The changes in society, and with it the communication, also require a continuous reflection on what are the markets and the demand for professionals. Apparently the reach of all, and metascience metaprofesssione, especially useful in times of crisis to contain social conflicts, communication calls at the beginning of the third millennium a profound rethinking of its mission and its responsibilities sociali.Tuttavia, this rethinking can not go through a careful analysis of what are the characteristics, responsibilities and limitations of the communication professions. As well as sociology, at the time of Auguste Comte, was born to give some answers to the needs of society in those days, even the communication sciences have begun to assert itself in order to meet those social dynamics requiring mediation and competent management: the birth and understanding of the importance and power of the media, the affirmation of journalism as an instrument of social control, the increasing complexity of social life, with the subsequent invention of simplification tools such as communication structures in public administrations, the launching of tools and professions suitable for the management of the crisis and for the communication of real territorial, cultural and environmental issues. Here, then, that the communication, initially confined in the domain of media and their power, territory situated action in a wide range of modern service industry, becoming valorisation activities of a common good is often forgotten in the modern educational strategies: the culture humanities. Territory of goods, action and common interests, as old as the world and the apparent conquest of modern times, the communication should be at the center and the human being, men and women, girls and boys, with their characteristics, their values, their need for knowledge and to compete with the natural environment, with the institutions and with otherness.

I cambiamenti della società e, con essa della comunicazione, impongono una continua riflessione anche su quelli che sono i mercati e la richiesta di professionisti. Apparentemente alla portata di tutti, metascienza e metaprofesssione, utile soprattutto in tempi di crisi per contenere i conflitti sociali, la comunicazione sollecita all’inizio del terzo millennio un profondo ripensamento della sua mission e delle sue responsabilità sociali. Tuttavia, tale ripensamento non può non passare per un’attenta analisi di quelle che sono le caratteristiche, le responsabilità e i limiti delle professioni comunicative. Così come la sociologia, ai tempi di August Comte, nacque per dare alcune risposte alle esigenze della società di quei tempi, anche le scienze della comunicazione hanno cominciato ad affermarsi per venire incontro a quelle dinamiche sociali che necessitavano di mediazione e di gestione competente: la nascita e la comprensione della rilevanza e del potere dei media, l’affermazione del giornalismo quale strumento di controllo sociale, la complessificazione della vita sociale, con la successiva invenzione di strumenti di semplificazione come le strutture di comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni, il varo di strumenti e professioni adatti per il management della crisi e per la comunicazione dei beni territoriali, culturali e ambientali. Ecco, dunque, che la comunicazione, relegata inizialmente nel dominio dei media e del loro potere, trova territorio d’azione in un vasto campo del terziario moderno, imponendosi come attività di valorizzazione di un bene comune spesso dimenticato nelle strategie educative moderne: la cultura umanistica. Territorio dei beni, dell’agire e degli interessi comuni, vecchia quanto il mondo e conquista apparente dei tempi moderni, la comunicazione ha e dovrebbe avere al centro l’essere umano, uomini e donne, bambine e bambini, con le loro caratteristiche, i loro valori, il loro bisogno di conoscenza e di misurarsi con l’ambiente naturale, con le istituzioni e con l’alterità.

Crisi vs responsabilità. Una riflessione sui professionisti della comunicazione oggi / Gavrila, Mihaela. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - STAMPA. - Numero 6 – giugno 2012:(2012), pp. 189-196.

Crisi vs responsabilità. Una riflessione sui professionisti della comunicazione oggi

GAVRILA, Mihaela
2012

Abstract

The changes in society, and with it the communication, also require a continuous reflection on what are the markets and the demand for professionals. Apparently the reach of all, and metascience metaprofesssione, especially useful in times of crisis to contain social conflicts, communication calls at the beginning of the third millennium a profound rethinking of its mission and its responsibilities sociali.Tuttavia, this rethinking can not go through a careful analysis of what are the characteristics, responsibilities and limitations of the communication professions. As well as sociology, at the time of Auguste Comte, was born to give some answers to the needs of society in those days, even the communication sciences have begun to assert itself in order to meet those social dynamics requiring mediation and competent management: the birth and understanding of the importance and power of the media, the affirmation of journalism as an instrument of social control, the increasing complexity of social life, with the subsequent invention of simplification tools such as communication structures in public administrations, the launching of tools and professions suitable for the management of the crisis and for the communication of real territorial, cultural and environmental issues. Here, then, that the communication, initially confined in the domain of media and their power, territory situated action in a wide range of modern service industry, becoming valorisation activities of a common good is often forgotten in the modern educational strategies: the culture humanities. Territory of goods, action and common interests, as old as the world and the apparent conquest of modern times, the communication should be at the center and the human being, men and women, girls and boys, with their characteristics, their values, their need for knowledge and to compete with the natural environment, with the institutions and with otherness.
2012
I cambiamenti della società e, con essa della comunicazione, impongono una continua riflessione anche su quelli che sono i mercati e la richiesta di professionisti. Apparentemente alla portata di tutti, metascienza e metaprofesssione, utile soprattutto in tempi di crisi per contenere i conflitti sociali, la comunicazione sollecita all’inizio del terzo millennio un profondo ripensamento della sua mission e delle sue responsabilità sociali. Tuttavia, tale ripensamento non può non passare per un’attenta analisi di quelle che sono le caratteristiche, le responsabilità e i limiti delle professioni comunicative. Così come la sociologia, ai tempi di August Comte, nacque per dare alcune risposte alle esigenze della società di quei tempi, anche le scienze della comunicazione hanno cominciato ad affermarsi per venire incontro a quelle dinamiche sociali che necessitavano di mediazione e di gestione competente: la nascita e la comprensione della rilevanza e del potere dei media, l’affermazione del giornalismo quale strumento di controllo sociale, la complessificazione della vita sociale, con la successiva invenzione di strumenti di semplificazione come le strutture di comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni, il varo di strumenti e professioni adatti per il management della crisi e per la comunicazione dei beni territoriali, culturali e ambientali. Ecco, dunque, che la comunicazione, relegata inizialmente nel dominio dei media e del loro potere, trova territorio d’azione in un vasto campo del terziario moderno, imponendosi come attività di valorizzazione di un bene comune spesso dimenticato nelle strategie educative moderne: la cultura umanistica. Territorio dei beni, dell’agire e degli interessi comuni, vecchia quanto il mondo e conquista apparente dei tempi moderni, la comunicazione ha e dovrebbe avere al centro l’essere umano, uomini e donne, bambine e bambini, con le loro caratteristiche, i loro valori, il loro bisogno di conoscenza e di misurarsi con l’ambiente naturale, con le istituzioni e con l’alterità.
COMUNICAZIONE; PROFESSIONISTI; RESPONSABILITà; CREDIBILITà; FUTURO
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Crisi vs responsabilità. Una riflessione sui professionisti della comunicazione oggi / Gavrila, Mihaela. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - STAMPA. - Numero 6 – giugno 2012:(2012), pp. 189-196.
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