Settanta anni fa per capsulite adesiva della spalla si intendeva una condizione patologica caratterizzata da dolore, rigidita e difficolta a dormire sui lato affetto. Molti autori, considerano questa definizione ancora valida. E opinione corrente distinguere la capsulite in una forma idiopatica ed una secondaria. Tuttavia, recenti studi ematochimici, finalizzati a verificare la corretta funzionalita del metabolismo glucidico o lipidico op- pure la positivita ad autoanticorpi facilmente riscontrabili in vara, il 21% ed 11 25% aveva, rispettivamente, una positivita al fattore reumatoide o agli anticorpi anti muscolo liscio. Istologicamente, e stata osservata una proliferazione fi- broblastica della capsula articolare, coinvolgente l'intervallo dei rotatori ed il recesso anteriore e posteriore del tendine del sottoscapolare; un aumento delle fibre collagene di tipo III, miofibroblasti, mastociti, complessi immuni. Inoltre, studi di immunoistochimica hanno rilevato una positivita per TGF-a; . TNF-(3, PTGF ed ILl) , Clinicamente si distinguono 3 fasi della malattia: quella acuta (3-9 mesi); quella della rigidita (4-12 mesi) e quella della risoluzione (fino a 36 mesi). La prima e caratterizzata da dolore (an- che notturno) e rigidita. Nella fase successiva il dolore decresce, ma rimane la rigidita; mentre nella terza fase la mobilita aumen- ta, ma non raggiunge, di solito, quella antecedente alia malattia. La diagnosi clinica si basa sulla verifica della rigidita (so- prattutto nelle rotazioni) attiva e passiva e sulla constatazione del mantenimento della forza in extrarotazione. Il dolore e di solito diffuso. Nella quasi totalita dei pazienti abbiamo con- statato una accentuazione del dolore alia palpazione della co- racoide. La RM può evidenziare la riduzione del volume cap- patologie reumatiche, hanno ridimensionato l'ipotesi che ef- fettivamente esista una forma idiopatica. La capsulite adesiva e presente nel 2%-3% della popola- zione generale; puo interessare entrambe le spalle, ma in tem¬ pi diversi, nel 13%-30%; non predilige uno dei due sessi. L'eta media dei pazienti affetti e di 56 anni. Di 76 pazienti seguiti da noi prospetticamente nel 2007, il 65% aveva una ipercoleste- rolemia; 1 su 4 era diabetico; l’ispessimento della capsula anteriore, la sinovite e la presenza di un versamento nel recesso anteriore e posteriore del tendine del sottoscapolare. Rockwood CA et al (1996) hanno affermato che la caspu- lite adesiva si esaurisce spontaneamente in 14 mesi, pertanto hanno consigliato di trattarla conservativamente (stretching, carrucola, esercizi autogestiti e assistiti dal fisioterapista). Mol¬ ti autori ritengono che le infiltrazioni intra-articolari con ste- roidi attenuino il dolore e facilitino il recupero della mobilita. Recenti studi (Levine WN, JSES, 2007; Hand C, JSES, 2008) riportano risultati soddisfacenti con le mobilizzazioni in nar- cosi, proposte a pazienti giovani, poco propensi ad essere li- mitati nel movimento per molto tempo, o a quelli che non han¬ no ottenuto benefici con il trattamento conservativo. In una nostra serie del 1994, i pazienti sottoposti a mobilizzazione in ottenuto, ad un FU di 2 anni, un incremento del 40 /o dello score di Constant. 20 pazienti sottoposti da noi (nel 2007) a mobilizzazione in narcosi associata a capsulectomia artroscopica sinoviectomia e debridement del tendine del sottoscapolare hanno avuto un incremento del Costant score.

Capsulite adesiva / Gumina, Stefano. - STAMPA. - (2008), pp. 39-40. (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito (SICSeG) tenutosi a Roma nel 11-13 maggio 2008).

