Il grattacielo elicoidale, progettato da Manfredi Nicoletti e Sergio Musmeci per il “New York Crescent” di Manhattan, è presentato come interpretazione dell’utopia espressionista dell’architetto-demiurgo che imita i processi formativi della Natura, coniugando sapere e astrazione. In questo studio si esplora l’antica idea di Armonia e Bellezza, rappresentata dalla figura della spirale logaritmica, e il ruolo della geometria, non più quindi mero strumento di controllo della forma. La figura elicoidale risponde meglio di altre nel contrastare le forze del vento e nel caso dell’architettura presentata all’annuale conferenza internazionale organizzata dalla Towson University di Baltimora – Maryland – è il risultato di una riflessione sulla teoria della forma architettonica, sulla potenza dei paradigmi compositivi, sulla forza della geometria e delle relazioni fra numeri e, infine, sull’estetica (derivante dalla) della matematica (in Architettura).
Architecture, form,expression. The helicoidal skyscrapers’geometry / Capanna, Alessandra; M., Francaviglia; M. G., Lorenzi. - STAMPA. - (2012), pp. 349-356. (Intervento presentato al convegno Bridges Towson. Mathematics, Music, Art, Architecture, Culture tenutosi a Towson University, Baltimore, Maryland, USA nel July 25-29, 2012).
Architecture, form,expression. The helicoidal skyscrapers’geometry
CAPANNA, ALESSANDRA;
2012
Abstract
Il grattacielo elicoidale, progettato da Manfredi Nicoletti e Sergio Musmeci per il “New York Crescent” di Manhattan, è presentato come interpretazione dell’utopia espressionista dell’architetto-demiurgo che imita i processi formativi della Natura, coniugando sapere e astrazione. In questo studio si esplora l’antica idea di Armonia e Bellezza, rappresentata dalla figura della spirale logaritmica, e il ruolo della geometria, non più quindi mero strumento di controllo della forma. La figura elicoidale risponde meglio di altre nel contrastare le forze del vento e nel caso dell’architettura presentata all’annuale conferenza internazionale organizzata dalla Towson University di Baltimora – Maryland – è il risultato di una riflessione sulla teoria della forma architettonica, sulla potenza dei paradigmi compositivi, sulla forza della geometria e delle relazioni fra numeri e, infine, sull’estetica (derivante dalla) della matematica (in Architettura).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.