On the basis of analysis purely material, the survey aims to detail some - and only some - of the contexts of production and use of legal Byzantine manuscripts. Moreover, since the right experienced variations and adaptations according to the custom, in turn, to different eras and regions, the books are legal connotations, perhaps more than is the case in other areas of a specific individual character, which allows ( or should allow) to uncover the goals and purposes - teaching, practice, scholarly, ideological - to which each of those books was produced. In addition to attempt anything but easy to hook on a palaeographic and perhaps with the comfort of the texts, their review or to adapt them to local practice, a certain manuscript in a given geographical area, the survey shall likewise 'observation of the selection methods, and combinations of the organization, along with logic and material, of the legal texts to each other but also with respect to other and different texts, which many times they are associated. Based on a few selected cases and a broader examination of the catalogs and literature criticism, are in fact revealed the following 'constant' background that we will try to better detail: 1) the aggregate to one or a few main legal text of a Galaxy microtexts satellites that are piling up, affastellandosi, in line with previous, according to processes and dynamics that have recently been detected in the genesis of miscellaneous codes, and 2) the subsequent dialectic between the main texts and microtexts 'accessories', which was entrusted with the task of meeting the daily needs through discounting and adaptation to the custom of the first and mediation between them and the practical use of the law, and 3) the urgency of 'practice' that belongs to the whole Gebrauchsliteratur, as was never alive and urgent for the lyrics of diritto.Nella second part of the intervention, we will examine in more detail the first broadcast of Constantine dell'Hexabiblos Armenopulo, focusing in particular on the copies vetustissimi Marc. gr. 183 (a. 1359) and Vat Ottob. gr. 440 and their scribe, who was also involved in the copy of the classics (Aeschylus, Euripides, Plato, Aelius Aristides, Ptolemy), books of religious controversy and documents. At this scribe will attach some new witnesses will be discussed and possible identification with a certain John Gregory Bryennius corresponding Akyndinus and Nicephorus Gregora.

Sulla base di un’analisi prettamente materiale, l’indagine si propone di dettagliare alcuni – e solo alcuni – dei contesti di produzione e fruizione dei manoscritti giuridici bizantini. Del resto, poiché il diritto conobbe declinazioni e adattamenti in funzione della consuetudine, a sua volta differente per epoche e territori, i libri giuridici risultano connotati, forse più di quanto non avvenga in altri ambiti, di uno specifico carattere di individualità, che consente (o dovrebbe consentire) di disvelare gli scopi e le finalità – didattiche, pratiche, erudite, ideologiche – per cui ciascuno di quei libri fu prodotto. Oltre al tentativo, tutt’altro che agevole, di agganciare su base paleografica e magari con il conforto dei testi, della loro recensione o del loro adattamento a una prassi locale, un determinato manoscritto a una determinata area geografica, l’indagine procederà anche all’osservazione dei metodi di selezione, delle combinazioni e dell’organizzazione, logica e insieme materiale, dei testi giuridici tra loro ma anche rispetto ad altri e differenti testi, cui tante volte essi risultano associati. Sulla base di alcuni casi selezionati e di un più ampio spoglio dei cataloghi e della letteratura critica, sono infatti emerse le seguenti ‘costanti’ di fondo che si cercherà di meglio dettagliare: 1) l’aggregazione a uno o a qualche testo giuridico principale di una galassia di microtesti satelliti che si accumulano, affastellandosi, in coda ai precedenti, secondo procedimenti e dinamiche che sono stati di recente rilevati nella genesi dei codici miscellanei; 2) la conseguente dialettica tra i testi principali e i microtesti ‘accessori’, cui era affidato il compito di soddisfare le esigenze quotidiane anche attraverso l’attualizzazione e l’adattamento alla consuetudine dei primi e la mediazione tra questi e l’uso pratico del diritto; 3) l’urgenza ‘pratica’ che, propria di tutta la Gebrauchsliteratur, era quanto mai viva e pressante per i testi del diritto. Nella seconda parte dell’intervento, si esaminerà più nel dettaglio la prima diffusione dell’Hexabiblos di Costantino Armenopulo, concentrandosi in modo particolare sugli esemplari vetustissimi Marc. gr. 183 (a. 1359) e Vat. Ottob. gr. 440 e sul loro scriba, il quale fu altresì impegnato nella copia di classici (Eschilo, Euripide, Platone, Elio Aristide, Tolomeo), di libri di polemica religiosa e di documenti. A questo scriba si attribuiranno alcuni nuovi testimoni e se ne discuterà un’eventuale identificazione con un certo Giovanni Briennio corrispondente di Gregorio Acindino e di Niceforo Gregora.

Contesti di produzione e fruizione dei manoscritti giuridici a Bisanzio. Qualche esempio / Bianconi, Daniele. - STAMPA. - (2014), pp. 455-476. (Intervento presentato al convegno The Transmission of Byzantine Texts: between Textual Criticism and Quellenforschung tenutosi a Madrid nel 2-4 febbraio 2012).

