The sovereignty of the nation-state is undergoing erosion is from above, by processes of global interdependence, both from the bottom, for the emergence of regional autonomist pressures and new forms of nationalism. The new nationalisms adopt strategies that rated the exclusion to inclusion, expressing more hostility towards immigrants and towards other nations

La sovranità dello Stato-nazione sta subendo un’erosione sia dall’alto, da parte dei processi di interdipendenza globale, sia dal basso, per l’affermarsi di spinte autonomistiche regionali e nuove forme di nazionalismo. I nuovi nazionalismi adottano strategie più votate all’esclusione che all’inclusione, manifestando ostilità più verso gli immigrati che verso altre nazioni; alimentandosi di insicurezza e scontento sociale, essi sembrano delinearsi sempre più come un prodotto della frammentazione sociale e della crisi del welfare state. Pur subendo una consistente erosione della propria sovranità e territorialità esclusive, lo Stato-nazione non appare prossimo alla sua fine, radicandosi i processi economici globali in territori ed istituzioni nazionali; la localizzazione del globale in ciò che è nato e si è sviluppato come nazionale richiede un ripensamento dei metodi e delle strutture concettuali di cui dispongono le scienze sociali. Tra le nuove sfide che lo Stato-nazione si trova ad affrontare cruciale è quella di ideare nuove forme di cittadinanza che scindano la questione dei diritti da quella dell’appartenenza nazionale, in modo tale da conciliare il modello marshalliano di cittadinanza sociale con un contesto multiculturale. Nonostante le perplessità connesse al tentativo di fondare l’identità di una comunità politica su una concezione meramente procedurale della cittadinanza, la nozione habermasiana di patriottismo costituzionale rimane al riguardo un punto di riferimento importante, separando l’ethnos dal demos e consentendo di pensare a forme di identificazione coesistenti e non reciprocamente esclusive, consone alla realizzazione di una sfera pubblica che, avvalendosi di una solidarietà civica de-nazionalizzata, trascenda i confini dello Stato-nazione- Esempio emblematico di forma di appartenenza post-nazionale è l’Unione europea, la cui identità tende erroneamente ad essere concepita più in termini di cultura che di cittadinanza; non esistendo un ethnos europeo, il tentativo di tracciare un profilo unico e uniforme di identità europea non può che dar luogo ad un concetto di cultura reificato, che si richiama a fattori di esclusione e conflitto quali la religione o la razza. Anche i concetti di demos e società, tipici del modello di appartenenza collettiva associato allo Stato-nazione, risultano altamente problematici se applicati alla dimensione europea. Spostando l’attenzione dalla dimensione istituzionale a quella fenomenologica – dove pubblico sta per visibile e comune – di sfera pubblica, forse un inedito modello di appartenenza per la popolazione europea si sta progressivamente delineando nella forma di uno spazio pubblico reso possibile dai caratteri della cosiddetta knowledge society (società della conoscenza): i nuovi media stanno infatti favorendo la formazione di sensibilità diffuse in grado di mettere in discussione strutture sociali e codici culturali esistenti, così che un’opinione pubblica sempre più transnazionale, a livello non soltanto europeo, sembra andare assumendo un ruolo di mediazione sociale sempre più consistente, in continuità con il progressivo emergere di una società civile europea.

Reinventare la sfera pubblica oltre lo Stato-nazione. Il caso dell’Unione europea / Antonini, Erica. - In: STUDI DI SOCIOLOGIA. - ISSN 0039-291X. - STAMPA. - XXXIX, 2:(2001), pp. 135-146.

Reinventare la sfera pubblica oltre lo Stato-nazione. Il caso dell’Unione europea

ANTONINI, Erica
2001

Abstract

The sovereignty of the nation-state is undergoing erosion is from above, by processes of global interdependence, both from the bottom, for the emergence of regional autonomist pressures and new forms of nationalism. The new nationalisms adopt strategies that rated the exclusion to inclusion, expressing more hostility towards immigrants and towards other nations
2001
La sovranità dello Stato-nazione sta subendo un’erosione sia dall’alto, da parte dei processi di interdipendenza globale, sia dal basso, per l’affermarsi di spinte autonomistiche regionali e nuove forme di nazionalismo. I nuovi nazionalismi adottano strategie più votate all’esclusione che all’inclusione, manifestando ostilità più verso gli immigrati che verso altre nazioni; alimentandosi di insicurezza e scontento sociale, essi sembrano delinearsi sempre più come un prodotto della frammentazione sociale e della crisi del welfare state. Pur subendo una consistente erosione della propria sovranità e territorialità esclusive, lo Stato-nazione non appare prossimo alla sua fine, radicandosi i processi economici globali in territori ed istituzioni nazionali; la localizzazione del globale in ciò che è nato e si è sviluppato come nazionale richiede un ripensamento dei metodi e delle strutture concettuali di cui dispongono le scienze sociali. Tra le nuove sfide che lo Stato-nazione si trova ad affrontare cruciale è quella di ideare nuove forme di cittadinanza che scindano la questione dei diritti da quella dell’appartenenza nazionale, in modo tale da conciliare il modello marshalliano di cittadinanza sociale con un contesto multiculturale. Nonostante le perplessità connesse al tentativo di fondare l’identità di una comunità politica su una concezione meramente procedurale della cittadinanza, la nozione habermasiana di patriottismo costituzionale rimane al riguardo un punto di riferimento importante, separando l’ethnos dal demos e consentendo di pensare a forme di identificazione coesistenti e non reciprocamente esclusive, consone alla realizzazione di una sfera pubblica che, avvalendosi di una solidarietà civica de-nazionalizzata, trascenda i confini dello Stato-nazione- Esempio emblematico di forma di appartenenza post-nazionale è l’Unione europea, la cui identità tende erroneamente ad essere concepita più in termini di cultura che di cittadinanza; non esistendo un ethnos europeo, il tentativo di tracciare un profilo unico e uniforme di identità europea non può che dar luogo ad un concetto di cultura reificato, che si richiama a fattori di esclusione e conflitto quali la religione o la razza. Anche i concetti di demos e società, tipici del modello di appartenenza collettiva associato allo Stato-nazione, risultano altamente problematici se applicati alla dimensione europea. Spostando l’attenzione dalla dimensione istituzionale a quella fenomenologica – dove pubblico sta per visibile e comune – di sfera pubblica, forse un inedito modello di appartenenza per la popolazione europea si sta progressivamente delineando nella forma di uno spazio pubblico reso possibile dai caratteri della cosiddetta knowledge society (società della conoscenza): i nuovi media stanno infatti favorendo la formazione di sensibilità diffuse in grado di mettere in discussione strutture sociali e codici culturali esistenti, così che un’opinione pubblica sempre più transnazionale, a livello non soltanto europeo, sembra andare assumendo un ruolo di mediazione sociale sempre più consistente, in continuità con il progressivo emergere di una società civile europea.
Stato-Nazione; Sfera pubblica; Unione europea
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Reinventare la sfera pubblica oltre lo Stato-nazione. Il caso dell’Unione europea / Antonini, Erica. - In: STUDI DI SOCIOLOGIA. - ISSN 0039-291X. - STAMPA. - XXXIX, 2:(2001), pp. 135-146.
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