I valori patrimoniali del territorio dovrebbero essere definiti all’interno del suo statuto, tuttavia un prodotto di questo tipo sottintende l’azione di una cittadinanza caratterizzata da virtù civica. In contesti problematici, tra cui interessante è il caso dell’Agro Pontino, la costruzione sociale dei valori patrimoniali del territorio diventa elemento necessario e strategico per i processi di piano, propedeutico ad un loro sviluppo efficace. Al di là degli specifici contesti, la pianificazione territoriale e urbanistica se vuole avere ancora un ruolo deve produrre più cultura del territorio, anche fuori dalle urgenze dei processi di piano. Due appaiono le direttrici di lavoro più promettenti: la costruzione inter e transdisciplinare delle invarianti strutturali; lo studio delle interazioni che gli attori intrattengono con le parti del territorio di cui dispongono attraverso titoli proprietari o di gestione, seguendo il percorso di Elinor Ostrom. La sintesi di questi due ambiti di ricerca fornisce la base informativa e interpretativa su cui principalmente l’Università pubblica può chiamare la società civile del territorio alla costruzione interattiva di carte dei valori patrimoniali.
La costruzione sociale del patrimonio e il ruolo della pianificazione territoriale e urbanistica / Budoni, Alberto. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - ELETTRONICO. - n.25, vol.2/2012:(2012), pp. 1-4.
La costruzione sociale del patrimonio e il ruolo della pianificazione territoriale e urbanistica
BUDONI, Alberto
2012
Abstract
I valori patrimoniali del territorio dovrebbero essere definiti all’interno del suo statuto, tuttavia un prodotto di questo tipo sottintende l’azione di una cittadinanza caratterizzata da virtù civica. In contesti problematici, tra cui interessante è il caso dell’Agro Pontino, la costruzione sociale dei valori patrimoniali del territorio diventa elemento necessario e strategico per i processi di piano, propedeutico ad un loro sviluppo efficace. Al di là degli specifici contesti, la pianificazione territoriale e urbanistica se vuole avere ancora un ruolo deve produrre più cultura del territorio, anche fuori dalle urgenze dei processi di piano. Due appaiono le direttrici di lavoro più promettenti: la costruzione inter e transdisciplinare delle invarianti strutturali; lo studio delle interazioni che gli attori intrattengono con le parti del territorio di cui dispongono attraverso titoli proprietari o di gestione, seguendo il percorso di Elinor Ostrom. La sintesi di questi due ambiti di ricerca fornisce la base informativa e interpretativa su cui principalmente l’Università pubblica può chiamare la società civile del territorio alla costruzione interattiva di carte dei valori patrimoniali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.