Il trattamento chirugico per le fratture di clavicola è riservato ai soggetti adulti. Infatti, quelli scheletricamente immaturi vengono comunemente trattati conservativamente per l’ alta percentuale di guarigione e per le straordinarie capacità di rimodellamento dei frammenti consolidati con disassamento. Il trattamento chirurgico viene riservato solo a quelli con lesioni vascolo nervose che non regrediscono dopo la riduzione manuale. Il trattamento incruento assicura un risultato soddisfacente in circa il 90% dei pazienti adulti con frattura del III medio di clavicola. 1 risultati di un nostro studio sono sovrapponibili a quelli riportati in letteratura; infatti, la percentuale media di Constant ottenuta da 61 pazienti con frattura diafisaria è stala del 90.1%. La percentuale si è sensibilmente ridotta con l'aumentare del grado di scomposizione iniziale dei frammenti e con accorciamento della clavicola. Inoltre, la presenza di un terzo frammento (fratture Tipo Ic di Allman) ha determinato un risultato funzionale della spalla significativamente peggiore rispetto a quelle ottenuto dai pazienti con frattura scomposta, ma a due frammenti. (fratture Tipo lb). L 'esperienza recente suggerisce che le indicazioni al trattamento chirurgico per le fratture del terzo medio sono: lesioni vascolo nervose che non regrediscono dopo la riduzione manuale; fratture esposte: fratture scomposte e con sovrapposizione dei frammenti superiore a 2 cm; spalla fluttuante (associazione con frattura instabile della glena); presenza di patologie croniche (per lo più neurologiche) che rendono il paziente incapace di tollerare ’immobilizzazione. Delle fratture distali, quelle da trattare chirurgicamente sono le Tipo II (caratterizzate da una scomposizione verso l'alto del frammento prossimale) poichè il frammento prossimale, privo di inserzioni legamentose si disloca superiormente per trazione del muscolo sternocleidomastoideo.
Fratture di clavicola: indicazioni al trattamento chirurgico / Gumina, Stefano. - STAMPA. - 1:(2004), pp. 131-131. (Intervento presentato al convegno 7° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito. tenutosi a Modena, Italy nel 8-10 Giugno, 2004).
Fratture di clavicola: indicazioni al trattamento chirurgico.
GUMINA, STEFANO
2004
Abstract
Il trattamento chirugico per le fratture di clavicola è riservato ai soggetti adulti. Infatti, quelli scheletricamente immaturi vengono comunemente trattati conservativamente per l’ alta percentuale di guarigione e per le straordinarie capacità di rimodellamento dei frammenti consolidati con disassamento. Il trattamento chirurgico viene riservato solo a quelli con lesioni vascolo nervose che non regrediscono dopo la riduzione manuale. Il trattamento incruento assicura un risultato soddisfacente in circa il 90% dei pazienti adulti con frattura del III medio di clavicola. 1 risultati di un nostro studio sono sovrapponibili a quelli riportati in letteratura; infatti, la percentuale media di Constant ottenuta da 61 pazienti con frattura diafisaria è stala del 90.1%. La percentuale si è sensibilmente ridotta con l'aumentare del grado di scomposizione iniziale dei frammenti e con accorciamento della clavicola. Inoltre, la presenza di un terzo frammento (fratture Tipo Ic di Allman) ha determinato un risultato funzionale della spalla significativamente peggiore rispetto a quelle ottenuto dai pazienti con frattura scomposta, ma a due frammenti. (fratture Tipo lb). L 'esperienza recente suggerisce che le indicazioni al trattamento chirurgico per le fratture del terzo medio sono: lesioni vascolo nervose che non regrediscono dopo la riduzione manuale; fratture esposte: fratture scomposte e con sovrapposizione dei frammenti superiore a 2 cm; spalla fluttuante (associazione con frattura instabile della glena); presenza di patologie croniche (per lo più neurologiche) che rendono il paziente incapace di tollerare ’immobilizzazione. Delle fratture distali, quelle da trattare chirurgicamente sono le Tipo II (caratterizzate da una scomposizione verso l'alto del frammento prossimale) poichè il frammento prossimale, privo di inserzioni legamentose si disloca superiormente per trazione del muscolo sternocleidomastoideo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.