I tre membri della famiglia delle chinasi Aurora (A, B e C) sono fisiologicamente coinvolti nella regolazione della fase mitotica del ciclo cellulare, in cui controllano la segregazione cromosomica e la citocinesi. Inoltre, numerose evidenze sperimentali ne suggeriscono un ruolo nella progressione tumorale e sono attualmente oggetto di studio quali possibili bersagli terapeutici per la cura di differenti tipi di tumore. Nel presente studio abbiamo analizzato l’espressione delle tre chinasi Aurora in una linea cellulare derivata da tireociti umani normali (HTU5) e in linee cellulari ottenute da differenti istotipi di tumore tiroideo umano, fra cui un adenoma follicolare (HTU42), un carcinoma follicolare (FTC-133), un carcinoma papillare (B-CPAP) ed uno anaplastico (8305C). I diversi tipi cellulari sono stati coltivati in appropriati terreni di coltura e quindi utilizzati per la preparazione di RNA totale con il metodo del guanidinio tiocianato o lisati in un opportuno tampone, in presenza di inibitori delle proteasi, per la preparazione degli estratti proteici. L’espressione delle tre chinasi è stata valutata tramite RT-PCR semiquantitativa e “real-time”, e tramite esperimenti di “Western blot” utilizzando anticorpi specifici per le tre chinasi e per la -actina come controllo interno. I risultati ottenuti hanno dimostrato una bassa espressione delle Aurora A, B e C nei tireociti umani normali sia a livello di proteina che di mRNA. L’espressione delle tre chinasi non si modificava sostanzialmente nelle cellule HTU42, mentre i livelli delle proteine erano aumentati (p0.01) in tutte le linee cellulari derivate dai differenti carcinomi tiroidei. Tale aumento era confermato a livello di mRNA, con incrementi variabili dalle 3 alle 10 volte rispetto alle cellule HTU5 per l’Aurora A e B. I livelli di mRNA per l’Aurora C non risultavano aumentati nelle cellule derivate dai differenti istotitpi di carcinoma tiroideo, suggerendo per essa un controllo post-trascrizionale dell’espressione. In conclusione, i nostri risultati dimostrano per la prima volta che cellule derivate da tireociti umani normali esprimono tutti e tre i membri della famiglia delle chinasi Aurora. Inoltre, la loro differente espressione nelle linee cellulari ottenute da tumori tiroidei umani ne suggerisce un ruolo rilevante nella trasformazione neoplastica del tireocita.
Aumentata espressione dei membri della famiglia delle chinasi Aurora nella trasformazione neoplastica del tireocita umano / Ulisse, Salvatore; Arlot Bonnemains, Y; Delcros Y., G; Baldini, Enke; Toller, M; Trimboli, P; Graziano, Fm; Curcio, F; Ambesi Impiombato, Fs; D'Armiento, Massimino. - STAMPA. - (2004), pp. 44-44. (Intervento presentato al convegno XXII Giornate Italiane della Tiroide tenutosi a Salerno nel 2-4 dicembre, 2004).
Aumentata espressione dei membri della famiglia delle chinasi Aurora nella trasformazione neoplastica del tireocita umano
ULISSE, SALVATORE;BALDINI, ENKE;D'ARMIENTO, Massimino
2004
Abstract
I tre membri della famiglia delle chinasi Aurora (A, B e C) sono fisiologicamente coinvolti nella regolazione della fase mitotica del ciclo cellulare, in cui controllano la segregazione cromosomica e la citocinesi. Inoltre, numerose evidenze sperimentali ne suggeriscono un ruolo nella progressione tumorale e sono attualmente oggetto di studio quali possibili bersagli terapeutici per la cura di differenti tipi di tumore. Nel presente studio abbiamo analizzato l’espressione delle tre chinasi Aurora in una linea cellulare derivata da tireociti umani normali (HTU5) e in linee cellulari ottenute da differenti istotipi di tumore tiroideo umano, fra cui un adenoma follicolare (HTU42), un carcinoma follicolare (FTC-133), un carcinoma papillare (B-CPAP) ed uno anaplastico (8305C). I diversi tipi cellulari sono stati coltivati in appropriati terreni di coltura e quindi utilizzati per la preparazione di RNA totale con il metodo del guanidinio tiocianato o lisati in un opportuno tampone, in presenza di inibitori delle proteasi, per la preparazione degli estratti proteici. L’espressione delle tre chinasi è stata valutata tramite RT-PCR semiquantitativa e “real-time”, e tramite esperimenti di “Western blot” utilizzando anticorpi specifici per le tre chinasi e per la -actina come controllo interno. I risultati ottenuti hanno dimostrato una bassa espressione delle Aurora A, B e C nei tireociti umani normali sia a livello di proteina che di mRNA. L’espressione delle tre chinasi non si modificava sostanzialmente nelle cellule HTU42, mentre i livelli delle proteine erano aumentati (p0.01) in tutte le linee cellulari derivate dai differenti carcinomi tiroidei. Tale aumento era confermato a livello di mRNA, con incrementi variabili dalle 3 alle 10 volte rispetto alle cellule HTU5 per l’Aurora A e B. I livelli di mRNA per l’Aurora C non risultavano aumentati nelle cellule derivate dai differenti istotitpi di carcinoma tiroideo, suggerendo per essa un controllo post-trascrizionale dell’espressione. In conclusione, i nostri risultati dimostrano per la prima volta che cellule derivate da tireociti umani normali esprimono tutti e tre i membri della famiglia delle chinasi Aurora. Inoltre, la loro differente espressione nelle linee cellulari ottenute da tumori tiroidei umani ne suggerisce un ruolo rilevante nella trasformazione neoplastica del tireocita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.