Vengono esposti i risultati preliminari di una ricerca volta a riprendere lo studio dell’arte parietale paleolitica in Italia. Alla Caverna delle Arene Candide, in un ramo laterale della cavità, il “ramo Giuseppe Vicino”, sono stati individuati dei piccoli pannelli incisi, composti da linee parallele multiple inscritti entro fessure naturali che delimitano superfici ovali. I confronti stilistici con ciottoli e placchette dipinte da siti datati e la posizione dell’ingresso al ramo stesso, bloccato dai sedimenti già 6000 anni fa (in cronologia C14 non calibrata), suggeriscono di attribuire quest’arte parietale ad un momento contemporaneo alla deposizione dei livelli epigravettiani, datati a 10.000-11.000 anni fa. A Grotta Romanelli una piccola incisione antropomorfa scoperta a poca altezza nella parte interna della caverna trova puntuali riscontri stilistici nelle cosiddette figurine di tipo Lalinde-Gönnersdorf, che finora non erano mai state identificate in Italia. Questo, e le datazioni C14 dei depositi del Paleolitico superiore (“terre brune”), permette di indicare un’età di circa 11.000-12.000 anni per l’incisione stessa. Entrambi i siti indicano collegamenti culturali a vasto raggio, anche al di là dei confini geografici della penisola italiana
Nuove scoperte di arte parietale paleolitica in Italia: la Caverna delle Arene Candide e Grotta Romanelli / Mussi, Margherita; Bahn, P.; De Marco, A.; Maggi, R.. - In: PREISTORIA ALPINA. - ISSN 0393-0157. - STAMPA. - 46:(2012), pp. 41-47.
Nuove scoperte di arte parietale paleolitica in Italia: la Caverna delle Arene Candide e Grotta Romanelli
MUSSI, Margherita;
2012
Abstract
Vengono esposti i risultati preliminari di una ricerca volta a riprendere lo studio dell’arte parietale paleolitica in Italia. Alla Caverna delle Arene Candide, in un ramo laterale della cavità, il “ramo Giuseppe Vicino”, sono stati individuati dei piccoli pannelli incisi, composti da linee parallele multiple inscritti entro fessure naturali che delimitano superfici ovali. I confronti stilistici con ciottoli e placchette dipinte da siti datati e la posizione dell’ingresso al ramo stesso, bloccato dai sedimenti già 6000 anni fa (in cronologia C14 non calibrata), suggeriscono di attribuire quest’arte parietale ad un momento contemporaneo alla deposizione dei livelli epigravettiani, datati a 10.000-11.000 anni fa. A Grotta Romanelli una piccola incisione antropomorfa scoperta a poca altezza nella parte interna della caverna trova puntuali riscontri stilistici nelle cosiddette figurine di tipo Lalinde-Gönnersdorf, che finora non erano mai state identificate in Italia. Questo, e le datazioni C14 dei depositi del Paleolitico superiore (“terre brune”), permette di indicare un’età di circa 11.000-12.000 anni per l’incisione stessa. Entrambi i siti indicano collegamenti culturali a vasto raggio, anche al di là dei confini geografici della penisola italianaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.