In passato, la percentuale media di risultati soddisfacenti ottenuta nei pazienti con instabilità anteriore dj spalla dopo riparazione della capsula a cielo aperto con la tecnica di Bankart e stata sovrapponibile o superiore a quella conseguita con tecniche diverse; ciò nonostante, l'intervento di Bankart e sempre stato oggetto di critiche. Di esse, la più comune e stata quella della difficoltà di eseguire i fori transglenoidei. Per tale motivo sono state proposte numerose tecniche che, per il solo fatto di prevedere la capsulorrafia, sono state considerate delle vananti di quella di Bankart. Tuttavia, da essa si differenziano; 1) per l’evitabile ricorso all'osteotomia coracoidea, 2) per la tenocapsulotomia eseguita lungo la stessa linea, e, soprattutto, 3) per la fissazione del lembo capsulare mediale al bordo anteriore della glenoide, anzicchè di quello laterale al margine anteriore della superficie articolare glenoidea. Alcune varianti della tecnica di Bankart prevedono la fissazione del lembo capsulare sul collo della scapola con cambre o chiodini. Tuttavia, 1 elevata percentuale di rotture, mobilizzazioni o migrazioni dei mezzi metallici ha limitato la loro pOpolarità. Nel nostro studio, abbiamo confrontato i risultati clinici e funzionali a distanza ottenuti in fiazienti con recidiva della lussazione primaria traumatica anteriore di spalla (LPTAS), sottoposti ad intervento chirurgico di stabilizzazione con la tecnica originale di Bankart e con una delle sue varianti (capsulorrafia con ancorette). Conclusioni La progressiva elongazione del complesso gleno-omerale interiore (CGOI) conseguente alia disinserzione capsulare anteriore, associata, o meno, al distacco del cercine glenoideo, e la condizione patologica alia base della instabilità anteriore di spalla. Infatti, studi biomeccanici e anatomici hanno evidenziato che il distacco della banda anteriore del CGOI determina inizialmente solo un modesto incremento della traslazione anteriore, e che la lesione del cercine e una evenienza frequente in soggetti asintomatici. Pertanto, i risultati conseguiti con la tecnica di Bankart o con la capsulorrafia con ancorette sono soddisfacenti (96%) perche, con entrambe le metodiche, si ottiene il ritensionamento del CGOI. L'assenza di alterazioni radiografiche degenerative nel gruppo II può essere dovuta al follow-up inferiore rispetto a quello del gruppo I. Sebbene le due tecniche chirurgiche comportano risultati pressocchè sovrapponibili, ciascuna delle due metodiche ha vantaggi rispetto all’ altra: la Bankart attua una ricostruzione capsulare anatomica (mantenimento della press.one negativa intraarticolare) e non necessita di mezzi di fissazione capsulare (riduzione dei costi, revisione chirurgica meno indaginosa), I uso del e ancorette non danneggia la superficie articolare glenoidea, semplifica la remserzione della capsula all estrcmitA distale sottoequatoriale. rende superflua l’osteotomia coracoidea.

Intervento di Bankart e capsulorrafia con ancorette. Risultati clinici a distanza / Postacchini, Franco; Ferretti, Andrea; Gumina, Stefano; A., De Carli; G., Cerciello; D., Rossetti; A., Laudati. - STAMPA. - 1:(1998), pp. 17-17. (Intervento presentato al convegno IV Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e Gomito (SICSeG). tenutosi a Pavia, Italy nel 5-6 Giugno, 1998).

Intervento di Bankart e capsulorrafia con ancorette. Risultati clinici a distanza.

POSTACCHINI, Franco;FERRETTI, Andrea;GUMINA, STEFANO;A. De Carli;
1998

Abstract

In passato, la percentuale media di risultati soddisfacenti ottenuta nei pazienti con instabilità anteriore dj spalla dopo riparazione della capsula a cielo aperto con la tecnica di Bankart e stata sovrapponibile o superiore a quella conseguita con tecniche diverse; ciò nonostante, l'intervento di Bankart e sempre stato oggetto di critiche. Di esse, la più comune e stata quella della difficoltà di eseguire i fori transglenoidei. Per tale motivo sono state proposte numerose tecniche che, per il solo fatto di prevedere la capsulorrafia, sono state considerate delle vananti di quella di Bankart. Tuttavia, da essa si differenziano; 1) per l’evitabile ricorso all'osteotomia coracoidea, 2) per la tenocapsulotomia eseguita lungo la stessa linea, e, soprattutto, 3) per la fissazione del lembo capsulare mediale al bordo anteriore della glenoide, anzicchè di quello laterale al margine anteriore della superficie articolare glenoidea. Alcune varianti della tecnica di Bankart prevedono la fissazione del lembo capsulare sul collo della scapola con cambre o chiodini. Tuttavia, 1 elevata percentuale di rotture, mobilizzazioni o migrazioni dei mezzi metallici ha limitato la loro pOpolarità. Nel nostro studio, abbiamo confrontato i risultati clinici e funzionali a distanza ottenuti in fiazienti con recidiva della lussazione primaria traumatica anteriore di spalla (LPTAS), sottoposti ad intervento chirurgico di stabilizzazione con la tecnica originale di Bankart e con una delle sue varianti (capsulorrafia con ancorette). Conclusioni La progressiva elongazione del complesso gleno-omerale interiore (CGOI) conseguente alia disinserzione capsulare anteriore, associata, o meno, al distacco del cercine glenoideo, e la condizione patologica alia base della instabilità anteriore di spalla. Infatti, studi biomeccanici e anatomici hanno evidenziato che il distacco della banda anteriore del CGOI determina inizialmente solo un modesto incremento della traslazione anteriore, e che la lesione del cercine e una evenienza frequente in soggetti asintomatici. Pertanto, i risultati conseguiti con la tecnica di Bankart o con la capsulorrafia con ancorette sono soddisfacenti (96%) perche, con entrambe le metodiche, si ottiene il ritensionamento del CGOI. L'assenza di alterazioni radiografiche degenerative nel gruppo II può essere dovuta al follow-up inferiore rispetto a quello del gruppo I. Sebbene le due tecniche chirurgiche comportano risultati pressocchè sovrapponibili, ciascuna delle due metodiche ha vantaggi rispetto all’ altra: la Bankart attua una ricostruzione capsulare anatomica (mantenimento della press.one negativa intraarticolare) e non necessita di mezzi di fissazione capsulare (riduzione dei costi, revisione chirurgica meno indaginosa), I uso del e ancorette non danneggia la superficie articolare glenoidea, semplifica la remserzione della capsula all estrcmitA distale sottoequatoriale. rende superflua l’osteotomia coracoidea.
1998
IV Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e Gomito (SICSeG).
intervento di bankart; capsulorrafia spalla
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Intervento di Bankart e capsulorrafia con ancorette. Risultati clinici a distanza / Postacchini, Franco; Ferretti, Andrea; Gumina, Stefano; A., De Carli; G., Cerciello; D., Rossetti; A., Laudati. - STAMPA. - 1:(1998), pp. 17-17. (Intervento presentato al convegno IV Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e Gomito (SICSeG). tenutosi a Pavia, Italy nel 5-6 Giugno, 1998).
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