La conoscenza dei media nella prospettiva sociologica

The increase in the density of the material and relational social life led to an undeniable increase in interest in the communication process. The media universe is a complex phenomenon due to its inherent characteristics, to establishing relationships with other aspects of contemporary reality, for many fields of observation and analytical perspectives that opens. The task of sociological knowledge is to reflect on the impact that the transformations underway exert on the individual contexts both in terms of construction of social life, both in terms of cultural production, in the firm knowledge that the communication never exhausts the wealth of the society. This is the premise and the leitmotif of the volume of Donatella Pacelli, 'The knowledge of the media in sociological perspective' (Rome, Studium, 2002), the result of the work of revision and expansion of the teaching materials used for courses taught at the same the Libera Università "Maria SS. Assumption "of Rome, through a comparison with the classical textbooks and the literature on the processes comunicativi.La choice of adopting a" sociological perspective "is expressed primarily in the vision of communication as" a social process, a dynamic that gives life to any form of direct interaction or mediated, and cultural process ", when" produces and reproduces culture "(p. 274). With extensive references to the most important schools of thought, socio-political and positions of numerous classical and contemporary authors, the book addresses therefore, systematically and remarkable clarity, a wide range of topics related to the universe of communication. How you tried to bring to light, to make this contribution is particularly relevant in the author's words, "taking a comprehensive approach to the multiple dimensions of communication, attention to the elements of dynamics, seen in relation to other aspects of social processes, and the constant contextualization of communicative phenomena "(p. 11). In line with the most recent findings of communication research, there also arises here, therefore, in order not to consider communication as a paradigm in itself but rather as a process in constant interconnection with other elements of society and culture.

L’aumento della densità materiale e relazionale della vita sociale ha comportato un indiscutibile incremento dell’interesse per i processi comunicativi. L’universo dei media costituisce un fenomeno complesso per le sue caratteristiche intrinseche, per i rapporti che instaura con altri aspetti della realtà contemporanea, per i molteplici campi di osservazione e le prospettive analitiche che apre. Compito della conoscenza sociologica è riflettere sugli effetti che le trasformazioni in corso esercitano sui contesti individuali sia in termini di costruzione di vita associata, sia in termini di produzione culturale, nella ferma consapevolezza che la comunicazione non esaurisce mai la ricchezza del sociale. È questa la premessa e il filo conduttore del volume di Donatella Pacelli, 'La conoscenza dei media nella prospettiva sociologica' (Roma, Studium, 2002), frutto di un lavoro di rielaborazione e ampliamento del materiale didattico utilizzato per i corsi tenuti dalla stessa presso la Libera Università “Maria SS. Assunta” di Roma, attraverso un confronto con i manuali classici e con la letteratura specialistica sui processi comunicativi. La scelta dell’adozione di una “prospettiva sociologica” si esplica in primo luogo nella visione della comunicazione come “un processo sociale, una dinamica che dà vita a qualsiasi forma di interazione diretta o mediata, ed è processo culturale”, nel momento in cui “produce e riproduce cultura” (p. 274). Con ampi riferimenti alle più rilevanti scuole di pensiero socio-politologico e alle posizioni di numerosi autori classici e contemporanei, il volume affronta dunque, con sistematicità e notevole chiarezza espositiva, una vasta gamma di tematiche attinenti all’universo comunicativo. Come si è tentato di mettere in luce, a rendere particolarmente rilevante questo contributo è, nelle parole dell’autrice, “l’assunzione di un approccio globale alle molteplici dimensioni del comunicare, l’attenzione per gli elementi della dinamica, visti in rapporto con altri aspetti dei processi sociali, e la costante contestualizzazione dei fenomeni comunicativi” (p. 11). In linea con le più recenti acquisizioni della communication research, ci si pone anche qui, pertanto, nell’ottica di non considerare la comunicazione come un paradigma a sé stante ma piuttosto come un processo in costante interconnessione con altri elementi della società e della cultura.