; Briguglio, I; Cappelli, L; De Bellis, A; DI LUCA, Natale Mario. - ELETTRONICO. - volume delle comunicazioni:(2010), pp. 39-39. (Intervento presentato al convegno 59 congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica tenutosi a Siena nel 23-26 settembre 2010).

Il rischio clinico in chirurgia estetica mininvasiva

GRIPPAUDO, Francesca Romana;DI LUCA, Natale Mario
2010

Abstract

IL RISCHIO CLINICO IN CHIRURGIA ESTETICA MINI INVASIVA. Introduzione: Il 2009 ha visto un aumento costante delle procedure di chirurgia estetica mininvasiva ( laser, ipl, radiofrequenza, filler, botox ecc) ma anche un aumento delle richieste di risarcimento per responsabilità professionale. Le nuove tecnologie che consentono di ottenere il ringiovanimento o l’epilazione tramite laser o IPL o radiofrequenza sono estremamente diffuse, e non sempre praticate da medici. Le complicanze più discusse in seguito a trattamenti laser o con radiofrequenza sono il mancato conseguimento del risultato, le ustioni e le discromie cutanee. Alcune di queste prolungano il downtime post trattamento altre conducono ad un esito differente rispetto alle aspettative del paziente, con degenerazione del rapporto tra medico e paziente e richiesta di risarcimento per responsabilità professionale. Scopo della presentazione è di fornire al chirurgo plastico che pratica laserterapia o trattamenti con radiofrequenza alcuni punti di riflessione sulle modalità di gestione del rischio clinico. Materiali e metodi: sulla scorta dell’esperienza degli autori che complessivamente hanno seguito 32 casi di responsabilità professionale per laser e 3 per radiofrequenza sono stati individuati i motivi che hanno condotto al conflitto. Nel 40% dei casi l’insoddisfazione del paziente non era imputabile a responsabilità professionale ma all’insorgenza di complicanze descritte in letteratura. Nei casi rimanenti erano stati commessi errori da parte degli operatori, non sempre medici. Solo in tre casi era presente un opuscolo con il consenso informato relativo alla procedura eseguita. Conclusioni: Dallo studio emerge che, come per altre procedure più invasive di chirurgia estetica, anche per i trattamenti laser o con radiofrequenza l’architrave di un buon rapporto tra medico e paziente si basa su informazione e consenso. Il risultato clinico ritenuto insoddisfacente acquista una valenza medico legale differente a seconda che siano stati rispettati alcuni elementi fondamentali nel corso del rapporto professionale (consenso, procedura eseguita dal medico e non da altre figure professionali).
2010
59 congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Il rischio clinico in chirurgia estetica mininvasiva / Grippaudo, Francesca Romana; Briguglio, I; Cappelli, L; De Bellis, A; DI LUCA, Natale Mario. - ELETTRONICO. - volume delle comunicazioni:(2010), pp. 39-39. (Intervento presentato al convegno 59 congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica tenutosi a Siena nel 23-26 settembre 2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/494626
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