il ruolo della chirurgia a cielo aperto nelle rotture massive della cuffia dei ruotatori della spalla non e ancora ben definite. Nel tempo sono state proposte numerose tecniche: alcune con il compito di alleviare la sintomatologia dolorosa, conseguente alia rottura ed alio squilibrio funzionale tra intra ed extrarotatori, senza, tuttavia, ripristinare una continuità tendinea sopracefalica; altre, per ottenere lo stesso scopo, prevedono la chiusura della lesione tendinea impiegando trapianti liberi od attuando trasposizioni muscolari; altre ancora, in casi selezionati, ricorrono all'artrodesi o alia sostituzione protesica. La tecnica del "debridement-decompressione" e in linea con la prima corrente di pensiero. Essa prevede I' asportazione dei margini della rottura, la decompressione subacromiale mediante un'acromioplastica antero-inferiore, la resezione del legamento coracoacromiale, la rimozione della borsa sottoacromiale, ed una meticolosa riparazione del deltoide. I fattori, di tale tecnica riportano un miglioramento della condizione clinica nel 75%-83% dei casi e solo nei pazienti con dolore e con conservata motilità attiva della spalla. Altri ritengono che tale miglioramento sia limitato nel tempo e che la resezione del legamento coracoacromiale possa comportare una risalita della testa omerale con conseguente predisposizione all'artropatia eccentrica.
La chirurgia delle lesioni massive ed irreparabili della cuffia dei rotatori / Postacchini, Franco; Gumina, Stefano. - STAMPA. - 2:(2000), pp. 13-14. ( 5° Incontro su: Le patologie della spalla e del gomito. Bologna,Italy 12 Febbraio, 2000).
La chirurgia delle lesioni massive ed irreparabili della cuffia dei rotatori
POSTACCHINI, Franco;GUMINA, STEFANO
2000
Abstract
il ruolo della chirurgia a cielo aperto nelle rotture massive della cuffia dei ruotatori della spalla non e ancora ben definite. Nel tempo sono state proposte numerose tecniche: alcune con il compito di alleviare la sintomatologia dolorosa, conseguente alia rottura ed alio squilibrio funzionale tra intra ed extrarotatori, senza, tuttavia, ripristinare una continuità tendinea sopracefalica; altre, per ottenere lo stesso scopo, prevedono la chiusura della lesione tendinea impiegando trapianti liberi od attuando trasposizioni muscolari; altre ancora, in casi selezionati, ricorrono all'artrodesi o alia sostituzione protesica. La tecnica del "debridement-decompressione" e in linea con la prima corrente di pensiero. Essa prevede I' asportazione dei margini della rottura, la decompressione subacromiale mediante un'acromioplastica antero-inferiore, la resezione del legamento coracoacromiale, la rimozione della borsa sottoacromiale, ed una meticolosa riparazione del deltoide. I fattori, di tale tecnica riportano un miglioramento della condizione clinica nel 75%-83% dei casi e solo nei pazienti con dolore e con conservata motilità attiva della spalla. Altri ritengono che tale miglioramento sia limitato nel tempo e che la resezione del legamento coracoacromiale possa comportare una risalita della testa omerale con conseguente predisposizione all'artropatia eccentrica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


