Il Palazzo Vitelleschi di Tarquinia, autentico capolavoro architettonico, le cui facciate testimoniano il periodo di transizione tra indirizzi architettonici diversi, ha rivestito, nel corso degli anni, una grande importanza a partire dalla sua realizzazione voluta per magnificare il potere della famiglia Vitelleschi e poi come residenza temporanea di alcuni Pontefici fino all’attuale destinazione d’uso a sede del Museo Etrusco. Nel 1876 il Palazzaccio (appellativo con il quale è noto alla gente del luogo) suscitò l’interesse dell’architetto milanese Luigi Boffi che, attratto dalla sua bellezza, ne fece argomento di studio e rilievo. L’attenta restituzione grafica da lui operata attraverso ben XXIX tavole ha il pregio di avere documentato rigorosamente la complessiva veste del Palazzo con rappresentazioni di dettagli anche a scala 1:2. Quella del Boffi è una documentazione eccezionale e dal confronto eseguito tra restituzioni analogiche (del Boffi) e digitali si può affermare la validità di un rilevamento condotto in un periodo in cui l’apporto informatico per il prelievo delle misure e per la resituzione grafica era ancora lontana a venire.

Il Palazzo Vitelleschi di Tarquinia dai documenti grafici d'archivio alle elaborazioni digitali. Un confronto misurato sugli esiti dei rilevamenti analogico e digitale / Lanfranchi, Fabio; LA MANTIA, Mariella. - STAMPA. - (2012), pp. 489-494. (Intervento presentato al convegno IV Congreso Internacional de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras afines y IX Congreso Nacional de Profesores de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras afines tenutosi a La Plata nel 17 al 19 de Octubre de 2012).

Il Palazzo Vitelleschi di Tarquinia dai documenti grafici d'archivio alle elaborazioni digitali. Un confronto misurato sugli esiti dei rilevamenti analogico e digitale

LANFRANCHI, FABIO;LA MANTIA, MARIELLA
2012

Abstract

Il Palazzo Vitelleschi di Tarquinia, autentico capolavoro architettonico, le cui facciate testimoniano il periodo di transizione tra indirizzi architettonici diversi, ha rivestito, nel corso degli anni, una grande importanza a partire dalla sua realizzazione voluta per magnificare il potere della famiglia Vitelleschi e poi come residenza temporanea di alcuni Pontefici fino all’attuale destinazione d’uso a sede del Museo Etrusco. Nel 1876 il Palazzaccio (appellativo con il quale è noto alla gente del luogo) suscitò l’interesse dell’architetto milanese Luigi Boffi che, attratto dalla sua bellezza, ne fece argomento di studio e rilievo. L’attenta restituzione grafica da lui operata attraverso ben XXIX tavole ha il pregio di avere documentato rigorosamente la complessiva veste del Palazzo con rappresentazioni di dettagli anche a scala 1:2. Quella del Boffi è una documentazione eccezionale e dal confronto eseguito tra restituzioni analogiche (del Boffi) e digitali si può affermare la validità di un rilevamento condotto in un periodo in cui l’apporto informatico per il prelievo delle misure e per la resituzione grafica era ancora lontana a venire.
2012
IV Congreso Internacional de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras afines y IX Congreso Nacional de Profesores de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras afines
Palazzo Vitelleschi di Tarquinia; rilievo; fotomodellazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Il Palazzo Vitelleschi di Tarquinia dai documenti grafici d'archivio alle elaborazioni digitali. Un confronto misurato sugli esiti dei rilevamenti analogico e digitale / Lanfranchi, Fabio; LA MANTIA, Mariella. - STAMPA. - (2012), pp. 489-494. (Intervento presentato al convegno IV Congreso Internacional de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras afines y IX Congreso Nacional de Profesores de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras afines tenutosi a La Plata nel 17 al 19 de Octubre de 2012).
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