Abstract Dott.ssa Francesca R Grippaudo U.O. di Chirurgia Plastica- II Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Risvolti medico legali nella chirurgia della calvizie. La chirurgia della calvizie rappresenta la procedura di chirurgia estetica più frequentemente eseguita negli uomini. Una chioma mancante può essere ricostruita avvalendosi di tessuti autologhi o di capelli sintetici. Questi ultimi sono stati responsabili in passato di un gran numero di complicanze (infezioni, reazioni da corpo estraneo, cicatrici ecc) e rimangono una procedura incerta e generalmente non raccomandabile proprio per l’alta incidenza di possibili sequele permanenti. Lo stato attuale dell’arte richiede l’impiego di minimpianti, microinnesti od innesti follicolari, oppure una chirurgia più complessa che ruoti lembi cutanei o ricorra all’uso di espansori tissutali per sostituire con aree coperte da capillizio le aree alopeciche. Le prime tre opzioni sono impiegate nella maggioranza dei casi, in regime di chirurgia ambulatoriale od in Day Surgery, e quindi assoggettate alle norme sanitarie che regolano tale tipo di chirurgia. Viene discusso il rapporto tra l’operatore e gli altri membri dell’equipe chirurgica. Le ultime due richiedono un ricovero ed un postoperatorio più impegnativo per il paziente, con cicatrici estese. Nella chirurgia della calvizie i risultati sono visibili e dipendono da una corretta indicazione, da una corretta esecuzione e dai processi di guarigione. In assenza di complicanze maggiori, le controversie riguardano generalmente la presenza e l’aspetto delle cicatrici, i risultati parziali e gli insuccessi. Il materiale informativo che si mostra ai pazienti oppure che si trova sul sito web del sanitario deve essere formulato in modo da non essere fuorviante o da creare false aspettative nei pazienti: infatti nel caso di risultato inferiore a quanto appare sulle brochure o sul sito web, l’operatore può esserne ritenuto responsabile. Viene sottolineata la necessità di tutelare il chirugo allegando sempre una documentazione iconografica ed un consenso informato dettagliato nella cartella clinica. Allo stesso tempo si deve salvaguardare il paziente spiegando chiaramente il tipo di procedura chirurgica che si andrà a praticare, il numero di procedure necessarie per ottenere il risultato richiesto, e le possibili complicanze.

Risvolti medico legali nella chirurgia della calvizie / Grippaudo, Francesca Romana. - STAMPA. - (2003). (Intervento presentato al convegno VIII CONGRESSO INTERNAZIONALE ISHR. Pietre miliari nella Chirurgia della calvizie tenutosi a Roma nel 25-27 mggio).

Risvolti medico legali nella chirurgia della calvizie

GRIPPAUDO, Francesca Romana
2003

Abstract

Abstract Dott.ssa Francesca R Grippaudo U.O. di Chirurgia Plastica- II Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Risvolti medico legali nella chirurgia della calvizie. La chirurgia della calvizie rappresenta la procedura di chirurgia estetica più frequentemente eseguita negli uomini. Una chioma mancante può essere ricostruita avvalendosi di tessuti autologhi o di capelli sintetici. Questi ultimi sono stati responsabili in passato di un gran numero di complicanze (infezioni, reazioni da corpo estraneo, cicatrici ecc) e rimangono una procedura incerta e generalmente non raccomandabile proprio per l’alta incidenza di possibili sequele permanenti. Lo stato attuale dell’arte richiede l’impiego di minimpianti, microinnesti od innesti follicolari, oppure una chirurgia più complessa che ruoti lembi cutanei o ricorra all’uso di espansori tissutali per sostituire con aree coperte da capillizio le aree alopeciche. Le prime tre opzioni sono impiegate nella maggioranza dei casi, in regime di chirurgia ambulatoriale od in Day Surgery, e quindi assoggettate alle norme sanitarie che regolano tale tipo di chirurgia. Viene discusso il rapporto tra l’operatore e gli altri membri dell’equipe chirurgica. Le ultime due richiedono un ricovero ed un postoperatorio più impegnativo per il paziente, con cicatrici estese. Nella chirurgia della calvizie i risultati sono visibili e dipendono da una corretta indicazione, da una corretta esecuzione e dai processi di guarigione. In assenza di complicanze maggiori, le controversie riguardano generalmente la presenza e l’aspetto delle cicatrici, i risultati parziali e gli insuccessi. Il materiale informativo che si mostra ai pazienti oppure che si trova sul sito web del sanitario deve essere formulato in modo da non essere fuorviante o da creare false aspettative nei pazienti: infatti nel caso di risultato inferiore a quanto appare sulle brochure o sul sito web, l’operatore può esserne ritenuto responsabile. Viene sottolineata la necessità di tutelare il chirugo allegando sempre una documentazione iconografica ed un consenso informato dettagliato nella cartella clinica. Allo stesso tempo si deve salvaguardare il paziente spiegando chiaramente il tipo di procedura chirurgica che si andrà a praticare, il numero di procedure necessarie per ottenere il risultato richiesto, e le possibili complicanze.
2003
VIII CONGRESSO INTERNAZIONALE ISHR. Pietre miliari nella Chirurgia della calvizie
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Risvolti medico legali nella chirurgia della calvizie / Grippaudo, Francesca Romana. - STAMPA. - (2003). (Intervento presentato al convegno VIII CONGRESSO INTERNAZIONALE ISHR. Pietre miliari nella Chirurgia della calvizie tenutosi a Roma nel 25-27 mggio).
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