Sono stati condotti degli studi anatomici morfometrici del processo coracoideo e dello spazio coraco-omerale su 204 scapole secche. Non abbiamo riscontrato correlazioni statisticamente significative tra la lunghezza e lo spessore del processo coracoideo, la distanza tra la coracoide e la glena scapolare, l’inclinazione della coracoide e la posizione dell'apice della coracoide rispetto al punto più alto della glenoide. Inoltre, non sono state trovate correlazioni tra queste caratteristiche e le dimensioni dell'intera scapola. Sono state identificate tre configurazioni dello spazio coraco-glenoideo. II Tipo I e stato riscontrato nel 45% delle scapole, mentre il Tipo II e III erano rappresentati, rispettivamente, nel 34% e 21% dei casi. La minore distanza tra coracoide e glena e stata riscontrata nella configurazione di Tipo L Le caratteristiche morfometriche che potevano predisporre ad un attrito sottoacromiale sono state trovate nel 4% delle scapole di Tipo 1. Sono state eseguite scansioni TC di 9 scapole per ogni tipo di configurazione, per un totale di 27 scapole. E' emerso che la configurazione di Tipo I presentava bassi valori di angolo coraco-glenoideb e di sovrapposizione della coracoide, caratteristiche note per essere associate ad una ridotta distanza coraco-omerale. I soggetti con una configurazione scapolare di Tipo I ed un marcato restringimento dello spazio tra coracoide e glena sembrano essere predisposti ad un attrito coraco-omerale. Queste caratteristiche morfometriche possono essere facilmente valutate con una TC.
Morfologia dello spazio coraco-omerale / Perugia, Dario; Gumina, Stefano. - STAMPA. - 1:(2001), pp. 27-27. (Intervento presentato al convegno Congresso su: La cuffia dei ruotatori della spalla. tenutosi a Rome, Italy nel 22-24 Marzo, 2001).
Morfologia dello spazio coraco-omerale.
PERUGIA, DARIO;GUMINA, STEFANO
2001
Abstract
Sono stati condotti degli studi anatomici morfometrici del processo coracoideo e dello spazio coraco-omerale su 204 scapole secche. Non abbiamo riscontrato correlazioni statisticamente significative tra la lunghezza e lo spessore del processo coracoideo, la distanza tra la coracoide e la glena scapolare, l’inclinazione della coracoide e la posizione dell'apice della coracoide rispetto al punto più alto della glenoide. Inoltre, non sono state trovate correlazioni tra queste caratteristiche e le dimensioni dell'intera scapola. Sono state identificate tre configurazioni dello spazio coraco-glenoideo. II Tipo I e stato riscontrato nel 45% delle scapole, mentre il Tipo II e III erano rappresentati, rispettivamente, nel 34% e 21% dei casi. La minore distanza tra coracoide e glena e stata riscontrata nella configurazione di Tipo L Le caratteristiche morfometriche che potevano predisporre ad un attrito sottoacromiale sono state trovate nel 4% delle scapole di Tipo 1. Sono state eseguite scansioni TC di 9 scapole per ogni tipo di configurazione, per un totale di 27 scapole. E' emerso che la configurazione di Tipo I presentava bassi valori di angolo coraco-glenoideb e di sovrapposizione della coracoide, caratteristiche note per essere associate ad una ridotta distanza coraco-omerale. I soggetti con una configurazione scapolare di Tipo I ed un marcato restringimento dello spazio tra coracoide e glena sembrano essere predisposti ad un attrito coraco-omerale. Queste caratteristiche morfometriche possono essere facilmente valutate con una TC.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.