Si stima che in Italia siano diagnosticati circa 270.000 nuovi casi di tumore all’anno. Sebbene il tema della comunicazione con il paziente oncologico e con i suoi “familiari” abbia recentemente assunto un’importanza e un’attenzione notevoli, esso rimane tuttora un problema aperto per molti operatori. Spesso la tendenza del medico è ancora quella di non chiedere al paziente quanto vuole sapere della sua malattia. Comunicare una diagnosi di cancro o una prognosi infausta costituisce un compito complesso e difficile che richiede una preparazione specifica. Formare alle abilità comunicative e alle competenze relazionali, spesso, non rientra nel curriculum formativo degli operatori che dovrebbero essere supportati da linee guida di comportamento in merito a situazioni particolari. A tal fine si è costituito un gruppo di lavoro denominato C.A.R.E. (Comunicazione Accoglienza Rispetto Empatia) composto da esperti del settore, per realizzare un manuale sulla qualità della relazione professionale e sulle capacità di accoglienza da parte di chi assiste il paziente oncologico. Questo Convegno presenta il Manuale di valutazione sulla comunicazione in oncologia analizzando, sotto forma di riquadri tematici, le diverse problematiche della relazione con le persone ammalate di cancro e con i loro familiari. I principali temi analizzati riguardano la comunicazione in tutte le sue forme: - al malato della diagnosi, della prognosi, del piano terapeutico - relativa agli esami diagnostici e all’esecuzione di terapie - sul dolore, nel passaggio da terapia curativa a terapia palliativa - nell’equipe - con il malato in fase terminale e con i familiari nella fase di lutto.
La comunicazione nell'ambito dell'assistenza oncologica / G., De Virgilio; R., Guerra; A., De Santi; Guarino, Angela. - (2007).
La comunicazione nell'ambito dell'assistenza oncologica
GUARINO, Angela
2007
Abstract
Si stima che in Italia siano diagnosticati circa 270.000 nuovi casi di tumore all’anno. Sebbene il tema della comunicazione con il paziente oncologico e con i suoi “familiari” abbia recentemente assunto un’importanza e un’attenzione notevoli, esso rimane tuttora un problema aperto per molti operatori. Spesso la tendenza del medico è ancora quella di non chiedere al paziente quanto vuole sapere della sua malattia. Comunicare una diagnosi di cancro o una prognosi infausta costituisce un compito complesso e difficile che richiede una preparazione specifica. Formare alle abilità comunicative e alle competenze relazionali, spesso, non rientra nel curriculum formativo degli operatori che dovrebbero essere supportati da linee guida di comportamento in merito a situazioni particolari. A tal fine si è costituito un gruppo di lavoro denominato C.A.R.E. (Comunicazione Accoglienza Rispetto Empatia) composto da esperti del settore, per realizzare un manuale sulla qualità della relazione professionale e sulle capacità di accoglienza da parte di chi assiste il paziente oncologico. Questo Convegno presenta il Manuale di valutazione sulla comunicazione in oncologia analizzando, sotto forma di riquadri tematici, le diverse problematiche della relazione con le persone ammalate di cancro e con i loro familiari. I principali temi analizzati riguardano la comunicazione in tutte le sue forme: - al malato della diagnosi, della prognosi, del piano terapeutico - relativa agli esami diagnostici e all’esecuzione di terapie - sul dolore, nel passaggio da terapia curativa a terapia palliativa - nell’equipe - con il malato in fase terminale e con i familiari nella fase di lutto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.