Tra lex e pugna: il placito di Garfagnolo (1098)

In a dialectic pattern between German law (normation by palatine Capitularia as well as juridical tradition, custom and rites) and Roman law (transmitted through the cultural mediation of the Church, but also rediscovered and reconsidered in the last decades of XI century), between solemn oaths and judiciary duels on one hand, and allegations of written law as well as royal and imperial documents on the other hand, we discover falsified documents produced in trial as evidences of proof, written by a well-read, highly capable scribe connected with Reggio Emilia’s bishopric.

Nella dialettica tra legge germanica (la norma dei capitolari ma anche la consuetudine, i riti e le tradizioni) e legge romana (quella mediata dalla cultura della Chiesa e quella che si risopre e si ristudia negli ultimi decenni dell’XI secolo), tra giuramenti e duelli da una parte, allegazioni di legge scritta e diplomi di re e imperatori dall’altra, si inserisce il filo della falsificazione di alcuni documenti, esibiti come prove, ad opera di uno scrittore colto e abilissimo, legato all’ambiente dell’episcopio reggiano.