Trasposizione del grande dorsale o protesi inversa?.

Una rottura della cuffia dei rotatori può essere irreparabile anatomicamente o funzionalmente. Nel primo caso i monconi tendinei sono talmente retratti e/o friabili che non possono essere reinseriti all’omero anche con il braccio abdotto a di 60°. Una irreparabilità funzionale è quella in cui i monconi potrebbero essere reinseriti abducendo il braccio a 70°-90°. Gli elementi che devono indurre a sospettare una rottura irreparabile sono: l) una marcata ristrettezza dello spazio acromio-omerale;2) una storia di rottura inveterata, 3) una mobilità attiva della spalla inferiore a 45° in flessione e abduzione e/o una notevole riduzione di forza in extrarotazione, 4) una marcata atrofia dei muscoli della cuffia visibile ispettivamente, 5) una rottura estremamente ampia sulla RM, 6) una degenerazione adiposa dei muscoli della cuffia di grado II-IV della classificazione di Goutallier (1-2). La coesistenza di quattro o più di questi fattori rende estremamente probabile l'irreparabilità della rottura. La peculiarità della protesi inversa e che l'anatomia dell’articolazione gleno-omerale viene "invertita", ossia la testa è posta sulla glenoide e la cavità con cui essa si articola è situata sull'omero (3). In tal modo, il centro di rotazione dell’articolazione è spostato medialmente e distalmente, e ciò aumenta il braccio di leva del deltoide. Questo diviene capace, anche in assenza dei muscoli della cuffia, di mantenere la stabilita articolare e soprattutto di consentire i movimenti del braccio, fatta eccezione per la rotazione esterna.