Capsulite adesiva

GUMINA, STEFANO
2008

Abstract

Settanta anni fa per capsulite adesiva della spalla si intendeva una condizione patologica caratterizzata da dolore, rigidita e difficolta a dormire sui lato affetto. Molti autori, considerano questa definizione ancora valida. E opinione corrente distinguere la capsulite in una forma idiopatica ed una secondaria. Tuttavia, recenti studi ematochimici, finalizzati a verificare la corretta funzionalita del metabolismo glucidico o lipidico op- pure la positivita ad autoanticorpi facilmente riscontrabili in vara, il 21% ed 11 25% aveva, rispettivamente, una positivita al fattore reumatoide o agli anticorpi anti muscolo liscio. Istologicamente, e stata osservata una proliferazione fi- broblastica della capsula articolare, coinvolgente l'intervallo dei rotatori ed il recesso anteriore e posteriore del tendine del sottoscapolare; un aumento delle fibre collagene di tipo III, miofibroblasti, mastociti, complessi immuni. Inoltre, studi di immunoistochimica hanno rilevato una positivita per TGF-a; . TNF-(3, PTGF ed ILl) , Clinicamente si distinguono 3 fasi della malattia: quella acuta (3-9 mesi); quella della rigidita (4-12 mesi) e quella della risoluzione (fino a 36 mesi). La prima e caratterizzata da dolore (an- che notturno) e rigidita. Nella fase successiva il dolore decresce, ma rimane la rigidita; mentre nella terza fase la mobilita aumen- ta, ma non raggiunge, di solito, quella antecedente alia malattia. La diagnosi clinica si basa sulla verifica della rigidita (so- prattutto nelle rotazioni) attiva e passiva e sulla constatazione del mantenimento della forza in extrarotazione. Il dolore e di solito diffuso. Nella quasi totalita dei pazienti abbiamo con- statato una accentuazione del dolore alia palpazione della co- racoide. La RM può evidenziare la riduzione del volume cap- patologie reumatiche, hanno ridimensionato l'ipotesi che ef- fettivamente esista una forma idiopatica. La capsulite adesiva e presente nel 2%-3% della popola- zione generale; puo interessare entrambe le spalle, ma in tem¬ pi diversi, nel 13%-30%; non predilige uno dei due sessi. L'eta media dei pazienti affetti e di 56 anni. Di 76 pazienti seguiti da noi prospetticamente nel 2007, il 65% aveva una ipercoleste- rolemia; 1 su 4 era diabetico; l’ispessimento della capsula anteriore, la sinovite e la presenza di un versamento nel recesso anteriore e posteriore del tendine del sottoscapolare. Rockwood CA et al (1996) hanno affermato che la caspu- lite adesiva si esaurisce spontaneamente in 14 mesi, pertanto hanno consigliato di trattarla conservativamente (stretching, carrucola, esercizi autogestiti e assistiti dal fisioterapista). Mol¬ ti autori ritengono che le infiltrazioni intra-articolari con ste- roidi attenuino il dolore e facilitino il recupero della mobilita. Recenti studi (Levine WN, JSES, 2007; Hand C, JSES, 2008) riportano risultati soddisfacenti con le mobilizzazioni in nar- cosi, proposte a pazienti giovani, poco propensi ad essere li- mitati nel movimento per molto tempo, o a quelli che non han¬ no ottenuto benefici con il trattamento conservativo. In una nostra serie del 1994, i pazienti sottoposti a mobilizzazione in ottenuto, ad un FU di 2 anni, un incremento del 40 /o dello score di Constant. 20 pazienti sottoposti da noi (nel 2007) a mobilizzazione in narcosi associata a capsulectomia artroscopica sinoviectomia e debridement del tendine del sottoscapolare hanno avuto un incremento del Costant score.
2008
IX Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito (SICSeG)
capsulite adesiva spalla
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Capsulite adesiva / Gumina, Stefano. - STAMPA. - (2008), pp. 39-40. (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito (SICSeG) tenutosi a Roma nel 11-13 maggio 2008).
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