I dati relativi alia percentuale di risultati soddisfacenti ottenuti in pazienti con frattura della glena trattata conservativamente sono contrastanti. Infatti, in tre studi retrospettivi la percentuale era compresa tra 70% e 93%. D'altro canto, tali percentuali sono simili (82%-88%) a quelle ottenute da Mayo et al. (1998) e Schandelmaier et al, (2002)con il trattamento chirurgico. Ad aumentare il contrasto, contribuisce il fatto che non tutti gli studi sono stati condotti impiegando la classificazione di Ideberg (1984) che e quella internazionalmente riconosciuta. A tutt'oggi, inoltre, permangono divergenze di opinione sulle cause responsabili dei risultati insoddisfacenti. Infatti, in due studi retrospettivi, la limitazione funzionale della spalla e stata riscontrata nella metà e in tutti i pazienti ricontrollati, mentre la percentuale di pazienti con dolore persistente e compresa tra 50 % e 33 % . Noi abbiamo valutato la funzionalità della spalla dei pazienti con frattura di glena con e senza lussazione scapolo-omerale trattata conservativamente e analizzato i fattori clinici e radiografici che condizionano il risultato.
Frattura della glenoide con o senza lussazione scapolo omerale. Trattamento conservativo / Gumina, Stefano. - STAMPA. - 1:(2003), pp. 59-61. (Intervento presentato al convegno 7° Congresso Shoulder Tech. Le fratture di glenoide con instabilità della gelno-omerale. tenutosi a Forlì, Italy nel 11 Gennaio, 2003).
Frattura della glenoide con o senza lussazione scapolo omerale. Trattamento conservativo.
GUMINA, STEFANO
2003
Abstract
I dati relativi alia percentuale di risultati soddisfacenti ottenuti in pazienti con frattura della glena trattata conservativamente sono contrastanti. Infatti, in tre studi retrospettivi la percentuale era compresa tra 70% e 93%. D'altro canto, tali percentuali sono simili (82%-88%) a quelle ottenute da Mayo et al. (1998) e Schandelmaier et al, (2002)con il trattamento chirurgico. Ad aumentare il contrasto, contribuisce il fatto che non tutti gli studi sono stati condotti impiegando la classificazione di Ideberg (1984) che e quella internazionalmente riconosciuta. A tutt'oggi, inoltre, permangono divergenze di opinione sulle cause responsabili dei risultati insoddisfacenti. Infatti, in due studi retrospettivi, la limitazione funzionale della spalla e stata riscontrata nella metà e in tutti i pazienti ricontrollati, mentre la percentuale di pazienti con dolore persistente e compresa tra 50 % e 33 % . Noi abbiamo valutato la funzionalità della spalla dei pazienti con frattura di glena con e senza lussazione scapolo-omerale trattata conservativamente e analizzato i fattori clinici e radiografici che condizionano il risultato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.