Il convegno analizza la progettazione e la stesura, ovvero la lenta costruzione, nel corso del tempo, delle opere leopardiane in quanto organismi unitari che però sono composti di articolazioni interne (per es. i singoli Canti, le singole Operette, o i vari pensieri dello Zibaldone). Una sezione è dedicata a confronti con scrittori romantici europei. I relatori sono: Antonio Prete, Filologia fantastica; Anna Dolfi, Come avrebbe dovuto essere il mondo: note in margine al libro romantico leopardiano; Angiola Ferraris, Il libro del mondo immaginario: Appunti sul Saggio sopra gli errori popolari degli antichi; Maurizio Bossi, Racconti di viaggio nell’età di Leopardi; Marco Riccini, Lo Zibaldone di Pensieri: progettualità e organizzazione del testo; Wanda Marra, Sulle possibilità della scrittura di un libro morale: il Galateo morale; Lucia Strappini, Leopardi e il testo drammatico; Emilio Giordano, Leopardi e i libri: fra le prime pagine dell’epistolario; Franco D’Intino, L’autorità del libro morale. Il progetto leopardiano di epica moderna; Bart van den Bossche, I miti nelle Operette morali; Luigi Blasucci, Sul libro dei Canti; M. de las Nieves Muñiz, Scrittura e riscrittura nel libro dei Canti; Claudio Colaiacomo, La spoglia di tuo nome; Peter Porter, The strangeness of Leopardi; Paul Hamilton, Shelley, Leopardi and the writing of Nihilism; Gino Ruozzi, Libri fatalmente postumi: Riflessioni sullo Zibaldone di Pensieri e i Pensieri di Leopardi, i Sudelbücher di Lichtenberg e i Carnets di Joubert; Franco Musarra, Il libro aperto in Leopardi e in F. Schlegel; Paola Colaiacomo, The book of memory. Poetry and narration in Coleridge; G. Singh, The Lyrical Ballads and the Canti, F. Ceragioli, L’edizione critica informatica dello Zibaldone.
Leopardi and the Book in the Age of Romanticism / D'Intino, Franco; M., Caesar. - (1998). (Intervento presentato al convegno Leopardi and the Book in the Age of Romanticism tenutosi a University of Birmingham nel 29-31 ottobre 1998).
Leopardi and the Book in the Age of Romanticism
D'INTINO, FRANCO;
1998
Abstract
Il convegno analizza la progettazione e la stesura, ovvero la lenta costruzione, nel corso del tempo, delle opere leopardiane in quanto organismi unitari che però sono composti di articolazioni interne (per es. i singoli Canti, le singole Operette, o i vari pensieri dello Zibaldone). Una sezione è dedicata a confronti con scrittori romantici europei. I relatori sono: Antonio Prete, Filologia fantastica; Anna Dolfi, Come avrebbe dovuto essere il mondo: note in margine al libro romantico leopardiano; Angiola Ferraris, Il libro del mondo immaginario: Appunti sul Saggio sopra gli errori popolari degli antichi; Maurizio Bossi, Racconti di viaggio nell’età di Leopardi; Marco Riccini, Lo Zibaldone di Pensieri: progettualità e organizzazione del testo; Wanda Marra, Sulle possibilità della scrittura di un libro morale: il Galateo morale; Lucia Strappini, Leopardi e il testo drammatico; Emilio Giordano, Leopardi e i libri: fra le prime pagine dell’epistolario; Franco D’Intino, L’autorità del libro morale. Il progetto leopardiano di epica moderna; Bart van den Bossche, I miti nelle Operette morali; Luigi Blasucci, Sul libro dei Canti; M. de las Nieves Muñiz, Scrittura e riscrittura nel libro dei Canti; Claudio Colaiacomo, La spoglia di tuo nome; Peter Porter, The strangeness of Leopardi; Paul Hamilton, Shelley, Leopardi and the writing of Nihilism; Gino Ruozzi, Libri fatalmente postumi: Riflessioni sullo Zibaldone di Pensieri e i Pensieri di Leopardi, i Sudelbücher di Lichtenberg e i Carnets di Joubert; Franco Musarra, Il libro aperto in Leopardi e in F. Schlegel; Paola Colaiacomo, The book of memory. Poetry and narration in Coleridge; G. Singh, The Lyrical Ballads and the Canti, F. Ceragioli, L’edizione critica informatica dello Zibaldone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