Contesti di produzione e fruizione dei manoscritti giuridici a Bisanzio. Qualche esempio

BIANCONI, DANIELE
2014

Abstract

On the basis of analysis purely material, the survey aims to detail some - and only some - of the contexts of production and use of legal Byzantine manuscripts. Moreover, since the right experienced variations and adaptations according to the custom, in turn, to different eras and regions, the books are legal connotations, perhaps more than is the case in other areas of a specific individual character, which allows ( or should allow) to uncover the goals and purposes - teaching, practice, scholarly, ideological - to which each of those books was produced. In addition to attempt anything but easy to hook on a palaeographic and perhaps with the comfort of the texts, their review or to adapt them to local practice, a certain manuscript in a given geographical area, the survey shall likewise 'observation of the selection methods, and combinations of the organization, along with logic and material, of the legal texts to each other but also with respect to other and different texts, which many times they are associated. Based on a few selected cases and a broader examination of the catalogs and literature criticism, are in fact revealed the following 'constant' background that we will try to better detail: 1) the aggregate to one or a few main legal text of a Galaxy microtexts satellites that are piling up, affastellandosi, in line with previous, according to processes and dynamics that have recently been detected in the genesis of miscellaneous codes, and 2) the subsequent dialectic between the main texts and microtexts 'accessories', which was entrusted with the task of meeting the daily needs through discounting and adaptation to the custom of the first and mediation between them and the practical use of the law, and 3) the urgency of 'practice' that belongs to the whole Gebrauchsliteratur, as was never alive and urgent for the lyrics of diritto.Nella second part of the intervention, we will examine in more detail the first broadcast of Constantine dell'Hexabiblos Armenopulo, focusing in particular on the copies vetustissimi Marc. gr. 183 (a. 1359) and Vat Ottob. gr. 440 and their scribe, who was also involved in the copy of the classics (Aeschylus, Euripides, Plato, Aelius Aristides, Ptolemy), books of religious controversy and documents. At this scribe will attach some new witnesses will be discussed and possible identification with a certain John Gregory Bryennius corresponding Akyndinus and Nicephorus Gregora.
2014
The Transmission of Byzantine Texts: between Textual Criticism and Quellenforschung
Sulla base di un’analisi prettamente materiale, l’indagine si propone di dettagliare alcuni – e solo alcuni – dei contesti di produzione e fruizione dei manoscritti giuridici bizantini. Del resto, poiché il diritto conobbe declinazioni e adattamenti in funzione della consuetudine, a sua volta differente per epoche e territori, i libri giuridici risultano connotati, forse più di quanto non avvenga in altri ambiti, di uno specifico carattere di individualità, che consente (o dovrebbe consentire) di disvelare gli scopi e le finalità – didattiche, pratiche, erudite, ideologiche – per cui ciascuno di quei libri fu prodotto. Oltre al tentativo, tutt’altro che agevole, di agganciare su base paleografica e magari con il conforto dei testi, della loro recensione o del loro adattamento a una prassi locale, un determinato manoscritto a una determinata area geografica, l’indagine procederà anche all’osservazione dei metodi di selezione, delle combinazioni e dell’organizzazione, logica e insieme materiale, dei testi giuridici tra loro ma anche rispetto ad altri e differenti testi, cui tante volte essi risultano associati. Sulla base di alcuni casi selezionati e di un più ampio spoglio dei cataloghi e della letteratura critica, sono infatti emerse le seguenti ‘costanti’ di fondo che si cercherà di meglio dettagliare: 1) l’aggregazione a uno o a qualche testo giuridico principale di una galassia di microtesti satelliti che si accumulano, affastellandosi, in coda ai precedenti, secondo procedimenti e dinamiche che sono stati di recente rilevati nella genesi dei codici miscellanei; 2) la conseguente dialettica tra i testi principali e i microtesti ‘accessori’, cui era affidato il compito di soddisfare le esigenze quotidiane anche attraverso l’attualizzazione e l’adattamento alla consuetudine dei primi e la mediazione tra questi e l’uso pratico del diritto; 3) l’urgenza ‘pratica’ che, propria di tutta la Gebrauchsliteratur, era quanto mai viva e pressante per i testi del diritto. Nella seconda parte dell’intervento, si esaminerà più nel dettaglio la prima diffusione dell’Hexabiblos di Costantino Armenopulo, concentrandosi in modo particolare sugli esemplari vetustissimi Marc. gr. 183 (a. 1359) e Vat. Ottob. gr. 440 e sul loro scriba, il quale fu altresì impegnato nella copia di classici (Eschilo, Euripide, Platone, Elio Aristide, Tolomeo), di libri di polemica religiosa e di documenti. A questo scriba si attribuiranno alcuni nuovi testimoni e se ne discuterà un’eventuale identificazione con un certo Giovanni Briennio corrispondente di Gregorio Acindino e di Niceforo Gregora.
Paleografia greca; Storia dei testi; Manoscritti giuridici; Bisanzio; Diritto bizantino
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Contesti di produzione e fruizione dei manoscritti giuridici a Bisanzio. Qualche esempio / Bianconi, Daniele. - STAMPA. - (2014), pp. 455-476. (Intervento presentato al convegno The Transmission of Byzantine Texts: between Textual Criticism and Quellenforschung tenutosi a Madrid nel 2-4 febbraio 2012).
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