Il volume ripercorre in una nuova lettura le sistemazioni, gli ampliamenti, i restauri realizzati nella basilica trasteverina nel corso dei secoli XVI e XVIII, svolgendo approfondimenti riguardo la possibilità di riconoscere che le aggiunte e i mutamenti subiti dalla struttura in quest’arco temporale rappresentino dei graduali stadi di realizzazione di un unico disegno di trasformazione, attribuibile alla volontà del cardinale Marco Sittico Altemps. Ma, soprattutto, lo studio cerca di dare una definizione al valore attribuito alla preesistenza in tali diverse ‘operazioni restaurative’. E’ solo rispetto qualificazione della preesistenza, infatti, è possibile comprendere la portata innovativa dell’azione di restauro condotta dai diversi artisti che tra Cinquecento, Seicento e Settecento hanno lavorato nel cantiere di S. Maria. L’approfondimento delle vicende che investono l’architettura della basilica trasteverina in quest’arco temporale conduce, appunto, al riconoscimento di una variegata considerazione della preesistenza nelle trasformazioni introdotte nella basilica e un diverso “uso ”, nel nuovo, delle forme originarie.

La chiesa di Santa Maria in Trastevere. Ampliamenti, sistemazioni, restauri del XVI al XVIII secolo / Vitiello, Maria. - STAMPA. - (2002).

La chiesa di Santa Maria in Trastevere. Ampliamenti, sistemazioni, restauri del XVI al XVIII secolo

VITIELLO, Maria
01/01/2002

Abstract

Il volume ripercorre in una nuova lettura le sistemazioni, gli ampliamenti, i restauri realizzati nella basilica trasteverina nel corso dei secoli XVI e XVIII, svolgendo approfondimenti riguardo la possibilità di riconoscere che le aggiunte e i mutamenti subiti dalla struttura in quest’arco temporale rappresentino dei graduali stadi di realizzazione di un unico disegno di trasformazione, attribuibile alla volontà del cardinale Marco Sittico Altemps. Ma, soprattutto, lo studio cerca di dare una definizione al valore attribuito alla preesistenza in tali diverse ‘operazioni restaurative’. E’ solo rispetto qualificazione della preesistenza, infatti, è possibile comprendere la portata innovativa dell’azione di restauro condotta dai diversi artisti che tra Cinquecento, Seicento e Settecento hanno lavorato nel cantiere di S. Maria. L’approfondimento delle vicende che investono l’architettura della basilica trasteverina in quest’arco temporale conduce, appunto, al riconoscimento di una variegata considerazione della preesistenza nelle trasformazioni introdotte nella basilica e un diverso “uso ”, nel nuovo, delle forme originarie.
2002
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/494570
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