Il libro a cura di: Massimo Del Vecchio, Daniela Fondi, Nicoletta Trasi : Londra città molteplice, architettura della rigenerazione Edizioni Kappa, Roma 2007, accoglie una nutrita serie di saggi critici elaborati dai vari autori con tagli differenti. Il libro, resoconto di un viaggio di studio a Londra, è corredato da un CD interattivo che documenta alcune opere di architettura selezionate per offrire un’ampia panoramica sulla recente e vivace produzione architettonica. La mia presentazione del volume “ Londra: architettura in città” focalizza la rigenerazione che modella la Grande Londra e che investe gli spazi abitati pubblici e privati, quelli destinati alla cultura, al divertimento, allo sport, alla sanità, alla residenza e al trasporto, coinvolgendoli e contaminandoli all’interno di questo processo. Segue la descrizione dei grandi e piccoli episodi che vivacizzano i percorsi a piedi, in bicicletta, in tram, che incuriosiscono e stimolano appetiti architettonici che la Grande Londra riesce più o meno sempre a soddisfare. Il mio contributo “La Jubilee Line per il futuro dei Docklands” analizza la crescita di Londra negli ultimi 150 anni che è stata strettamente legata allo sviluppo del trasporto su binari. Ancora oggi la presenza di infrastrutture di collegamento a grande scala è fondamentale per il recupero e lo sviluppo urbanistico finalizzato alla nuova edificazione di vaste aree sottoutilizzate o abbandonate nel corso dei secoli. Storicamente Londra è sempre cresciuta in modo sbilanciato. Metà della sua popolazione lavorativa vive ad est della Torre di Londra mentre la maggior parte dei posti di lavoro, i centri culturali, i parchi e le reti di trasporto insistono nel territorio ad ovest. Delle 14 linee di trasporto su ferro, ad esempio ben 13 linee servono le aree occidentali e solo 7 linee corrono anche ad est della City. Nella rete della metro sotterranea londinese le stazioni che insistono a sud del Tamigi sono una percentuale molto bassa rispetto al totale che serve prevalentemente l’area a nord. In termini di trasporti, dunque, i vantaggi della JLE sono reali ed ancora di più se si pensa che rappresenta la prima linea est-ovest a sud del fiume in grado di servire alcune tra le zone più isolate della città. I collegamenti che JLE ha attivato con le stazioni per i pendolari che utilizzano la linea ferroviaria principale sono determinanti ai fini del raggiungimento dei posti di lavoro. Oggetto della presente trattazione è l’approfondimento della costruzione della nuova linea JLE nella quale il progetto delle diverse stazioni ubicate in siti diversamente caratterizzati, sono stati affidati a vari architetti con finanziamenti diversificati in modo tale da poter caratterizzare al meglio ciascuna stazione sia attraverso un progetto di ristrutturazione che con un nuovo progetto. I Docklands, la cui riconversione è iniziata negli anni 80, sono per la prima volta direttamente integrati nei servizi dei pendolari della regione londinese. La nuova linea lunga circa 16 km. collega la stazione di Green Park nel centro di Londra con la stazione internazionale di Stratford a nord-est attraverso 11 stazioni, di cui sei nuove e cinque preesistenti oggi ristrutturate. Delle 11 stazioni, 3 interscambiano con le linee Ferroviarie Nazionali ed internazionali, 2 con il servizio di traghetto sul fiume, 3 con la linea leggera Docklands (DLR) e 4 con i poli intermodali di stazioni per autobus. Sono stati realizzati quattro attraversamenti del Tamigi e gli ingressi diretti di elevata capacità al primo terminal dell’Eurotunnel nella Waterloo Station. A Stratford è previsto il raccordo con la ferrovia ad alta velocità e a Canning Town è stata costruita la stazione degli autobus diretti al London City Airport nei Royal Docks. Proprio alla stazione di Canning Town la JLE scambia con la linea sopraelevata della ferrovia leggera Docklands Light Railway (DLR) che serve il territorio ad est dell’area metropolitana, i Royal Victoria Docks fino al terminal di Beckton. Questo tratto della linea leggera sopraelevata (8 km) che è strutturato da dieci nuove stazioni di recente costruzione, permette l’accesso ai vasti insediamenti nei Docks Orientali e ne promuove lo sviluppo urbanistico ed architettonico.

Londra città molteplice. Architettura della rigenerazione / Trasi, Nicoletta; Fondi, Daniela; DEL VECCHIO, Massimo; DEL VESCOVO, Cesare. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 1-211.

