Dati della letteratura indicano che i risultati ottenibili con il trattamento conservativo non si discostano da quelli osservati dopo un trattamento chirurgico; pertanto: Quesito clinico. In caso di lussazione di Tipo III, il trattamento chirurgico e giustificato? Tipo di studio: Matanalisi della letteratura. La ricerca e stata limitata alle lussazioni di Tipo III ed ai lavori in lingua inglese presenti su PubMed e pubblicati dal 1995 al 2006. Sono state utilizzate più di dieci parole chiave; di queste la principals e stata "acromioclavicular dislocation". Sul motore di ricerca sono comparsi 6691 lavori attinenti al nostro studio (la maggior parte dei quali si ripetevano più volte). Abbiamo distinto 3 tipi di lavori; 1) quelli randomizzati, e non, finalizzati a rilevare differenze tra trattamento conservativo e chirurgico; 2) solo trattamento conservativo; 3) solo trattamento chirurgico (varie tecniche; a cielo aperto o artroscopiche). I parametri analizzati sono stati: valori funzionali assoluti della spalla espressi in percentuale (Constant; UCLA, ecc., non ponderati); ritorno al lavoro e all'attività sportiva; complicazioni; quadro radiografico; dolore; forza; mobilita. Per I' analisi statistica e stato utilizzato il RevMan software. Sono stati esclusi dallo studio i lavori con follow-up inferiore ad 1 anno e quelli con coorti inferiori a 20 unita. I lavori rispondenti ai requisiti richiesti sono stati 122; tuttavia solo da 42 potevano essere estratti dati comparabili tra loro. Risultati. I pazienti studiati sono stati 1324 (operati: 903; non operati; 421). Quelli che hanno ottenuto un risultato soddisfacente dopo trattamento chirurgico o conservativo sono stati, rispettivamente, 86.6% (782 pz) e 88.5% (373 pz). Le complicazioni sono state più frequenti dopo il trattamento chirurgico: 22.3% (202 pz) ulteriore trattamento (vs: 5.9% - 25 pz); 6% (55 pz) infezioni post-chirurgiche; 19% (180 pz) perdita parziale o totale della riduzione; 15.7% (142 pz) deformità visibile esteticamente. I pazienti non operati sono stati immobilizzati per minor tempo e sono tornati più velocemente alle attività lavorative e sportive; quelli operati sono stati più soddisfatti in termini di dolore soggettivo, mobilità e cosmesi, rispetto ai non operati. Conclusioni. La metanalisi relativa alle lussazioni acromioclavicolari di Tipo III indica che non esistono dati assoluti che giustifichino un intervento chirurgico.
La lussazione acromio-clavicolare: trattamento conservativo o chirurgico? Metanalisi / Gumina, Stefano. - STAMPA. - (2006), pp. 97-97. (Intervento presentato al convegno 8° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito. Milano 14-17 Giugno, 2006 tenutosi a Milano nel 14 Giugno 2006).
La lussazione acromio-clavicolare: trattamento conservativo o chirurgico? Metanalisi
GUMINA, STEFANO
2006
Abstract
Dati della letteratura indicano che i risultati ottenibili con il trattamento conservativo non si discostano da quelli osservati dopo un trattamento chirurgico; pertanto: Quesito clinico. In caso di lussazione di Tipo III, il trattamento chirurgico e giustificato? Tipo di studio: Matanalisi della letteratura. La ricerca e stata limitata alle lussazioni di Tipo III ed ai lavori in lingua inglese presenti su PubMed e pubblicati dal 1995 al 2006. Sono state utilizzate più di dieci parole chiave; di queste la principals e stata "acromioclavicular dislocation". Sul motore di ricerca sono comparsi 6691 lavori attinenti al nostro studio (la maggior parte dei quali si ripetevano più volte). Abbiamo distinto 3 tipi di lavori; 1) quelli randomizzati, e non, finalizzati a rilevare differenze tra trattamento conservativo e chirurgico; 2) solo trattamento conservativo; 3) solo trattamento chirurgico (varie tecniche; a cielo aperto o artroscopiche). I parametri analizzati sono stati: valori funzionali assoluti della spalla espressi in percentuale (Constant; UCLA, ecc., non ponderati); ritorno al lavoro e all'attività sportiva; complicazioni; quadro radiografico; dolore; forza; mobilita. Per I' analisi statistica e stato utilizzato il RevMan software. Sono stati esclusi dallo studio i lavori con follow-up inferiore ad 1 anno e quelli con coorti inferiori a 20 unita. I lavori rispondenti ai requisiti richiesti sono stati 122; tuttavia solo da 42 potevano essere estratti dati comparabili tra loro. Risultati. I pazienti studiati sono stati 1324 (operati: 903; non operati; 421). Quelli che hanno ottenuto un risultato soddisfacente dopo trattamento chirurgico o conservativo sono stati, rispettivamente, 86.6% (782 pz) e 88.5% (373 pz). Le complicazioni sono state più frequenti dopo il trattamento chirurgico: 22.3% (202 pz) ulteriore trattamento (vs: 5.9% - 25 pz); 6% (55 pz) infezioni post-chirurgiche; 19% (180 pz) perdita parziale o totale della riduzione; 15.7% (142 pz) deformità visibile esteticamente. I pazienti non operati sono stati immobilizzati per minor tempo e sono tornati più velocemente alle attività lavorative e sportive; quelli operati sono stati più soddisfatti in termini di dolore soggettivo, mobilità e cosmesi, rispetto ai non operati. Conclusioni. La metanalisi relativa alle lussazioni acromioclavicolari di Tipo III indica che non esistono dati assoluti che giustifichino un intervento chirurgico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.