Nel 1987 Scuderi delineò i concetti di una tecnica di liposcultura compiiornente innovativa, basata sul potenziale distruttivo delle onde ultrasoniche aprendo la strada allo sviluppo di nuove tecnologie che sfruttano tale principio. Pochissimi studi hanno analizzato il campo della biosicurezza e delle interazioni con i tessuti viventi di questa affascinante tecnica. Gli ultrasuoni possono interagire con i l tessuto umano con tre diversi meccanismi d'azione: termico, di cavitazione e "diretto". Una tecnica di liposcultura ultrasonica utilizzata con cautela, basata sul l'effetto della cavitazione, potrebbe risultare molto sensibile e selettiva nella sua capacità di frantumare cellule e macromolecole, ma è necessario sol tolineare che tutte le forme di cavitazione sono state finora studiate nei liquidi e nelle sospensioni di cellule, ma non in vivo. Per verificare gli effetti in vivo degli ultrasuoni, abbiamo selezionato 18 pazienti affetti da lipodistrofia distrettuale, 9 sono stati trattati con la tecnica ultrasonica e 9 con la tecnica tradizionale. Al termine di ogni procedura (ultrasonica e tradizionale) tutto il fluido aspirato è stato raccolto in un contenitore, dove è stato accuratamente mescolato. Alcuni campioni sono stati raccolti, esaminati al microscopio ottico ed elettronico e si è proceduto alla ricerca di frammenti cellulari ed alla individuazione delle strutture cellulari danneggiate. Altri campioni sono stati centrifugati a basso numero di giri, il sottonatante ottenuto eliminando la parte superiore di detriti cellulari, è stato inviato in laboratorio per verificarne la composizione lipidica che è risultata quantitativamente differente nelle due tecniche utilizzate. In particolare la percentuale di trigliceridi rilevata nei campioni dopo trattamento ultrasonico è risultata di circa 10 volte superiore rispetto a quella presente nei campioni da liposuzione tradizionale, a parità di infiltrazione, quantità di aspirato globale e sede trattata. La quantità di emoglobina rilevata nei campioni da liposuzione ultrasonica è risultata inferiore (0,60-0,80 gr./dl.) rispetto a quella rilevata nei campioni da liposuzione tradizionale (4,2-6,6 gr./dl.). L'esame istologico dopo liposuzione tradizionale eseguito al microscopio ottico ha mostrato la presenza di adipociti integri. Mentre dopo trattamento ultrasonico era possibile osservare una prevalenza di membrane cellulari rotte e scarsi adipociti integri. Le scansioni eseguite al microscopio elettronico hanno confermato quanto osservato al microscopio tradizionale.Gli ultrasuoni sono risultati altamente selettivi nella loromicroscopio elettronico hanno confermato quanto osservato al microscopio tradizionale. Gli ultrasuoni sono risultati altamente selettivi nella loro azione di danneggiamento degli adipociti

Liposuzione ultrasonica versus liposuzione tradizionale: studio morfologico e quantitativo del lipoaspirato / Mazzocchi, M; Adamo, C; Arelli, F; Grippaudo, Francesca Romana. - STAMPA. - 2:(1997), pp. 225-230. (Intervento presentato al convegno 46 Congresso Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica tenutosi a Venezia nel 30 settembre- 3 ottobre).

Liposuzione ultrasonica versus liposuzione tradizionale: studio morfologico e quantitativo del lipoaspirato.

GRIPPAUDO, Francesca Romana
1997

Abstract

Nel 1987 Scuderi delineò i concetti di una tecnica di liposcultura compiiornente innovativa, basata sul potenziale distruttivo delle onde ultrasoniche aprendo la strada allo sviluppo di nuove tecnologie che sfruttano tale principio. Pochissimi studi hanno analizzato il campo della biosicurezza e delle interazioni con i tessuti viventi di questa affascinante tecnica. Gli ultrasuoni possono interagire con i l tessuto umano con tre diversi meccanismi d'azione: termico, di cavitazione e "diretto". Una tecnica di liposcultura ultrasonica utilizzata con cautela, basata sul l'effetto della cavitazione, potrebbe risultare molto sensibile e selettiva nella sua capacità di frantumare cellule e macromolecole, ma è necessario sol tolineare che tutte le forme di cavitazione sono state finora studiate nei liquidi e nelle sospensioni di cellule, ma non in vivo. Per verificare gli effetti in vivo degli ultrasuoni, abbiamo selezionato 18 pazienti affetti da lipodistrofia distrettuale, 9 sono stati trattati con la tecnica ultrasonica e 9 con la tecnica tradizionale. Al termine di ogni procedura (ultrasonica e tradizionale) tutto il fluido aspirato è stato raccolto in un contenitore, dove è stato accuratamente mescolato. Alcuni campioni sono stati raccolti, esaminati al microscopio ottico ed elettronico e si è proceduto alla ricerca di frammenti cellulari ed alla individuazione delle strutture cellulari danneggiate. Altri campioni sono stati centrifugati a basso numero di giri, il sottonatante ottenuto eliminando la parte superiore di detriti cellulari, è stato inviato in laboratorio per verificarne la composizione lipidica che è risultata quantitativamente differente nelle due tecniche utilizzate. In particolare la percentuale di trigliceridi rilevata nei campioni dopo trattamento ultrasonico è risultata di circa 10 volte superiore rispetto a quella presente nei campioni da liposuzione tradizionale, a parità di infiltrazione, quantità di aspirato globale e sede trattata. La quantità di emoglobina rilevata nei campioni da liposuzione ultrasonica è risultata inferiore (0,60-0,80 gr./dl.) rispetto a quella rilevata nei campioni da liposuzione tradizionale (4,2-6,6 gr./dl.). L'esame istologico dopo liposuzione tradizionale eseguito al microscopio ottico ha mostrato la presenza di adipociti integri. Mentre dopo trattamento ultrasonico era possibile osservare una prevalenza di membrane cellulari rotte e scarsi adipociti integri. Le scansioni eseguite al microscopio elettronico hanno confermato quanto osservato al microscopio tradizionale.Gli ultrasuoni sono risultati altamente selettivi nella loromicroscopio elettronico hanno confermato quanto osservato al microscopio tradizionale. Gli ultrasuoni sono risultati altamente selettivi nella loro azione di danneggiamento degli adipociti
1997
46 Congresso Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
liposuzione; ual; sal; lipoaspirato
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Liposuzione ultrasonica versus liposuzione tradizionale: studio morfologico e quantitativo del lipoaspirato / Mazzocchi, M; Adamo, C; Arelli, F; Grippaudo, Francesca Romana. - STAMPA. - 2:(1997), pp. 225-230. (Intervento presentato al convegno 46 Congresso Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica tenutosi a Venezia nel 30 settembre- 3 ottobre).
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