Stiamo conducendo uno studio su pazienti operati per scoliosi neuropatiche e confrontando i risultati con quelli di pazienti operati per scoliosi idiopatica. Pazienti e metodi. Sono state analizzate le cartelle dei pazienti che tra il 1986-1998 sono stati sottoposti a correzione chirurgica. Sulle radiografie, pre e postoperatorie, sono mi misurate la scoliosi, la cifosi, la lordosi, lo strapiombo e l’obliquità pelvica. Dalla cartella è stata estrapolata la perdita ematica intra e postoperatoria. I dati sono stati sottoposti M analisi statistica. Risultati. II campione studiato è costituito da 159 pazienti (102F-57M; età media 14.4 aa) con scoliosi da cerebropatia infantile (23); distrofia muscolare di Duchenne (DMD)(19); atrofia muscolare spinale (14); sindrome di Rett (8) esiti di poliomielite (8); neuromuscolari (5); sindrome di Friedrich (3); altre neuropatie (10); idiopatica (69). Delle tecniche chirurgiche, quella di Luque è stata da sola o in associazione, la più utilizzata (91 casi). Dei 90 pazienti con scoliosi neurologica o neuromuscolare, 68 non deambulavano; in 54 di essi e stata eseguita una fissazione del bacino. La perdita ematica media dei pazienti con DMD e stata superiore di 1838 ml rispetto a quella degli altri pazienti. Le scoliosi dorsolombari sono quelle in cui si è ottenuta la maggiore correzione angolare; la minore è stata ottenuta nelle scoliosi combinate. I pazienti con scoliosi dorsolombare erano quelli che presentavano la maggiore obliquità pelvica preoperatoria e nei quali si è ottenuta la migliore correzione postoperatoria. Discussione. I dati raccolti atti a stabilire se curve dello stesso tipo e grado, in pazienti con diversa patologia neurologica o neuromuscolare, si correggano equamente e mantengano allo stesso modo la correzione, non sono statisticamente significativi (p>0.05). Lo sono, invece, quelli relativi al maggiore sanguinamento intraoperatorio dei pazienti con DMD. Le scoliosi combinate sono risultate quelle meno correggibili e quelle in cui residua una maggiore obliquità di bacino.

Il trattamento chirurgico delle paralisi cerebrali infantili, della scoliosi neuromuscolare, della sindrome di Rett e della scoliosi della distrofia muscolare di Duchenne. Follow-up. Risultati preliminari / Gumina, Stefano; A., Montanaro; F., Turturro. - STAMPA. - (2001), pp. 37-37. (Intervento presentato al convegno 4° Incontro di informazione scientifica tenutosi a Roma, Italy nel 31-1/ 1-2 , 2001).

Il trattamento chirurgico delle paralisi cerebrali infantili, della scoliosi neuromuscolare, della sindrome di Rett e della scoliosi della distrofia muscolare di Duchenne. Follow-up. Risultati preliminari.

GUMINA, STEFANO;
2001

Abstract

Stiamo conducendo uno studio su pazienti operati per scoliosi neuropatiche e confrontando i risultati con quelli di pazienti operati per scoliosi idiopatica. Pazienti e metodi. Sono state analizzate le cartelle dei pazienti che tra il 1986-1998 sono stati sottoposti a correzione chirurgica. Sulle radiografie, pre e postoperatorie, sono mi misurate la scoliosi, la cifosi, la lordosi, lo strapiombo e l’obliquità pelvica. Dalla cartella è stata estrapolata la perdita ematica intra e postoperatoria. I dati sono stati sottoposti M analisi statistica. Risultati. II campione studiato è costituito da 159 pazienti (102F-57M; età media 14.4 aa) con scoliosi da cerebropatia infantile (23); distrofia muscolare di Duchenne (DMD)(19); atrofia muscolare spinale (14); sindrome di Rett (8) esiti di poliomielite (8); neuromuscolari (5); sindrome di Friedrich (3); altre neuropatie (10); idiopatica (69). Delle tecniche chirurgiche, quella di Luque è stata da sola o in associazione, la più utilizzata (91 casi). Dei 90 pazienti con scoliosi neurologica o neuromuscolare, 68 non deambulavano; in 54 di essi e stata eseguita una fissazione del bacino. La perdita ematica media dei pazienti con DMD e stata superiore di 1838 ml rispetto a quella degli altri pazienti. Le scoliosi dorsolombari sono quelle in cui si è ottenuta la maggiore correzione angolare; la minore è stata ottenuta nelle scoliosi combinate. I pazienti con scoliosi dorsolombare erano quelli che presentavano la maggiore obliquità pelvica preoperatoria e nei quali si è ottenuta la migliore correzione postoperatoria. Discussione. I dati raccolti atti a stabilire se curve dello stesso tipo e grado, in pazienti con diversa patologia neurologica o neuromuscolare, si correggano equamente e mantengano allo stesso modo la correzione, non sono statisticamente significativi (p>0.05). Lo sono, invece, quelli relativi al maggiore sanguinamento intraoperatorio dei pazienti con DMD. Le scoliosi combinate sono risultate quelle meno correggibili e quelle in cui residua una maggiore obliquità di bacino.
2001
4° Incontro di informazione scientifica
paralisi cerebrali infantili; scoliosi neuromuscolare; sindrome di Rett
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Il trattamento chirurgico delle paralisi cerebrali infantili, della scoliosi neuromuscolare, della sindrome di Rett e della scoliosi della distrofia muscolare di Duchenne. Follow-up. Risultati preliminari / Gumina, Stefano; A., Montanaro; F., Turturro. - STAMPA. - (2001), pp. 37-37. (Intervento presentato al convegno 4° Incontro di informazione scientifica tenutosi a Roma, Italy nel 31-1/ 1-2 , 2001).
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