Londra città molteplice. Architettura della rigenerazione

TRASI, Nicoletta;FONDI, Daniela;DEL VECCHIO, Massimo;
2007

Abstract

Il libro a cura di: Massimo Del Vecchio, Daniela Fondi, Nicoletta Trasi : Londra città molteplice, architettura della rigenerazione Edizioni Kappa, Roma 2007, accoglie una nutrita serie di saggi critici elaborati dai vari autori con tagli differenti. Il libro, resoconto di un viaggio di studio a Londra, è corredato da un CD interattivo che documenta alcune opere di architettura selezionate per offrire un’ampia panoramica sulla recente e vivace produzione architettonica. La mia presentazione del volume “ Londra: architettura in città” focalizza la rigenerazione che modella la Grande Londra e che investe gli spazi abitati pubblici e privati, quelli destinati alla cultura, al divertimento, allo sport, alla sanità, alla residenza e al trasporto, coinvolgendoli e contaminandoli all’interno di questo processo. Segue la descrizione dei grandi e piccoli episodi che vivacizzano i percorsi a piedi, in bicicletta, in tram, che incuriosiscono e stimolano appetiti architettonici che la Grande Londra riesce più o meno sempre a soddisfare. Il mio contributo “La Jubilee Line per il futuro dei Docklands” analizza la crescita di Londra negli ultimi 150 anni che è stata strettamente legata allo sviluppo del trasporto su binari. Ancora oggi la presenza di infrastrutture di collegamento a grande scala è fondamentale per il recupero e lo sviluppo urbanistico finalizzato alla nuova edificazione di vaste aree sottoutilizzate o abbandonate nel corso dei secoli. Storicamente Londra è sempre cresciuta in modo sbilanciato. Metà della sua popolazione lavorativa vive ad est della Torre di Londra mentre la maggior parte dei posti di lavoro, i centri culturali, i parchi e le reti di trasporto insistono nel territorio ad ovest. Delle 14 linee di trasporto su ferro, ad esempio ben 13 linee servono le aree occidentali e solo 7 linee corrono anche ad est della City. Nella rete della metro sotterranea londinese le stazioni che insistono a sud del Tamigi sono una percentuale molto bassa rispetto al totale che serve prevalentemente l’area a nord. In termini di trasporti, dunque, i vantaggi della JLE sono reali ed ancora di più se si pensa che rappresenta la prima linea est-ovest a sud del fiume in grado di servire alcune tra le zone più isolate della città. I collegamenti che JLE ha attivato con le stazioni per i pendolari che utilizzano la linea ferroviaria principale sono determinanti ai fini del raggiungimento dei posti di lavoro. Oggetto della presente trattazione è l’approfondimento della costruzione della nuova linea JLE nella quale il progetto delle diverse stazioni ubicate in siti diversamente caratterizzati, sono stati affidati a vari architetti con finanziamenti diversificati in modo tale da poter caratterizzare al meglio ciascuna stazione sia attraverso un progetto di ristrutturazione che con un nuovo progetto. I Docklands, la cui riconversione è iniziata negli anni 80, sono per la prima volta direttamente integrati nei servizi dei pendolari della regione londinese. La nuova linea lunga circa 16 km. collega la stazione di Green Park nel centro di Londra con la stazione internazionale di Stratford a nord-est attraverso 11 stazioni, di cui sei nuove e cinque preesistenti oggi ristrutturate. Delle 11 stazioni, 3 interscambiano con le linee Ferroviarie Nazionali ed internazionali, 2 con il servizio di traghetto sul fiume, 3 con la linea leggera Docklands (DLR) e 4 con i poli intermodali di stazioni per autobus. Sono stati realizzati quattro attraversamenti del Tamigi e gli ingressi diretti di elevata capacità al primo terminal dell’Eurotunnel nella Waterloo Station. A Stratford è previsto il raccordo con la ferrovia ad alta velocità e a Canning Town è stata costruita la stazione degli autobus diretti al London City Airport nei Royal Docks. Proprio alla stazione di Canning Town la JLE scambia con la linea sopraelevata della ferrovia leggera Docklands Light Railway (DLR) che serve il territorio ad est dell’area metropolitana, i Royal Victoria Docks fino al terminal di Beckton. Questo tratto della linea leggera sopraelevata (8 km) che è strutturato da dieci nuove stazioni di recente costruzione, permette l’accesso ai vasti insediamenti nei Docks Orientali e ne promuove lo sviluppo urbanistico ed architettonico.
2007
Londra, progetti urbani, innovazione
Trasi, Nicoletta; Fondi, Daniela; DEL VECCHIO, Massimo; DEL VESCOVO, Cesare
06 Curatela::06a Curatela
Londra città molteplice. Architettura della rigenerazione / Trasi, Nicoletta; Fondi, Daniela; DEL VECCHIO, Massimo; DEL VESCOVO, Cesare. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 1-211.
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