La carnitina riesce ad evitare il suicidio cellulare molto probabilmente sia perché riduce la presenza di radicali liberi sia perché stabilizza le membrane mitocondriali e aumenta l’efficienza metabolica dei mitocondri stessi incrementando quindi il consumo di ossigeno e substrati. Ciò viene confermato dall’effetto dei risultati ottenuti con l’inibitore metabolico THP (mildronato). In conclusione, la L-carnitina esogena riesce a migliorare l’omeostasi cellulare e protegge le cellule della retina e le cellule astrocitarie del nervo ottico dall’apoptosi indotta da ipertensione oculare acuta.
Modulazione dello stress ossidativo indotto in retina e nervo ottico da ipertensione oculare acuta: ruolo della L-carnitina e del suo inibitore metabolico THP / Pescosolido, Nicola; C., De Seta; Scarsella, Gianfranco. - In: MINERVA OFTALMOLOGICA. - ISSN 0026-4903. - STAMPA. - 52 - Suppl. 1:(2010), pp. 10-11. (Intervento presentato al convegno XXV Riunione A.I.S.G. tenutosi a Roma nel 12 - 13 Marzo 2010).
Modulazione dello stress ossidativo indotto in retina e nervo ottico da ipertensione oculare acuta: ruolo della L-carnitina e del suo inibitore metabolico THP
PESCOSOLIDO, Nicola;SCARSELLA, Gianfranco
2010
Abstract
La carnitina riesce ad evitare il suicidio cellulare molto probabilmente sia perché riduce la presenza di radicali liberi sia perché stabilizza le membrane mitocondriali e aumenta l’efficienza metabolica dei mitocondri stessi incrementando quindi il consumo di ossigeno e substrati. Ciò viene confermato dall’effetto dei risultati ottenuti con l’inibitore metabolico THP (mildronato). In conclusione, la L-carnitina esogena riesce a migliorare l’omeostasi cellulare e protegge le cellule della retina e le cellule astrocitarie del nervo ottico dall’apoptosi indotta da ipertensione oculare acuta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.